Capitolo 17

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Il telefono di Lucy cominciò a suonare proprio mentre si stavano fermando all'ennesimo semaforo e, quando vide di chi era il numero in sovraimpressione sbuffò, irritata.
"È Raider, potresti sentire cosa vuole? E se vuole scusarsi per il ritardo digli che non importa." Chiese al collega, seduto accanto a lei e intento a trascrivere alcuni appunti.

"Sì, certo." Rispose di rimando, cliccando sul verde e mettendo il vivavoce per far ascoltare anche a lei.

"Buongiorno Lucy, siete già in centrale per caso?" Domandò l'uomo, la cui voce veniva avvertita piuttosto trafelata, come se stesse correndo.

"No, siamo già usciti, abbiamo dato alcune disposizioni a Ebigail, che era appena arrivata. Ti dirà quello che dovete fare mentre io e Lucy andiamo a visitare le case date alle fiamme." Gli spiegò Shoan, mentre la bionda continuava a tenere gli occhi sulla strada, incurante di quello che stava dicendo.

"Ok, vedrò cosa posso fare una volta arrivato in ufficio, scusate per il ritardo di stamattina, c'era fin troppo traffico." Disse, facendo scuotere la testa di Lucy, che strinse con forza le mani sul volante. Puzzava di bugia da lontano un miglio, ma perché si stupiva? Lui non era cambiato e di certo non lo avrebbe fatto ora. "Comunque volevo dirvi che forse ho capito come il nostro macellaio sceglie le sue vittime." Aggiunse, destando l'interesse di Shoan.

"Che intendi dire? Hai capito il motivo per cui le sceglie?", chiese il giovane Profiler.

"Il motivo no, ma ero su un'applicazione di incontri qualche minuto fa..." prese a dire, mentre Shoan notava la faccia sbigottita di Lucy, che si tappò la bocca prima di fare commenti. "Mi è venuto in mente il nome di una delle vittime e l'ho trovata lì. Forse l'assassino utilizza applicazioni per appuntamenti, oppure per conoscere i soggetti che rapisce e poi uccide." Provò a dire Raider.

"È un'idea piuttosto interessante. Forse potremmo vedere se anche le altre due hanno lo stesso sito, o magari siti identici. Se fosse così allora abbiamo trovato dove il nostro killer cerca le prede, la sola cosa che ci manca è capire cosa le attiri e perché sceglie loro." Mormorò Shoan, piuttosto dubbioso. Anche se avevano tutte le stesse applicazioni cosa aveva scatenato in lui quel desiderio di uccidere proprio quelle tre?

"Comunque, vi farò sapere se riesco a ottenere quello che avete detto a Ebigail. A più tardi." Comunicò loro Raider, chiudendo la chiamata.

"Direi che ha fatto veloce a trovare un modo con cui divertirsi anche durante un momento simile..." Dichiarò la donna non appena la telefonata fu chiusa, con un tono tra l'acido e il frustrato.

"Beh, che ti aspettavi, in fondo sono due anni che vi siete separati. E poi grazie a questa sua intuizione abbiamo trovato un punto in comune con le vittime." Rispose fiducioso Shoan, non notando il cipiglio irritato della bionda.

"Sono lieta che per lui sia stato così facile ricominciare dopo tutti questi anni passati insieme..." Sibilò con vero dente avvelenato, e cercando nel contempo di ricomporsi. Doveva pensare alle scene del crimine, il suo ex che si divertiva doveva lasciarlo perdere a marcire in un angolo della sua mente.


-


Ebigail leggeva i referti che aveva recuperato dall'archivio con attenzione, rivedendo anche le stesse foto al corpo e ai tagli che erano state fatte sulle due precedenti vittime.

I tagli, nonostante qualche millimetro di differenza, erano precisi e non cambiavano mai troppo come lunghezza, segno che il loro uomo sapeva dove colpire e che punto tagliare con estrema precisione, cose che solo chi è esperto nell'uso di coltelli e conosce bene l'anatomia può saper fare in quel modo.

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