Capitolo 20

1.3K 99 70
                                    

Quando Poseidone piombò dentro la casa grande, e non attraverso la porta ma buttando giù una parete, Annabeth capì che qualcosa non andava.

- Poseidone? - chiese Artemide scioccata.

E ci voleva fatica per far rimanere la dea della caccia scioccata, lei che ne aveva viste di tutti i colori.

- Tutto bene...ci penso io - disse il dio rialzandosi e uscendo dal buco della parete.

- Quello era Poseidone che volava? - chiesa Atena sotto shock peggio di Artemide.

Annabeth sospirò e si alzò.

L'unica persona che avrebbe potuto fare una cosa del genere al dio del mare non era altri che il suo ragazzo.

La figlia di Atena si alzò.

- Vado a calmarlo - dichiarò mentre la trema cominciava a tremare e le tubature della casa grande a cigolare.

Era aggiudicato il suo ragazzo aveva perso la testa. Doveva andare a calmarlo prima che buttasse giù tutto il campo e ci mancava solo quello tra tutti problemi che si erano andati a creare.

Era ora per lei di riprendere in mano la situazione. Percy aveva bisogno del suo appoggio come tempo prima e doveva smetterla di fare la rammollita e tornare ad essere quella di sempre. Doveva smetterla di fare la vittima e stare al fianco del suo ragazzo.

Quindi fisso il buco alla parete e scosse il capo.

- Perché Poseidone è volato contro la parete! - esclamò Atena con voce isterica...

                               ***

Harry sospirò e si passò una mano tra i capelli, scompigliandoli.

Sbuffò e guardò Ron ed Hermione.

Dopo il casino che aveva fatto Percy a tutto il campo ognuno se ne era andato nei propri alloggi, cioè più o meno dal giorno prima.
Anche i ragazzi del campo mezzosangue temevano il semidio dopo quello che era successo.

- Secondo me Percy non è in grado di gestire tutto questo - disse Ron sospirando - Non sappiamo che cosa ha fatto Voldemort alla sua mente -

Harry lo guardò. Quasi aspettando che l'amico volesse lanciare l'ennesima frecciata al figlio di Poseidone. Ma Ronald era maledettamente serio.

- Ron ha ragione - disse Hermione alzandosi e cominciando a fare avanti e indietro per la stanza - Certo, Percy ha in sé Caos quindi è il nostro asso per farla finita con questa storia -

- Ma è meglio che non interviene a questo punto - disse Ron - Mi sono comportato da idiota con lui, lo so. Ma adesso non sto parlando perché mi sta antipatico. Penso che anche gli altri la pensano come noi -

Harry scosse il capo.

- Non possiamo tenerlo fuori - disse - Anche perché questo è il suo territorio -

Hermione sbuffò.

- L'unica cosa da fare è evitare anche questo scontro - dichiarò - Se riusciamo a fermarli con diplomazia eviteremo tutto questo -

Harry scosse il capo.
La sua migliore amica aveva ragione ma i Mangiamorte non erano diplomatici per niente. Nonostante il Signore Oscuro era morto, per la seconda volta tra l'altro, non si fermavano. Li avevano seguiti in America per continuare lo scontro. Quindi o ce l'avevano con loro, cosa probabile, molto. Oppure si erano impuntati ad avere Percy. Ma perché?
Forse sapevano di Caos? O cosa volevano da lui?

I Mangiamorte volevano qualcuno di potente nelle loro file e Percy lo era, ma era stato anche abbastanza categorico sul fatto che non si sarebbe unito a loro.

The BasiliskDove le storie prendono vita. Scoprilo ora