Capitolo 13

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L'edificio di tre piani, davanti ai due agenti, era piuttosto dismesso e malconcio a una prima occhiata. Le finestre, quelle non rotte a causa dei vandali o degli ubriaconi, erano ricoperte da mattoni, in parte forati per via del tempo. La tinta dei muri esterni, prima forse di un bianco lucente, era sbiadita e dava una sensazione di stantio che non sfuggì a Shoan. Anche il quartiere era piuttosto dei bassifondi, vedendo le altre palazzine popolari che circondavano la zona, ad eccezione del parcheggio in cui avevano lasciato la macchina.

"E' questo quindi?" Chiese, mentre scendevano dall'auto posteggiata proprio lì davanti.

"Sì, esatto; il primo omicidio è stato commesso qui... " replicò Raider, indicandogli il terzo e ultimo piano. "La donna è stata ritrovata lassù dall'agente immobiliare che stava portando un possibile compratore della palazzina. Hanno trovato il corpo che già era passato almeno un giorno, o forse poco più." gli spiegò, mentre il Profiler con sicurezza entrò dentro senza dire nulla a quella spiegazione.

"Immagino che l'ascensore non funzioni da svariato tempo..." dichiarò, alquanto stufo di camminare, Shoan. Non apprezzava l'attività fisica, preferiva di gran lunga starsene seduto a leggere i file, oppure facendo ricerche.

"No, infatti. Per tanto il nostro amico s'è fatto tre rampe di scale a piedi con una donna." Borbottò il detective mentre salivano i gradini, stando attenti a dove mettevano i piedi, vedendo le tante tracce non solo di sporcizia che aleggiavano ovunque ma anche per gli scricchiolii che sentivano a ogni passo che facevano su quel legno consumato.

"Per caso avete mai saputo se qualcuno avesse visto o sentito qualcosa? In fondo qui è pieno di case popolari." Suggerì Shoan.

"Se fosse stata una zona più tranquilla l' avremmo fatto, ma questo posto è già teatro di omicidi e risse, dubito che qualcuno voglia immischiarsi; anche se avesse visto o sentito qualcosa si sarebbero fatti i fatti loro senza pensarci due volte." Rispose subito Raider, mentre si fermavano di fronte a una stanza, la cui porta, in precedenza, era stata scardinata e messa da una parte. Mentre entravano dentro, il Profiler si guardò attorno con aria circospetta, studiando il posto: la stanza era sporca e piena di muffa, oltre che con escrementi di ratti, o qualsiasi altra bestia avesse preso quel posto come sua tana. I muri erano bucherellati dalle tarme e si vedevano i fili tagliati della corrente. Quello che doveva essere un materasso era bagnato di qualcosa su cui non voleva indagare ed era messo in un angolo della stanza; in fondo, a terra, oltre alla polvere, notò anche quella che sembrava il rimasuglio di una grossa pozza nerastra che si espandeva per un grosso tratto del pavimento.

"Il corpo era qui?" Chiese, mentre Raider gli fece un cenno affermativo con la testa.

"Sì, era appeso lassù..." disse indicando il punto in cui forse c'era stato un ventilatore e si trovava una sorta di gancio d'acciaio. "L'ha sollevata e impiccata lì, oltre a tagliare il suo corpo esattamente come gli altri due." Aggiunse mentre Shoan iniziava a girare per la stanza in cerca di qualcosa che, forse, non c'era nemmeno più. Il loro assassino aveva una predilezione per i posti non solo abbandonati ma anche pieni di sporcizia e simili, perché? Inoltre perché il primo lo aveva commesso lì dentro e non nell'ennesimo fabbricato? Un pensiero gli balenò alla mente in quel momento, come un fulmine a ciel sereno.

" Il palazzo a chi appartiene?" domandò a Raider, confuso, e ancora all'ingresso della stanza. "Prima apparteneva al comune, veniva usato per famiglie in difficoltà economiche per svariati mesi e adesso ad un'agenzia immobiliare, perché?" chiese di rimando.

"Forse ha scelto questo posto e questa stanza per un motivo che va al di là del semplice omicidio. Forse..." Allargò le mani indicando tutto l'appartamento. "in passato viveva qui, ha voluto iniziare nel posto da cui veniva e dove ha vissuto alcuni traumi." Suggerì Shoan, piuttosto convinto di quella teoria. Solitamente il primo omicidio non era mai programmato e l'assassino lo faceva per qualche raptus rivolto anche al suo passato. "Potremmo vedere chi aveva affittato la stanza in passato, ma dubito che sarà una cosa veloce; i registri, quando questo posto ancora era aperto, erano cartacei e chissà quanti li hanno usati visto che prima era usato per chi aveva bisogno di un tetto per soltanto alcuni mesi." Gli spiegò brevemente Raider. Si era informato in precedenza sull'uso che ne veniva fatto ma non credeva che, per una volta, avesse fatto la scelta giusta.

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