24- la festa

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Manca meno di un'ora e qui è tutto pronto, Liam sta tenendo impegnato Nathan senza sapere neanche lui il perché.

Adesso mentre aspetto i primi arrivati ripasso il programma per assicurarmi di non essermi dimenticata nulla: alle sei arriveranno tutti, tranne Nathan che arriverà poco dopo di modo che riusciamo ad organizzarci, dopodiché inizieremo a fare la griglia intanto che i bambini giocano, dopo la cena ci sarà il falò e la torta, poi le bambine andranno a casa di Erika e Alex a fare un pigiama party, mentre i nonni e i genitori di Micol con il piccolo andranno a casa e poi partirà la festa vera.

Sono davanti all'ingresso della spiaggia libera perché nessuno conosce il passaggio, se non Liam e Nathan e non voglio che nessuno lo scopra.

Le prime ad arrivare sono Jasmine ed Emily, lei sembra così felice mentre si guarda intorno con aria curiosa e appena mi vede corre verso di me e mi abbraccia.

"Ciao piccolina, sei felice di essere qui? Adesso ti porto in un posto magnifico, ma ti devi mettere questa sugli occhi, anche tu Jasmine!", le dico sollevandola.

"Stai scherzando spero"

"No, per niente, ma vi dovete fidare di me, d'accordo?"

"D'accordo", rispondono all'unisono.

Metto una benda sugli occhi di entrambe e faccio loro strada attraverso i vari passaggi.

"Okay, adesso potete scoprirvi gli occhi"

Guardandosi intorno rimangono a bocca aperta.

"Il mare!", grida Emily correndo verso di esso.

"Attenta a non bagnarti, togliti le scarpe!", le urla di rimando Jasmine.

"Questo posto è magnifico! Come ci siamo arrivati? Abito qui da quando sono nata e non l'ho mai visto!"

"Questo non te lo posso dire, è un mio piccolo segreto, però sono d'accordo con te, è il posto più magico in cui io sia mai stata"

"Davvero, è magnifico!"

Emily torna indietro con tutti i pantaloni bagnati e Jasmine le lancia uno sguardo di fuoco.

"Scusa mamma, ma..."

"Ti avevo detto di..."

Non le lascio neanche il tempo di iniziare che mi intrometto.

"Non vi preoccupate, ho io la soluzione a tutto!", tiro fuori i loro vestiti e glieli nostro.

"Ma Luna sono bellissimi, non dovevi!"

"Grazie! Grazie! grazie!", inizia a saltellare entusiasta Emily.

"Figurati, solo un pensierino! Adesso cambiatevi, io vado a vedere se è arrivato qualcun'altro."

Mentre torno fuori mando un messaggio a Liam.

-Alle 6.15 nel nostro posto, non un minuto prima!-

-cosa hai in mente?-

-Lo scoprirai-

Dopo di loro arrivano Micol con Jennifer e suo figlio e la scena è più o meno la stessa.

Appena accompagno anche loro sulla spiaggia Jennifer corre incontro a Emily e scompaiono da qualche parte a giocare.

"Ma ciao piccolino, come stai? Hai visto in che posto bellissimo ti abbiamo portato? Tu non ci vedi ancora, ma so che puoi sentire il rumore del mare e l'aria buona che ci circonda."

"Questo bimbo è la cosa migliore che potesse capitarmi, vero amore?", sussurra ad Alexander posandogli un bacio sulla testa.

"Posso prenderlo?"

"Certo, vieni, ecco qui", appena lo prendo si volta verso di me.

È così piccolo, così fragile, ma ancora così innocente, non ha idea di che cosa la vita abbia in serbo per lui.

"Hey scricciolo , com'è questo nuovo mondo? Strano vero? All'improvviso dalla quiete ti sei ritrovato in questo casino che chiamano vita. Sai, vedendoti, così piccolo, non posso far altro che pensare a quando sarai un po' più grande, quando muoversi i primi passi, alla gioia di Micol quando per la prima volta la chiamerai mamma, ma purtroppo non ci sono solo queste cose, sai, noi nasciamo senza il libretto delle istruzioni e per questo spesso, quando la vita ci incasina, ci ritroviamo spiazzati, senza più sapere da che parte andare, ma non devi avere paura, perché è proprio in quei momenti che si cresce e poi tu non sarai mai da solo, ci sarà la tua mamma accanto a te, la tua zietta, che ti vuole già un sacco di bene e  anche se è ancora piccolina ti crescerà come un fratello e se vorrai ci saremo anche noi, lo so che siamo un disastro, ma per quanto possiamo essere incasinati un pregio lo abbiamo, non abbandoneremmo mai le persone a cui vogliamo bene. Oggi è il compleanno di Nathan, tu ancora non lo conosci, ma è davvero simpatico e con i bimbi come te ci sa fare, sono sicura che ti piacerà, poi c'è Liam, lui è sempre molto dolce e sa darti tutto il bene che ha, poi ovviamente c'e Mia, lei è la migliore amica di tua zia, Jennifer e poi c'è anche Emily, un'altra amichetta e sua madre, anche lei ti ha visto una sola volta, ma ti ha adorato fin dall'inizio ed infine c'è Chloe, lei è poco più grande di te, potreste diventare grandi amici, ti farebbe comodo avere una cuginetta più grande, no? Lo so che è un casino, a volte mi ci perdo anche io, però non ti preoccupare, l'unica cosa che importa è la promessa che ti faccio adesso, che noi ci saremo sempre per te, ti abbiamo visto nascere e quando tornerai a casa con il cuore spezzato per la prima volta, dopo la prima delusione d'amore o quando finalmente tornerai sorridente per avere superato quell'esame così importante, noi ci saremo a consolarti o a sostenerti e ripensando a questi momenti sicuramente sul volto di tutti nascerà un piccolo sorriso malinconico, perché un bambino non può che portare felicità è tu sei un dono per tutti noi. Adesso torna dalla mamma, vai piccolino"

Micol sorride poi appoggia Alexander nella culla e mi abbraccia.

"Vuoi fargli da madrina?", rimango un po' stupita da questa sua domanda perché ci conosciamo da così poco e non me lo sarei mai aspettata.

"Certo"

"So che non ci conosciamo ancora bene, ma fin dall'inizio, quando mi hai aiutata in ospedale ho visto qualcosa in te che mi piaceva, sei coraggiosa e non molli mai e ho visto quanto amore dai alle persone che ti stanno intorno, quindi sarei felice se il mio bambino avesse accanto una persona come te".

È molto matura per la sua età ed è una persona meravigliosa.

Annuisco sorridendole e ricambio l'abbraccio.

"Adesso vado a prendere gli altri, intanto provatevi questo.", do anche a loro i vestiti e mi dirigo velocemente fuori.

Tra una cosa e quell'altra si è quasi fatta l'ora dell'arrivo dei ragazzi.

Ci sono già i nonni che si guardano intorno e Erika e Alex che parlano con una coppia che non conosco, ma penso che siano i genitori di Micol.

"Eccomi qui, piacere io sono Luna", mi presento e dopo i saluti accompagno dentro anche loro.

"Okay, siete tutti pronti? Tra un minuto arriveranno i ragazzi, nascondetevi!"

Abbiamo riempiemmo la sabbia e gli scogli con dei teli a motivi floreali, per dare un'aria più famigliare e siamo riusciti perfettamente nell'intento, vicino alla griglia c'è anche la cassa per la musica e poco più in là il legno per il falò.

"Eccoli!", ci avverte Diana, la madre di Micol.

"Sorpresa!", urliamo tutti insieme iniziando a suonare le trombette e andando incontro a  Nathan.
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Ragazzi scusatemi per l'immenso ritardo, ma in questi giorni wattpad ha deciso di darmi problemi, per questo pubblicherò i capitoli di entrambi le storie oggi. Un bacio a tutti❤️

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