UN RAGAZZO CONTESO

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Louis

Sto andando a casa di Harry, non intendo mettere zizzania tra lui e Ines, anzi, spero davvero di poter ricominciare con lei; comunque devo recuperare la mia macchina; anche se ammetto mi piacerebbe passare un po' di tempo con il mio migliore amico, ma se la sua ragazza è ancora lì non credo ci lascerà soli, non dopo tutto ciò che è successo.
Mi domando se gli abbia spiegato qualcosa sul rapporto che abbiamo, chissà che faccia avrà fatto lei, magari a quest' ora è già all'aeroporto pronta a tornare in Spagna.
Suono il campanello e chi viene ad aprirmi, al contrario delle mie aspettative, è proprio Ines.
Appena ci guardiamo noto il suo corpo avere un leggero tremolio, ma poi sfodera subito un sorriso raggiante; non sembra molto sincero, ma penso si stia sforzando di farlo con tutta se stessa, così sorrido a mia volta:
"Buongiorno, sono venuto a riprendere la mia macchina, spero di non avervi disturbato", si sposta dalla porta per farmi entrare ed entrambi ci dirigiamo verso la cucina:
"Ma figurati! Dovevo immaginarmelo fosse la tua auto. Vuoi un caffè o del tè?".
Cazzo, sembra totalmente un'altra persona rispetto a ieri sera, sta davvero cercando di essere gentile nonostante un po' di insicurezza nella voce:
"Del tè va benissimo grazie" ammetto che mi infastidisce un po' vederla fare la "padrona di casa", saprei benissimo farmelo da solo il tè, so benissimo dove trovare le cose che mi servono perchè ho vissuto più io di lei in questo appartamento.
"Il MIO fidanzato mi ha parlato della vostra amicizia comunque" percepisco il voler sottolineare che Harry sia suo, è evidente che mi vede ancora come una minaccia, ma credo farà finta di nulla per compiacere il suo uomo:
"Capisco, immagino sia stato un po inaspettato per te"
"Direi di sì, non se ne vedono in giro tutti i giorni amici del genere, ma gli ho detto che mi sta bene perchè lo amo e mi fido di lui"
"Posso assicurarti che non ho nessuna intenzione di rovinare la vostra storia" o si? Dentro di me sento di non essere del tutto sincero, ma scaccio subito la sensazione.
Mentre aspetto il mio te sento dei passi che si avvicinano alla porta della cucina:
"Giorno tes... Oh ciao bimbo, sei venuto per la macchina?" evidentemente sta andando davvero tutto bene, la sua ragazza non fa storie, ha usato quel soprannome proprio davanti a lei che sta cercando palesemte di ingorare la cosa.
"Si sono qui per la macchina, ma mi piacerebbe anche stare un po' con te se non hai da fare"
"Ma certo, cos'hai in mente?"
"In realtà non ho un programma, ma andrebbe bene anche solo fare due chiacchiere" mi scompiglia i capelli con una mano facendomi un gran sorriso:
"Va bene, ho davvero voglia di passare del tempo con te".
Un colpo fa sussultare entrambi, Ines ha sbattuto uno sportello della cucina, capisco subito che non l'ha fatto accidentalmente:
"Scusatemi" non è sincera, probabilmente infastidita per il fatto che il suo ragazzo la sta totalmente ignorando:
"Tranquilla tesoro" lui non si rende conto che lo ha fatto apposta e, come se la stesse vedendo solo adesso, le va a dare un bacio sulla guancia.
Che patetica che è, ovvio che abbia solo voluto attirare la sua attenzione, vuole marcare il territorio e qualcosa mi dice che lo farà spesso finchè io sarò qui.
"Vieni Loulou, andiamo di la sul divano", il riccio torna verso di me per poi prendere la mia mano, insieme ci dirigiamo verso il salotto.
Spero che Ines non ci segua, rovinerebbe il momento, è la prima volta che possiamo parlare da soli dopo il suo ritorno e non voglio avere fidanzate appiccicose intorno.

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