Quella stessa sera, nella casa vacanze dei ragazzi, il clima era decisamente strano. Da una parte vi era Tonno, tutto esaltato in vista della splendida serata alle porte, e dall'altra vi era Nelson, cupo più che mai per quella maledetta sensazione che non riusciva a scrollarsi di dosso. Neanche una bella doccia fresca lo aveva aiutato ad alleviare quei neri pensieri che aveva e, una volta nella sua camera, mentre aspettava che anche gli altri si preparassero, si era steso un po' a letto sperando che quel morbido materasso lo aiutasse a dimenticare per qualche secondo le sue preoccupazioni. Inutile dire che non risolse niente, soprattutto a causa di Cesare che, con solo l'accappatoio addosso, era entrato improvvisamente in camera facendo salire gli ormoni a Nelson per quella splendida vista che il suo amico, involontariamente, gli stava regalando.
POV NELSON
Più cercavo di non guardare Cesare in quello stato e più il mio occhio cadeva sul suo corpo, in particolare quando si era tolto l'accappatoio per iniziare a vestirsi.
<E io come diavolo faccio a resistere a cotanta bellezza?> mi morsi le labbra per non buttarmi addosso a lui.
"Che hai da guardare?" mi sorrise maliziosamente Cesare accorgendosi che non gli toglievo gli occhi di dosso. Diventai rosso per l'imbarazzo e farfugliai qualcosa che, però, risultò incomprensibile. La bocca di Cesare si incurvò in un piccolo ghigno e, solamente con le mutande addosso, salì sul letto per poi mettersi a cavalcioni su di me. "Mi stavi squadrando, maialino?" sogghignò sfiorandomi con le dita la bocca.
"No... no... io... io non ti stavo fissando" balbettai con il cuore che batteva talmente forte nel petto da sembrare che stesse per scoppiare. Il suo viso era così vicino al mio da poter riuscire a sentire il suo respiro.
"Mmm certo. La bava che fuoriusciva dalla tua bocca, però, voleva dire altro" continuò a stuzzicarmi avvicinandosi ancora di più a me. Stavo iniziando a non capire più niente talmente mi stavo eccitando per la situazione. Il sangue mi era andato in testa mandandomi in totale confusione i miei pensieri e la bocca mi si era seccata completamente. "Che c'è? Hai perso l'uso della parola?" continuò a sogghignare ad un passo dalle mie labbra.
"No... no...io..." mugolai non riuscendo più a capire cosa stesse succedendo, ma tutta questa situazione mi stava piacendo, eccome se mi stava piacendo. Ero talmente eccitato che avevo paura che Cesare potesse accorgersi dell'involontaria reazione che la parte bassa del mio corpo aveva generato. Eravamo uno di fronte all'altro, ad un passo dalle sue labbra, ad un passo dalla distruzione di quella maledetta barriera tra noi. I miei occhi si erano persi tra i suoi che mi guardavano maliziosamente, come se stessero cercando di dirmi qualcosa che, però, io non afferrai.
"Nelson..." sussurrò Cesare sempre più vicino.
"Si...?". Le nostre labbra sembravano prossime ad un contatto più intimo.
"Io...Io... Io devo vestirmi" disse allontanandosi di scatto da me per poi scendere il più velocemente possibile dal letto e, afferrando i suoi pantaloni, si rivestì. Dopo neanche due minuti lo vidi abbandonare la stanza per dare a me lo spazio e il tempo necessario a prepararmi. Un grido silenzioso uscì dalla mia bocca e mi coprì istintivamente il viso diventato completamente rosso con le mani per fare dei lunghi respiri che, quasi sia, pensavo che mi sarebbero serviti per calmarmi. Ma il mio amichetto la sotto non ne voleva sapere di ritornare a dormire. Mi alzai dal letto per chiudere a chiave la porta della camera e gli dedicai qualche attenzione per cercare di calmarlo. Poi mi cambiai.
Spazio autrice:
Ciao ragazzi! So che questo capitolo è davvero molto corto, però spero che vi piacerà lo stesso :) al prossimo!
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Vacanze movimentate
RomanceGli Space Valley decidono di fare un viaggio nel periodo estivo tutti insieme giù nel Salento. In quelle due settimane di vacanza i ragazzi vivranno varie avventure entusiasmanti, ed in particolare Nelson dovrà fare i conti con un tormento interiore...