Capitolo 4

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Annabeth vagava per i corridoi di Hogwarts.

Da quando era lì non aveva ancora avuto modo di vedere tutta la scuola, con quello che era successo.
E ora che non c'era nulla da fare, se non aspettare e trovare un modo per liberare Percy.

Lei personalmente non era in vena di piani, non perché non volesse ma semplicemente non aveva la forza.
Aveva bisogno di riprendersi e seriamente.

La scomparsa di Percy insieme agli incubi che la tormentavano di notte peggioravano già una situazione di per sè critica.

- Tra tutte le persone che mi sarei aspettato d'incontrare fuori dalla classe, durante le lezioni, tu sei l'ultima -

Annabeth sussultò appena, più per la sorpresa che per altro e si voltò verso la voce che aveva parlato.
Draco Malfoy era seduto sul muretto delle arcate che circondavano il piazzale di Hogwarts.

- Non ero concentrata e ho preferito saltare la lezione. Non sono nemmeno una studentessa effettiva - rispose la figlia di Atena, impassibile.

Draco la scrutò.
Quella ragazza sarebbe stata in grado di tenere testa a chiunque. Cominciava a capire perché era fidanzata con Percy Jackson.

- Stai pensando a lui, vero? - chiese il mago.

- Come se fosse una novità - rispose Annabeth.

Tentennò un attimo e poi si andò a sedere di fronte al Serpeverde.

- Anche tu salti le lezioni? - chiese la ragazza per fare conversazione.

- Ogni volta che posso - ammise il giovane - Annabeth...vuoi davvero aspettare che venga fatto un piano per liberare il tuo ragazzo? -

Lei scrollò le spalle e si portò le ginocchia al petto.

- È lui quello impulsivo, non io! Non mi muovo mai senza un piano - rispose tranquilla.

Anche se, non era davvero sicura che fosse il caso di aspettare.
Percy era prigioniero da settimane, non sapeva in che stato era e la cosa la turbava.
Era vero, aveva pensato anche a quello che avevamo detto gli altri: forse a Percy non restava molto tempo.

E dallo sguardo che le lanciò Draco Malfoy capì che lui era del parere che non si doveva aspettare un giorno di più.

Il capo della casa dei Serpeverde non era visto molto bene anche se si era inserito nel loro gruppo abbastanza tranquillamente, inoltre aveva legato anche con Percy...e questo giocava a suo favore.

- Che hai in mente? - chiese Annabeth.

- Andiamo nella camera dei segreti - rispose il mago.

- E poi? -

- Andiamo solo a vedere la situazione - disse Malfoy - Se non esaminiamo prima il luogo e come muoverci, come pretendiamo di fare un piano decente? -

In effetti non era un'idea tanto azzardata.
L'importante era non farsi scoprire e...

- Tu Sai come entrare? - chiese Annabeth con un entusiasmo che non mostrava da giorni.

- Be' si... è stato il fondatore della mia casata a costruire la camera dei segreti - rispose il mago.

- Bene. Perché ho un piano -

                               ***

- Non puoi andare in perlustrazione da sola - la rimproverò Piper quando Annabeth le spiegò quello che lei e Malfoy avevano deciso di fare.

- Non andrò da sola - ribatté l'amica.

- Hai appena detto che lascerai Draco Malfoy indietro e tu andrai avanti con il tuo cappello dell'invisibilità! -

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