POSTUMI

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Louis

Mi sveglio a causa della luce proveniente dalla finestra, la mia testa è poggiata su qualcosa di caldo e duro, di sicuro non il mio cuscino; apro gli occhi realizzando di star dormendo sopra al petto del mio migliore amico, un suo braccio avvolto intorno alla mia schiena. In un secondo mi tornano in mente gli eventi della sera precedente mandandomi in panico; mentirei a me stesso se dicessi che non mi è piaciuto, che non mi ha fatto alcun effetto, anzi, probabilmente è stato uno dei momenti migliori della mia vita.
Mi spaventa pensare a quando si sveglierà Harry, sicuramente lui lo reputerà un errore, vorrà dimenticare tutto ma io non posso farlo, adesso sono certo di provare qualcosa per questo ragazzo, probabilmente sono sempre stato inconsapevolmente innamorato di lui.
Mi alzo e vado a farmi una doccia, lascio il riccio a dormire nel mio letto, probabilmente ho solo paura di svegliarlo, sinceramente preferirei dormisse per tutto il giorno.
Dopo la doccia scendo in cucina iniziando a preparare il tè, sono davvero agitato al pensiero del nostro confronto, perchè è ovvio che ci sarà, sarebbe impossibile far finta di nulla; devo essere forte, dirgli che sono d'accordo con lui e lasciarmi la cosa alle spalle, farà male ma se non voglio perderlo non posso fare altrimenti.
"Buongiorno" in mio cuore inizia a battere follemente al suono della sua voce, non l'ho nemmeno sentito arrivare; mi volto a guardarlo, ha ancora i capelli scompigliati e il viso stanco: ma come ho fatto per tutto questo tempo a non accorgermi di quanto sia bello?
"Ei.. Giorno" non ho intenzione di iniziare io il discorso, posso già sentire le gambe tremare; il mio amico si siede su una sedia abbassando lo sguardo, so già che sta cercando le parole giuste:
"Lou, non so..  cosa mi sia preso ieri notte, mi dispiace davvero, in realtà è un periodo un po' complicato per me sessualmente parlando, ti prego dimentichiamolo e comportiamoci come abbiamo sempre fatto. Non voglio che ci allontaniamo per una cazzata come questa".
L'ha davvero definita una cazzata? Sussulto a quella parola, è evidente che lui la pensi così, in effetti lo immaginavo:
"Certo Haz, non voglio perderti, meglio lasciar perdere" mi sorride alzandosi in piedi, capisco abbia davvero paura che io possa allontanarmi ma in questo momento sto pensando di fare tutto il contrario.
Mi abbraccia forte con le mani premute sulla mia schiena, non posso far altro che perdermi dentro la sua stretta dolce e protettiva:
"Cazzo devo chiamare Ines!" si allontana velocemente per correre a prendere il suo cellulare in camera mia, che cazzo! Sempre a rompere i coglioni quella li.
"Amore, amore tranquilla! Si, stiamo per fare colazione poi arrivo, certo, mi sei mancata" sento la sua voce farsi sempre più vicina, mi infastidiscono le attenzioni che le riserva, non che a me non ne dia, ma è diverso:
"Ci vediamo a casa, anche io", rientra in cucina col telefono all'orecchio, appena finisce la chiamata sbuffa infastidito e un po' il mio morale si risolleva:
"Non capisco perchè Ines deve essere così pressante, sapeva che ero qui da te, ho trovato dodici chiamate e cinque messaggi tutti da lei"
"È semplice, non si fida di me, probabilmente pensa ti possa stuprare o rapire" lo vedo ridere alle mie parole, ma non è proprio una battuta la mia:
"In effetti la faccia da psicopatico ce l'hai" iniziamo entrambi a ridere finchè non porto il tè in tavola versandolo in due tazze, prendo dei biscotti e mi siedo accanto a lui.
"Che palle oggi è lunedì! Domani ho il primo colloquio di lavoro"
"Andrà bene vedrai, ne sono certo, se vuoi domani sera possiamo vederci così mi racconti"
"Lo spero, ti farò sapere, potrei organizzare una cena a casa anche con gli altri" avrei preferito vederlo da solo, ma poi penso possa andare anche così, in fondo ci sarebbe stata comunque la sua ragazza a spiarci.
"Grazie allora, adesso vado, ho messo i miei vestiti di ieri in lavatrice"
"Va bene! Buona giornata allora, ci sentiamo per domani" viene un po' insicuro verso di me dandomi un bacio a stampo, capisco stia ancora pensando a ieri sera, come me del resto; gli appoggio le mani sulle guance dandogli un altro bacio, più lungo per fargli capire che va tutto bene. Ci stacchiamo con un sorriso, sono riuscito a rassicurarlo, dopo ciò si avvia verso la porta lasciandomi solo e mezzo intontito.

KIDS IN LOVE (L.S.) 🖤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora