Capitolo 28.

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#PovDiMilena
Stavo camminando ormai da ore e non sapevo dove andare: tornare da Leti non se ne parlava, andare da Giuly idem e tornare da Liam neppure. Non avevo voglia di vedere nessuno in quel momento, volevo stare da sola e vedere se importavo davvero così tanto alla gente. Sarei rimasta lì da sola fino a quando qualcuno non sarebbe venuto a cercarmi. Mi incamminai verso il parco dove io e Liam c'eravamo baciati dopo esserci persi e andai a sedermi sull'altalena: iniziai a piangere e ad avere paura. Ormai si era fatta sera inoltrata e il vento mi portava solo freddo. Volevo starmene al caldo sotto le coperte con Liam a guardare un film ma allo stesso tempo volevo solo stargli lontana: non sapevo cosa mi stesse prendendo, ma in quel momento non lo sopportavo. Non sopportavo nessuno e iniziai a rimpiangere quei momenti  in cui l'unico problema era Conor.

Il mio telefono continuava a vibrare rivelando che Liam, Lety e mia madre continuavano a chiamarmi e a scrivermi. Ignoravo tutto ma lessi un messaggio di Liam:

Piccola, dove sei? Mi stai facendo preoccupare. Ho chiamato Lety e mi ha detto che sei scappata via. Dove sei? Rispondi ti prego, sto in pensiero. Amore, chiamami o scrivimi dove sei così ti vengo a prendere e torniamo a casa x

Sorrisi per la sua preoccupazione ma non gli risposi. Passò ancora un'ora e vidi dei fari di una moto avvicinarsi, erano familiari. Liam scese dal mezzo e corse verso di me abbracciandomi come se non mi avesse vista da anni.
"Amore, mi hai fatto preoccupare tantissimo"
Non risposi ma iniziai a piangere ininterrottamente.
"Shh, è tutto a posto. Adesso ci sono io qua"

***
Mi portò a casa sua e scrisse a Lety che mi aveva trovata, poi spense il mio telefono.
"Vuoi parlarmene?" Mi chiese con fare dolce e non autoritario.
Annuì e mi fece sedere fra le sue gambe e la schiena contro il suo petto.
"Sono stanca Liam, sono stanca di avere due migliore amiche così vicine ma improvvisamente così lontane. Non si accorgono più di me da quando Niall è entrato nelle loro vite. In più quello stronzo mi odia e non capisco; aveva una cotta per me ma adesso non più, giusto? Perché mi tratta ancora così?" Iniziai a piangere di nuovo e Liam mi massaggiava i capelli senza dire una parola.

"Tu inoltre non ci sei molto per me ultimamente, mi nascondi qualcosa?"
"È? No!"
"Liam, ti conosco bene. Cosa c'è che non va? Non mentirmi più, per favore"
Sapevo che doveva dirmi qualcosa, glielo si leggeva nella voce.
"Ok, volevo tenertelo nascosto per il tuo bene. Ma è ritornato Conor"
"COSA?"
"Shh, si. Ci siamo picchiati perché continuava a dire che ti avrebbe fatto del male"
"Ecco perché eri ridotto in quel modo..."
"Già e c'era Niall con me. Mi ha accompagnato lui, Conor voleva vedermi. Ma amore, non avere paura; non ti succederà più niente" Mi strinse forte e quasi smisi di respirare.

"Qual è il tuo piano?"
"Non lasciarti mai sola eppure ultimante lo sto facendo spesso"
Sorrise tristemente e dandomi un bacio sui capelli. Mi voltai verso di lui e lo baciai dolcemente sulle labbra.
"Sono troppo stressata, mi fai migliorare la serata almeno?" Ammiccai sapendo che avrebbe capito infatti mi sorrise con un ghigno.
"Ma con piacere"

***
#PovDiNiall
Appena arrivai a casa, Lety mi chiamò ma non avendo voglia di parlarle, spensi il cellulare e mi diressi in cucina. Erano le 6 e il campanello suonò.
"C'è posta per lei, Horan" Mi disse il postino, firmai e lo ringraziai.
Era una lettera spedita dal Marocco.
Cazzo, pensai.

"Ciao piccolo bastardino. È tuo padre che ti scrive. Come si sta senza di me? Ammetti che ti manco e manchi tanto anche alle mie mani, sai? Quest'anno non mi hai mandato i soldi annuali che avresti dovuto mandarmi. E come vedi sono ancora qua in Marocco in questa merda di prigione. Te la farò pagare appena uscirò Niall. Mandami i soldi e forse non ci vedremo così presto.
Bacio, papà :)"

"OH VAFFANCULO!" Urlai e lanciai la lettera per terra appallottolandola. Quell'uomo mi aveva stufato, non era bastato minacciarlo e chiamare la polizia; non era servito a un cazzo. Iniziò a mancarmi improvvisamente mia madre. Non avevamo un bellissimo rapporto, pieno di ti voglio bene o cose smielate. Ci arrabbiavamo sempre, litigavamo ma sapevamo che ci saremmo sempre stati: era la madre che tutti avrebbero voluto. Non si impicciava mai nella mia vita privata, mi lasciava sempre il giusto spazio, ma quando papà iniziò a picchiarla e a farle del male, è lì che non capii più niente. Presi un coltello e lo minacciai.

*flashback*
"Sono a casaa" Urlai ma nessuno mi rispose, non c'era nessuno in casa pensai; ma sentii dei singhiozzi.
"MAMMA" La chiamai ma non rispose, guardai in ogni stanza e la trovai nella stanza degli ospiti dove mio padre era sopra di lei e le tirava degli schiaffi violenti sul viso.
"Cosa fai brutto bastardo!" Mi avvicinai e mi scaraventai su di lui togliendolo da sopra il corpo violaceo di mia madre.

"Non dovevi essere con tuo zio? Quel coglione doveva tenerti impegnato!"
"Impegnato per cosa? Così tu te la prendevi con la mamma? Cosa vuoi, eh? Vuoi soldi? Non ti bastano quelli che mamma guadagna per il tuo stupido vino? O per le tue stupide droghe? Mi fai schifo, vattene di casa o ti farai male"
"Hahahahahahah levati dal cazzo, nullità" Mi fece sbattere contro il tavolino e andò a tirare per i capelli la povera donna che non si lamentava più, chissà da quanto durava quella situazione di merda. Sapendo che non avrei potuto batterlo, andai in cucina e presi un coltello. Corsi fino alla stanza e mia madre stavolta aveva gli occhi puntati contro i suoi senza paura.
"Mostro. Alzati" Lo presi dalla maglia e lo feci sbattere contro la parete puntandogli il coltello alla gola "Levati dal cazzo tu, e non tornare più altrimenti questo ti passa da qui a qui dietro, chiaro? Muoviti, vattene. La polizia è qui a momenti"

"ME LA PAGHERAI!" E uscì dalla casa, pensavo anche dalla mia vita.

*fine flashback*
Mi asciugai le lacrime che avevo trattenuto da tanto e guardai il cielo pensando a mia mamma. L'avrei rivendicata, non si meritava di morire di infarto a causa di mio padre. Non si meritava tutto quel male, non meritava un marito come lui e non avrebbe meritato nemmeno me per ciò che volevo fare; anzi che non aspettavo altro di fare.

"Mamma, non te l'ho mai detto... Ma ti voglio bene"

||SPAZIO AUTRICE||
BUONASERA❤️ vi chiedo scusa, venia, perdono per non aver avuto tempo di scrivere. Avevo iniziato il capitolo qualche giorno fa e ne ho approfittato della febbre (che sto odiando troppo) per continuare e pubblicare yay! Come state?💘 pensavate che questa storia avrebbe preso questo andazzo? Molte si aspettavano una storia carina carina di pace e amore, ma ehy avete letto il prologo?😂

Non so ancora cosa scrivere nel prossimo capitolo, ma ci penserò appena ne avrò del tempo. Grazie per l'attenzione🍀
A presto, ~Vale❤️

Ps: leggete le storia di xxhoranssmile sono stupende!😻💕

But I know you were only hiding... ||NH, LP||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora