Capitolo 2.

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Ricordo col sorriso ancora quella sera, doveva essere una serata bella e indimenticabile come tutte le volte che si va alle feste con le proprie amiche, invece si è rivelata un incubo. Il mio peggior incubo. È uno di quei ricordi che ti rimangono impressi nella mente come se fossero stati tatuati, e sorridi per evitare di piangere o prenderti a schiaffi chiedendoti perché sei uscita quella dannata sera al posto di stare a casa a guardare un film.

E ti maledici che hai ascoltato le tue amiche; con tante sere che potevo uscire, proprio quella sera dovevo metter piede fuori? Si Milena, la sfiga ti perseguita, ormai lo sappiamo. Però, ragazze ci terrei tantissimo dirvi che, quando uscite con le amiche e amici, di pomeriggio o di sera che sia, non state mai da sole e soprattutto solo con le vostre migliori amiche. Uscite sempre con qualche ragazzo nella compagnia, così in caso dovesse succedere qualcosa, ci sarà lui presente e potrà intervenire.

Ve lo assicuro: un abuso è un qualcosa che ogni volta che ci ripensi, provi rabbia, angoscia che possa ripetersi, paura... Tanta paura: paura di uscire anche solo a prendere il pane sotto casa, paura delle persone che ti circondano, paura dei posti bui, paura perfino della tua stessa ombra. È una sensazione bruttissima che non ti permette di fidarti più di nessuno, qualunque cosa fai, la fai sempre con timore che a qualcuno non possa andar bene; è una paura che ti porti dietro per tutta la vita.

Quella sera Niall mi aveva conosciuta nei peggiori dei modi: nuda, capelli scompigliati e immersa nel sangue che con il quale cadde per terra. Fortunatamente non sbattè la testa sull'asfalto, però quando riprese i sensi -pochi secondi dopo- mi guardò spaesato, non sapeva che fare.

"Mile, chiamiamo i tuoi e ti portiamo in ospedale" Mi chiese la mia amica e il biondino non faceva altro che mettersi la mano alla bocca e sfregarsi i capelli dalla confusione.
"Leti? No! Io ho paura dei dottori. Lo sai"
"Non mi interessa, può averti fatto del male ehm sai.."
"Si ma non mi interessa nulla voglio solo andare a casa"
"NO! ANDIAMO IN O-OSPEDALE" Urlò Niall ritornando fra noi.
"NO NIALL, MI FANNO PAURA I DOTTORI CI SENTI?"
"Allora tesoro, non so cosa ti faccia spaventare così tanto, ma loro sanno cosa fare. Sei appena stata violentata... E dammi il telefono così avvisiamo i tuoi"

Mi colpì la sua dolcezza, così gli diedi il mio cellulare che venne passato a Letizia. Digitò il numero di mia madre e la chiamo.
"Ciao Susan, scusa per l'ora...sono Letizia. Volevo dirti che siamo andate a quella festa e uno ha abusato di Milena. Adesso io e un nostro amico, la accompagniamo in ospedale. Ci raggiunge lì?" "Bene, perfetto allora a tra poco"

Staccò e mi poggiò una mano sulla spalla.
"Che ha detto?"
"Si è messa ad urlare e ha detto che stava partendo subito"
"Dai ragazze, andiamo"
Rientrammo in casa per avvisare Calum e Ashton, i quali mi dissero che ci avrebbero raggiunto quando tutti se ne fossero andati dalla casa. Quando salimmo sull'auto di Niall, iniziai a piangere. Mi faceva male tutto, avevo delle ferite sul bacino, sul viso ed ero piena di lividi. Non mi ero ancora guardata, ero ridotta davvero male.

"Cucciola, non sai quanto mi dispiace..." Cercò di farmi forza la mia migliore amica con un caloroso abbraccio.
"I-io non dovevo l-lasciarlo, sapevo quan-to stronzo fosse"
"MA TU MI VUOI DIRE CHE TI HA FATTO DEL MALE PERCHÉ LO HAI LASCIATO? SE LO HAI LASCIATO, CI SARÀ STATO UN MOTIVO"
"Non lo so, io l'ho lasciato e poi stavo con un altro ragazzo. E poverino Liam, quel bastardo se l'è presa anche con lui prendendolo a botte e facendoci così lasciare. Ma io ancora lo a-amo" Dissi tutto d'un fiato con le lacrime che sgorgavano.

"Oh tesoro, ti manca tanto eh?"
"Si Leti, lo amo... Ma giustamente lui ha paura, paura di Conor che possa fare del male sia a lui, che a me. M-ma non sa che il primo d-dolore che mi ha fatto provare quel bastardo è stato quando ha f-fatto del male a Liam, e poi a me. Lo odio"
"Amore calma, non agitarti" Mi abbracciò la mia amica cercando di tranquillizzarmi invano.
"MA DOV'È GIÙ?" Domandai alzandomi dalla spalla della mia amica.
"PORCA TROIA DAVVERO" Imprecò Niall fermandosi di colpo.

Presi il telefono e la chiamai più volte, ma nulla. Nessuna risposta così iniziai ad agitarmi.
"Leti l'ultima volta che l'hai vista?"
"Era con me mentre c'era Conor però un tizio la teneva ferma di peso. Poi sono entrata a chiamare Niall e non c'era più"
"O no..." Dissi io pensando che le avessero fatto ciò che è stato fatto a me.
Riprovai per l'ultima volta a contattarla poi sarei andata dalla polizia seriamente. Con quei tipi non si può fare diversamente.

"P-pronto" Mi rispose Giuly singhiozzando e a bassa voce.
"Giuly tesoro mio, dove sei?"
"Non lo so.. P-penso sia la casa di Conor questa"
"All'entrata c'erano dei quadri giganti con dei paesaggi?"
"Si..."
"Arriviamo" E staccai.
Riferii il tutto a Niall che non cambiò direzione.

"Niall, ho detto di là" E gli indicai la strada per la casa di Conor, ma non mi stava a sentire.
"NIALL HO DETTO DI LÀ" Urlai.
"MILENA HO CAPITO! MA TI STO PORTANDO IN OSPEDALE E POI ANDRÒ A PRENDERE LA TUA AMICA"
"No! Andiamo a prendere Giuly e poi insieme andiamo in ospedale..."
Ci rifletté sù e poi finalmente mi ascoltò.

Ricordo che quando arrivammo, io non scesi dall'auto per farmi vedere in quelle condizioni: perdevo ancora molto sangue e non volevo farmi vedere da Conor per paura che si approfittasse ancora di me. Dopo 10 minuti buoni, vidi la porta aprirsi e Niall con in braccio Giuly che piangeva disperatamente e Leti che litigava con un ragazzo altissimo e pieno di tatuaggi, ma non era lui. Scesi istintivamente dalla vettura e andai a prendere Leti, spingendola verso l'auto di Niall così da poter andare in ospedale. Non lo avrei mai detto ma iniziavano a mancarmi i sensi: vedevo tutto nero e mi girava fortemente la testa.

Niall poggiò delicatamente Giuly sul sedile di fianco al mio. Mi girava così tanto la testa che svenni fra le braccia della mia amica. Pochi secondi dopo, mi svegliai con Niall che mi sventolava un foglio sopra la faccia per farmi prendere aria e Leti era su tutte le furie: la sentivo dire che avrebbe voluto tirare un calcio così forte nella parti basse di Conor tanto da castrarlo. Sorrisi a quell'affermazione e  riacquisii di nuovo i sensi.

***
"Salve Dottoressa Pilcher, in sala d'aspetto c'è una mia amica che ha subìto un abuso abbastanza violento... Non è che può visitarla per cortesia?" Sentii Niall chiedere gentilmente ma allo stesso tempo impietrito alla dottoressa.
"Oh santo cielo, si certo. La faccia entrare"
Niall fece retro front e mi venne a chiamare. Nel frattempo erano arrivati i miei genitori che volevano sapere chi fosse stato, ma facevo semplicemente finta di non saperlo, anche se avrei voluto tanto denunciarlo.

Entrai insieme a mia madre nella stanza dove la gentile dottoressa mi stava aspettando.
"Salve... Mi scusi per l'ora"
"Stai tranquilla tesoro, dimmi tutto"
Le raccontai l'accaduto e le feci vedere le ferite rimaste. La sua bocca era ormai una 'O' gigante e finalmente disse qualcosa: "Ma dev'essere stato uno abbastanza violento per..." Fece una pausa che odiai profondamente. Volevo sapere.

"Per?" Chiesi su di giri.
"Eri vergine fino a stasera?"
"Ehm si" Riposi imbarazzata.
"Bene, ti ha letteralmente sfondato l'utero"
"CHE COSA?"
"Si... Avrai molte volte al mese il ciclo e avrai malissimo alle ovaie per un paio di settimane"
"Mi scusi dottoressa, ma quindi cosa le ha fatto di preciso?"
"Signora, è un argomento abbastanza crudo, glielo dico senza sua figlia per favore" Mi guardarono e così uscii dalla stanza anche se avessi voluto sapere, ma in fondo non lo volevo realmente sapere. Tanto già mi faceva schifo Conor.

Ritornai in sala d'aspetto e chiesi a Leti e Giuly di accompagnarmi ai servizi così mi sarei data una sciacquata e mi sarei pulita del sangue che ormai si era incrostato. Mi guardai allo specchio con faccia schifata e iniziai a piangere dal nervoso e dalla rabbia. Continuavo ad urlare ma le due ragazze mi fecero zittire dato che eravamo in un cazzo di ospedale.
"Shh Mile non urlare! Piangi se vuoi sfogarti ma non urlare che altrimenti chiamano la polizia! Ti credono pazza così dai. Vieni qua tesoro" Mi tranquillizzò Giuly.

||SPAZIO AUTRICE||
Ciao lettori(?)❤️ questa è la mia seconda fanfiction, come vi sembra? A me piace molto e vorrei sapere qualche vostro parere :) per ora spero sia riuscita a farvi appassionare(?) alla storia e se avete idee, scrivetele pure!
Povera Milena... Ho provato a immedesimarmi nel personaggio e non riesco ad immaginarmi come si sente la povera ragazza, però sono sicura che con l'aiuto delle migliori amiche, Niall e chissà, magari anche Liam, che la potrà fare a superarlo ;) a presto!❤️
~Vale

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