Capitolo 23

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- Perché? - chiese Annabeth sconvolta guardando sua madre negli occhi.

- E lo chiedi pure? - rispose Atena fulminandola con lo sguardo.

- Miei dei sono capace di badare a me stessa e non sarebbe la prima volta che partecipo ad una guerra -

- Già...ma le altre volte non eri INCINTA! -

Detto questo Atena sbattè la porta della camera di Annabeth e se ne andò.

La semidea era furiosa.
Non solo sua madre, d'accordo con Poseidone poi, l'aveva costretta ad andare sull'Olimpo e l'aveva allontanata dal suo ragazzo, nonché padre del bambino che portava in grembo ma adesso le impediva anche di scendere in campo!

Era logico che non si sarebbe gettata nella mischia e che sarebbe rimasta nelle retrovie ma non aveva intenzione di restare nascosta mentre i suoi amici e il suo fidanzato combattevano una guerra, l'ennesima.

E poi sapeva, sentiva che Percy aveva bisogno di lei.
Il suo ragazzo era distrutto mentalmente e sapeva che la sua lontananza stava solo peggiorando la situazione.

La battaglia era ormai vicina e il campo Mezzosangue insieme a quei pochi ragazzi di Hogwarts si stavano preparando alla battaglia imminente, la guerra stava per scatenarsi ormai, mancavano pochi giorni o forse poche ore.

Annabeth aveva una brutta sensazione, sentiva come se lo stesse perdendo e non voleva, non di nuovo.

Si chiedeva per quale razza di motivo le Parche si erano accanite cosi tanto sulla loro relazione.
Non ne avevano già passate abbastanza in diciotto anni di vita?

Sentiva il bisogno di scendere dall'Olimpo e stare al fianco di Percy. Aveva la sensazione che se non lo avesse fatto le cose sarebbero andate molto, molto male.

I suoi incubi poi erano peggiorati, quelli legati al loro cammino nel Tartaro. Ce ne era uno sempre più frequente: quello in cui era convinta che Percy l'avesse abbandonata, da sola e a se stessa, costretta a cavarsela da sola, sentiva come se lui l'avesse tradita e si stava convincendo sempre di più del fatto che quei sogni erano una sorta di segno premonitore.

                                ***

- Se non attacchiamo per primi ci faranno fuori - disse Jason - Abbiamo si e no due giorni -

- Forse di meno - intervenne Percy.

Si erano radunati all'anfiteatro. Era il luogo più grande che avevano per starci tutti insieme, compresi i maghi di Hogwarts e alcuni dei ragazzi che li avevano raggiunti insieme a Magnus.

- E non colpiranno noi - disse Harry alzandosi in piedi - Probabilmente attaccheranno i babbani per farci uscire allo scoperto o...

- O? - chiese Leo e tutti gli altri lo guardarono aspettando una risposta.

Harry non sembrava convinto di voler continuare il discorso.
Il suo ormai era diventato un dubbio fisso, dubbio che aveva esposto a Ron ed Hermione.
Il suo migliore amico pensava che la sua teoria era assurda e che era solo una coincidenza, sosteneva che si stava facendo prendere dal panico e dalla situazione e che, probabilmente, le parole che aveva sentito da Rachel erano frutto della sua immaginazione.
Hermione d'altro canto gli aveva dato retta anche se solo in parte. Aveva detto che non avevano prove certe ma che poteva essere possibile.

Ora il problema era dirlo agli altri maghi e ai semidei.

Immaginava già quale sarebbe stata la reazione dei Serpeverde.

E fu proprio Hermione ad alzarsi e ad avvicinarsi al suo migliore amico.

- Io e Harry abbiamo una teoria - disse - Prima era solo una mezza sensazione ma adesso...Harry ha incontrato il vostro oracolo che, con parole confuse, ci ha schiarito le idee -

Di conseguenza l'attenzione si spostò su Rachel che scrollò le spalle.
Avevano parlato anche con lei, ma la rossa era stata un po' schiva all'inizio e poi aveva detto che non sapeva cosa l'oracolo diceva, lei era solo un tramite per le profezie eppure...Ron aveva avuto la sensazione che la ragazza nascondesse qualcosa.

E proprio Ron notò lo sguardo d'intesa che l'Oracolo di Delfi si scambiò con Percy.

- Fatto sta che pensiamo che i Mangiamorte siano qui per un motivo - continuò Hermione - O meglio una persona...l'erede di Salazar Serpeverde. Voi Semidei non sapete chi è ma noi si, è uno dei fondatori della nostra scuola, quello che ad un certo punto ha deciso di tradire i suoi amici e che voleva costruire un impero in cui regnava la magia e che voleva scacciare i babbani e i maghi figli di babbani, colui che ha creato il Basilico e colui che venerano i Mangiamorte... -

Venne interrotta da Tiger e Goyle che si alzarono dai loro posti per aggredirla verbalmente.

- Adesso dai di nuovo la colpa noi? - chiese Tiger.

- Già è facile scaricare la colpa su noi che siamo stati scelti per essere parte della casata di Serpeverde - intervenne Goyle.

Hermione fece per rispondere a tono ma loro ricominciarono.

- Solo perché sei una lurida, sporca e dannata... -

- Smettela adesso! - esclamò Malfoy prendendoli per le maglie e facendoli sedere di nuovo - Hermione non sta dando la colpa a nessuno, sta solo dicendo una loro teoria -

- Incolpando noi...come al solito, insomma - disse Tiger.

Un tuono rimbombò nel cielo e un fulmine scese scaricando al centro dell'anfiteatro, esattamente sulla figura di Jason e alzando parecchio fumo.
Quando la polvere si diradò Jason stava bene se solo non avesse avuto uno sguardo omicida e le scariche del fulmine che lo circondavano.

- Chi vuole provare? - chiese con voce tonante.

Tacquero tutti e la pace tornò a regnare.

- Bene - disse - Hermione, Harry perché i Mangiamorte pensano che noi abbiamo questo erede? -

- Forse perché sanno chi è - borbottò Ron.

Tutti lo guardarono scettici e alcuni dei semidei si irrigidirono in modo innaturale, l'unico che sembrava non essere toccato dalle parole dei tre maghi dei trio d'oro era Percy.

- Sembra che anche tu lo sai - disse Nico - O almeno parli come se lo sapessi -

Ronald alzò le mani in aria.

- Ah no. Io non voglio essere l'uccello del malaugurio, non dico nulla - disse.

L'attenzione tornò su Harry.

- Io credo che... -

Ma non finì la frase perché un satiro corse verso di loro con il fiatone.

- I Mangia...i Mangiamorte...hanno...hanno attaccato la città! - disse con il fiatone.

Angolo autrice:

Ciao a tutti!

Siamo quasi alla fine della storia, ci saranno forse un altro paio di capitoli e la cosa si sta facendo interessante.

Come avevo detto in precedenza farò una terza storia per l'atto finale 😂

Che cosa ne dite comunque del capitolo?

Oltre a questo vi volevo dire un'altra cosa che non ha niente a che fare con The Basilisk: una delle mie storie che avevo pubblicato qui su Wattpad è diventata un libro cartaceo.

Sto parlando di "Contratto Matrimoniale"

Se vi interessa, potete acquistare il libro su Mondadori store, IBS, Amazon (se l'hanno rimesso perché fino a due giorni fa non c'era più lì ma solo sugli altri due siti) oppure potete ordinarlo in libreria.

Se vi interessa compratelo (mi farebbe piacere).

Comunque fateci un pensierino.

Questo è tutto! Alla prossima 😘


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