Capitolo 10

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Annabeth se ne stava nella sua cabina, distesa a pancia in su e cercava di leggere uno dei libri che aveva sottratto dalla biblioteca di Hogwarts.

Purtroppo l'ondeggiare della nave non era poi di grande aiuto per la sua nausea persistente.

Sentì bussare alla porta e poggiò il libro, mettendosi seduta.

- Avanti - disse.

Una testa bionda fece capolino nella sua cabina e la scrutò.

- Tutto bene cugina? - chiese Magnus.

- Se non considero la nausea si - rispose lei.

Il cugino entrò e si sedette sul letto al suo fianco.

- Sarà un viaggio lungo...sicura di non volere il mio aiuto? - chiese Magnus.

Annabeth sorrise e si avvicinò al figlio di Freyr, poggiandogli la testa sulla spalla.

- Fidati non è un malore che puoi guarire con il potere di tuo padre - disse lei - Non è nemmeno un malore se proprio dobbiamo specificare -

Magnus era uno dei pochi a sapere che cosa aveva realmente Annabeth ed era più che consapevole che non poteva guarirla come faceva di solito con gli altri.
Ma sapeva anche che avrebbe potuto aiutarla in qualche modo. I suoi poteri non erano guaritori, non solo almeno, erano anche benefici.

- Posso aiutarti un po' però - disse il ragazzo alzando una mano.

Questa s'illuminò d'oro e si avvicinò alla pancia della cugina.

Annabeth storse la bocca ma alla fine annuì e si distese di nuovo lasciando fare a Magnus il suo lavoro.

I suoi nervi si rilassarono all'istante e la nausea si calmò insieme a tutta la tensione che sentiva nella pancia.

Magnus chiuse gli occhi e sorrise.
Grazie al suo potere riusciva a vedere cosa c'era là dentro e la situazione in generale.

- Cosa...Mh...senti? - chiese la ragazza curiosa.

- Una bella sensazione... è una bella sensazione Annabeth - rispose lui aprendo gli occhi e guardandola sorridendo - È una cosa stupenda -

Alla figlia di Atena vennero gli occhi lucidi e si morse il labbro. Portò le mani sulla pancia, lontano dalla mano di Magnus e prese ad accarezzarla.

- Andrà tutto bene Annie, andrà tutto bene -

                               ***
Hermione era in pensiero.
Se per la tensione che sentiva provenire dai semidei o per il viaggio che stavano facendo non lo sapeva.

Luna, Cho e Hannah Abbot la guardarono preoccupate.
Quando Hermione Granger stava sovrappensiero c'era qualcosa che non andava.

E poi, anche loro sentivano che c'era qualcosa che non andava.
Se ne era accorti tutti appena erano saliti sulla nave dei semidei.

Quei ragazzi erano più tesi in quel momento che durante la battaglia che avevano avuto con i Mangiamorte.

Hermione sospirò e Luna la fissò.

- Secondo me è successo qualcosa - disse la bionda.

- Vorrei vedere...tutto quel casino con Percy Jackson - disse Cho.

Hermione scosse il capo.

- Non credo che sia per quello. È qualcos'altro che penso li riguardi direttamente - spiegò e poi si alzò, uscendo dalla cabina che le era stata assegnata.

Detestava la sua curiosità ma non poteva farci nulla. Doveva trovare sempre le risposte ai suoi dubbi e alle sue domande o altrimenti sarebbe impazzita.

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