Non la disturbò.
Capiva quando era il momento di fermarsi, e lui la linea l'aveva oltrepassata numerose volte. Quando, però, ti accorgi che davanti a te hai un muro che non puoi scalare senza attrezzi, capisci che arriva il momento di farsi da parte.
Nonostante conoscesse Alba da veramente troppo poco tempo, credeva di aver costruito con lei un fragile filo che, in un modo o nell'altro, li teneva uniti. Non credeva nelle coincidenze, nel fato o in quelle stupidaggino che sostituivano la semplice parola vita, ma quella donna era arrivata nel momento meno aspettato, all'improvviso e facendo un gran rumore. E bloccando un ascensore. Mentre lui andava dalla sua amante.
Si domandò il motivo per cui fosse sbagliato, perché è così che si sentiva.
Lui era sbagliato.
Niente bassa autostima, compatimento o carenza di fiducia, era la semplice e pura realtà.
Sapeva di non essere un uomo sgradevole di aspetto o un completo idiota, eppure tutte le donne con cui aveva a che fare sembravano mettere dei paletti con lui, frenarlo.
E la prima, era stata proprio Virginia sette anni prima, quando non era ancora sposata.-Allora? Hai deciso di sposare quell'uomo? Ma perché?! Cosa sono io, il tuo giocattolo?- sbraitò lui, adirato con sé stesso e con il sentimento che provava, per le illusioni che a ventitré anni aveva costruito.
Lei lo guardava senza espressione, attendendo che si calmasse. Aveva quasi trent'anni, era nel pieno della realizzazione della sua vita, si stava per stabilizzare economicamente e aveva due uomini: uno che l'aveva colpita mentalmente, uno che la teneva in pugno sentimentalmente.
-Necessito di questo matrimonio, Andrea-
Non era la migliore sensazione di sempre.
-Quindi tra noi è finita? Ma non riesci proprio a vedere te stessa al mio fianco?- domandò lui, prendendo le mani tra le sue.
Virginia gli accarezzò una guancia e sorrise. Non c'era modo di cambiare la sua mente.
-Non è adesso o mai più. Aspetta dieci anni e staremo insieme-
-Meglio tardi che mai- sentenziò Andrea, con l'amaro in bocca -ma non farmi aspettare per sempre-
Si separarono per un po' di tempo. Credeva di stare bene.
Finché non rivide il suo viso.È questo che voleva, è questo ciò che era?
-Si può sapere cos'hai?- lo richiamò Virginia, scuotendolo per un braccio.
Lui osservò il soffitto, ponendo un braccio dietro la nuca. Erano stesi nel letto di casa sua, era da circa un mese che non metteva piede nel palazzo della donna. Di entrambe le donne.
-Pensavo- affermò semplicemente lui, con aria nostalgica.
- Non ho bisogno di un amante musone, mi basta mio marito- sbruffò lei, cominciando a vestirsi.
-Lasceresti tuo marito per me?- le chiese all'improvviso, senza nemmeno pensarci troppo.
-Ma che dici?-
-Rispondi-
Lei sorrise maliziosa, gattonando verso di lui per lasciargli un bacio lascivo.
-Certo che lo farei. Ma non è possibile- sentenziò, per poi alzarsi dal letto.
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Cuori interrotti
RomanceDa quando il suo primo amore è morto, per Alba la vita non è che una lotta alla sopravvivenza per poi sperare di raggiungere il suo amato, scomparso per una terribile malattia. Alba ha perso fiducia in sé stessa, nel mondo, nell'amore. L'incidente i...