Nient'altro che noi

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POV CESARE

Nelson si era addormentato con un sorriso sereno tra le mie braccia. Vederlo così rilassato mi faceva stare bene perché in quel suo sorriso c'era il senso di tutto quello che stavo cercando. Quello che era appena accaduto tra noi era qualcosa di indescrivibile, qualcosa che mi faceva sentire vivo, che mi faceva sentire parte integrante di lui. Non riuscivo a smettere di accarezzarlo nonostante lui dormisse già. Era così bello. Potevo sentire il suo respiro crescere ogni volta che sfioravo le sue labbra con le dita. Sembrava che il suo corpo stesse cercando di avvicinarsi a me. Immobile, con solo lui addosso, anche io mi abbandonai a Morfeo, col cuore colmo di emozione non c'era niente di meglio di noi... nient'altro che noi.

...

La luce abbagliante del mattino penetrava attraverso la persiana semiaperta, facendomi svegliare. Aperti gli occhi, mi venne spontaneo sorridere per la prima cosa che vidi. Nelson era appallottolato teneramente tra le mie braccia, con i ciuffi di capelli che gli coprivano parte del viso. Gli accarezzai le guance per poi posare le mie labbra sulla sua fronte. Lo sentì mugolare, senza, però, la voglia di aprire gli occhi. decisi di alzarmi per preparare un buon caffè che poi gli avrei portato. Mi piaceva questa piccola abitudine che avevo preso; era un mio personale modo di coccolarlo facendogli capire che era la prima cosa a cui pensavo una volta sveglio. Senza fare rumore, scesi dal letto. Recuperi dalla valigia un paio di boxer e gli indossai. Uscì dalla stanza e mi diressi in cucina approfittando di controllare in che condizioni avevamo lasciato la casa la sera precedente, ma non trovai nulla fuori posto. Anche la scia d'acqua si era asciugata.

"Mi devi una cena" esclamò Frank entrando in cucina, facendomi sobbalzare perché pensavo di essere solo.

"Buongiorno anche a te Frank" dissi ironicamente, ma perplesso aggiunsi: "perché ti devo una cena?".

"Per aver parato il culo a te e a quell'altro" mi rispose indicando la nostra camera da letto.

"Hai sistemato tu il nostro casino?" sogghignai imbarazzato.

Frank sbuffò senza rispondermi. Si sedette su una sedia e pretese che gli preparassi un caffè.

"Non stai al bar, sai?!",

"Neanche tu ieri eri in un love hotel se per questo, ma non sembra che ti sei fatto troppi problemi" fece spallucce ordinandomi nuovamente il caffè. Scoppiai a ridere. Era troppo divertente vedere la sua espressione che mi giudicava come se fossi un maiale. Non aveva tutti i torti; in fin dei conti ieri ci avevo dato dentro con Nelson. Così gli feci il caffè per farmi perdonare per il casino che aveva dovuto sistemare lui.

"Ma gli altri? Sanno qualcosa?" domandai appoggiandomi sulla sedia accanto, aspettando che finisse il suo caffè.

"Hanno capito che è successo qualcosa tra voi due e Mattia, ma non sanno cosa di preciso. Comunque siamo tornati molto tardi e voi due eravate già chiusi nella vostra camera. Ringrazia il cielo che sono entrato prima io nel bagno e che abbia trovato io i vostri vestiti sparsi sul pavimento".

"Siete tornati tardi e tu sei già sveglio a quest'ora?",

"Si, be... troppi cocktail ho bevuto ieri che non mi hanno aiutato a prendere sonno" disse finendo di sorseggiare il suo caffè.

"Addirittura così tanto hai bevuto?" risi, "Comunque Frank... mi puoi dire cos'è successo dopo che me ne sono andato?",

"Niente di che. Tonno è riuscito a limonarsi Eleonora e Dario ha ballato tutto il tempo con Barbara. Io, con Nicolas e Giulia, invece, ci siamo dati alla pazza gioia con vari cocktail che poi ci hanno spinto a scatenarci un po' in pista... Si Cesare, anche io ho ballato; non c'è bisogno che fai quella faccia" mi disse un po' irritato per l'espressione sbigottita che avevo assunto. "Ma tu sicuramente volevi sapere di Mattia, giusto? Tranquillo. Lui ha capito di non avere speranze con te e ha lasciato perdere".

Tirai un sospiro di sollievo. Non mi andava di rovinare nulla di quello che era appena nato tra me e Nelson. "Grazie Frank per il tuo aiuto. Nelson mi aveva accennato qualcosa riguardo al fatto che si era confidato con te. Quindi grazie di tutto. Anche di aver pulito i nostri casini. Poi ti offro una cena" dissi sorridendogli.

"Si è tutto bellissimo, ma per favore indossa qualcos'altro sopra i boxer che io non mi eccito a vederti nudo come nelson" mi squadrò Frank con "disprezzo". Risi di nuovo. Le sue espressioni mentre diceva quelle frasi erano troppo esilaranti. Prendendo la tazzina di caffè che avevo preparato per Nelson, lasciai Frank in cucina e mi diressi in camera. Ero felice che Mattia aveva lasciato perdere, anche perché era la prima volta che provavo dei sentimenti del genere nei confronti di un ragazzo. Per me era tutto nuovo, ma non mi dispiaceva affatto se queste emozioni erano condivise con una delle persone più importanti per me. È vero che ero curioso di sapere cosa ci avrebbe riservato il futuro per noi, ma per il momento mi volevo godere il presente; d'altronde c'era ancora più di una settimana di vacanza che avrei potuto trascorrere insieme a Nelson, ma in modo diverso da come l'avevamo cominciata. L'avremmo trascorsa INSIEME.

ANGOLO AUTRICE:

Onestamente non sapevo se pubblicare o meno il capitolo dopo l'annuncio di ieri di Dario. Poi ci ho riflettuto un po' e ho capito che non ha senso "mollare" la storia per quanto successo, anche perché le fanfiction sono una "realtà a parte" in cui ci piace immergerci. Quindi ho deciso di postare lo stesso e continuerò la storia come l'avevo in mente, ossia con la presenza di Dario. in qualunque caso gli auguro il meglio a quel ragazzo. Non è semplice la scelta che ha fatto e si vedeva che era emozionato nel parlarci di questa cosa. Quindi lo supporterò sempre, anche se, devo ammettere, mi mancherà molto la sua pazzia all'interno dei loro video, la sua voce nelle schede, la sua cucina... credo che il Niagara a confronto del mio pianto di ieri non è niente hahahah credo nei ragazzi e spero che riusciranno a portare avanti il progetto anche senza Dario 😊 

Vacanze movimentateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora