POV NELSON
Stavo tornando a casa per chiarire con Cesare quando, in lontananza, vidi venirmi incontro un ragazzo. Pian piano che mi si avvicinava, la sua figura si fece sempre più nitida fino a quando non lo riconobbi. Era Mattia...
<Ma tra tutte le persone proprio lui devo incontrare?> pensai cercando di mantenere la calma per non fare il suo gioco.
"Ma guarda chi c'è! Il ragazzo della coppia meno interessante. Quello bello lo hai lasciato a casa?" mi domandò lui con un ghigno malizioso sperando di farmi innervosire. Ma sapevo che lo faceva apposta e non volevo dargliela vinta.
"Chi si rivede! Il ragazzo che è stato scaricato a causa mia!" esclamai mentre lo fissavo a mo' di sfida a braccia conserte. Lo vidi digrignare i denti e fulminarmi con lo sguardo.
<Tasto dolente?> risi dentro di me avendo fatto centro.
"Tu... brutto bastardo! Come cavolo ti permetti?",
"Io mi permetto quanto voglio, soprattutto perché sei tu che devi farla finita a mandare quegli strani messaggi a Cesare! Lui è il mio ragazzo, IL MIO! NON IL TUO. E si dà il caso che lui ami me. Quindi fattene una ragione" urlai in mezzo ai passanti che mi fissavano perplessi. Ma non m'importava. La gente poteva pensare quello che voleva, ma, adesso, non era questa la cosa importante. Quello che mi interessava sul serio era riuscire a fare capire a Mattia che doveva togliersi di mezzo e lasciare perdere una volta per tutte Cesare.
"Puoi pensarla come vuoi, ma ho ancora un po' di tempo per far cambiare idea a Cesare. Sappi che non mi arrendo e continuerò finché non si renderà conto che tu non fai per lui e, allora, me lo prenderò" disse per poi darmi uno spintone con la spalla e si allontanò da me non aggiungendo altro. Persi leggermente l'equilibrio, ma fortunatamente non mi fece cadere.
<Come cazzo si permette questo? Ma chi si crede di essere?> mi ripetevo riprendendo la via per casa. Poteva pensarla come voleva, poteva fare qualsiasi cosa, ma non gli avrei permesso in alcun modo di sabotare la nostra relazione. Ripensai a quanto successo prima con Cesare e di quanto fossi stato proprio io a complicare il tutto con la mia assurda gelosia. In fin dei conti si vedeva che Cesare era sconvolto quanto me. Per cui, da questo momento, mi ero ripromesso di non dargliela più vinta e concentrarmi unicamente sulla nostra storia per non farla crollare. Anche perché gli unici litigi che avevamo fatto li avevo iniziati io.
...
"Frank aprimi che sto fuori la porta" scrissi al mio amico per farmi entrare dato che mi ero scordato le chiavi. Come aprì la porta, lo ringraziai, e mi fiondai in camera mia, sperando che Cesare ci fosse ancora. Tanto ero preso dal voler fare pace con lui che non feci caso allo sguardo dei ragazzi che mi fissavano straniti da queste strane reazioni che avevo. Sentii da lontano Frank dire agli altri "lasciate perdere, sono fatti loro" mentre bussavo alla porta sperando che Cesare mi aprisse.
"Andate via! Vi ho già detto che voglio restare da solo" urlò da dentro la stanza non sapendo che fossi io. Feci un gran respiro per calmarmi e aprii la porta anche senza il suo permesso. I miei occhi si posarono sul ragazzo di fronte a me, steso a letto e con le cuffiette nelle orecchie che mi guardava sconvolto, non aspettandosi minimamente di vedermi.
"Che ci fai qua?" mi chiese mettendosi seduto, guardandomi con aria interrogativa. I suoi occhi erano arrossati, segno di chi aveva pianto, e il suo viso era spento, senza il suo solito sorriso caratteristico di cui ero innamorato. E la causa di tutto ciò ero io... Senza dire nulla, gli corsi incontro, lanciandomi letteralmente di peso su di lui per stringerlo forte a me.
"Mi dispiace... mi dispiace... è colpa mia" continuavo a ripetergli mentre i miei occhi si riempivano di lacrime. Lui, però, si staccò da me e mi fissò arrabbiato.
"Che cos'è che ti dispiace? Il fatto che non hai alcuna fiducia in me?" mi chiese un po' alterato. Ma, d'altronde, aveva il diritto di pormi tale domanda per quello che avevo fatto.
"Io ho fiducia in te Cesare! Sono tornato perché mi sono reso conto di quanto cretino sono stato. Non ti ho dato neanche la possibilità di spiegarti e... ed ero geloso, tremendamente geloso" gli risposi non riuscendo più a frenare le lacrime che, inesorabili, rigavano il mio viso.
"Nelson, quante volte ti devo ripetere che a me Mattia non interessa minimamente? Sei tu l'unico che mi piace, l'unico ragazzo per cui ho rinunciato alla mia eterosessualità. Come potrebbe tutto questo farti venire dei dubbi?",
"E tu sei l'unico che amo Cesare. Ma quel cavolo di Mattia mi ha dato proprio sui nervi. Prima, mentre ero fuori, l'ho incontrato e mi ha detto che continuerà a mettersi in mezzo per farti capire che io... che io non sono adatto a te" singhiozzai veramente esasperato da questa storia. Cesare, con le mani mi asciugò le lacrime e mi abbracciò.
"Può fare quello che gli pare, ma sono io a decidere chi è la persona che fa per me; e tu sei quella persona Nelson, e non ti cambierei con nessun altro". Mi baciò teneramente sulle labbra e mi sorrise. Amavo quel sorriso ed ero felice di poterlo finalmente rivedere. Appoggiai la mia testa sul suo petto e sussurrando "Mi dispiace Cesi di averti fatto stare male. Ti amo tantissimo" ricominciai a piangere, facendo finire le mie lacrime sulla sua maglietta, fino a bagnarla.
"Anche io ti amo sciocco di un Nelson". Mi accarezzò la testa per cercare di farmi calmare, cosa che gli riuscì molto bene. Rimanemmo abbracciati, senza aggiungere altro, per diversi minuti, fino a quando ci staccammo e, incrociando lo sguardo, sorridemmo.
"Mi prometti che la prossima volta che Mattia ti dice o fa qualcosa me lo riferirai subito?" gli chiesi dopo un attimo di esitazione.
"Solo se tu mi prometti che non farai più il pazzo!". Ci baciammo come per suggellare il nostro accordo. Un bacio semplice, senza secondi fini... eppure, potrei giurare che quel bacio era stato più intimo della maggior parte del sesso che avevo fatto in vita mia.
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Vacanze movimentate
RomanceGli Space Valley decidono di fare un viaggio nel periodo estivo tutti insieme giù nel Salento. In quelle due settimane di vacanza i ragazzi vivranno varie avventure entusiasmanti, ed in particolare Nelson dovrà fare i conti con un tormento interiore...