KIDS IN LOVE (L.S.) 🖤

EMOZIONI

Louis

Mentre raggiungo il bagno il mio sguardo viene catturato dalla stanza di Harry, la porta è aperta, quasi il destino mi stesse dicendo di accomodarmi; senza pensarci due volte i miei piedi cambiano direzione e come un vecchio ricordo accendo l'interruttore sulla parete.
Entro in quella camera piena di ricordi, momenti che avevo quasi dimenticato; decisamente la presenza di Ines si fa notare: ci sono alcuni rossetti appoggiati sulla scrivania, una foto di lei e il riccio a Madrid, due paia di scarpe col tacco vicino all'armadio e un reggiseno attaccato alla maniglia interna della porta. Di certo non è più la stanza divisa da due ragazzini immaturi e sballati, di loro sono rimaste solo alcune fotografie appese al muro, diventate ormai sbiadite e piene di polvere, ma chi ci pensa più?
Mi avvicino a una di queste ultime, ritrae me ed Harry in bianco e nero, io seduto sulle sue gambe con la testa nascosta nell'incavo del suo collo, doveva essere il decimo compleanno del riccio.
Li si che eravamo felici, non avevamo problemi, nessuna ragazza fastidiosa ne sentimenti complicati; eravamo solo noi due, spontanei e spensierati.
Mi siedo sul letto con il pezzo di carta vecchia ancora in mano, solo adesso mi rendo conto della presenza di lacrime sulle mie guancie; le lascio andare a raggiungere quei ricordi che appartengono ad un passato lontano, un tempo finito che mai più potrò rivivere.
"Oh" un gemito di sorpresa mi riporta alla realtà, alzo gli occhi trovando Harry sulla soglia della porta, di certo non si aspettava di trovarmi qui.. Ma perchè no?
"Lou che hai? Perchè piangi?" mi raggiunge preoccupato mentre mi asciugo le lacrime col dorso della mano, si siede al mio fianco senza notare ciò che sto tenendo in mano:
"Tesoro, ti prego dimmi qualcosa" mi circonda le spalle con un braccio spingendo la mia testa sulla sua spalla; in questa posizione riesco a sentire il battito accelerato del suo cuore, non resisto più e scoppio a piangere silenziosamente addosso al mio migliore amico.
"Ehi, ehi, che hai? Ci sono qua io piccolo, non me ne vado, non ti lascio angelo" porta una mano tra i miei capelli per farmi calmare, cosa che poco a poco accade; quando alzo il viso noto di aver sgualcito la sua camicia:
"Mi.. mi dispiace Haz, io non so che mi sia preso" dentro di me l'ho capito benissimo, ma di certo non posso rivelarglielo:
"Shh, va tutto bene, non ti preoccupare, ma se hai bisogno di parlare io sono qui apposta ok?"
"È solo che qui dentro è davvero pieno di ricordi, è solo nostalgia" cerco di sorridergli per non farlo preoccupare, questa per lui dovrebbe essere una bella serata:
"Capisco, anche a me capita di ripensarci a volte, ma siamo ancora qui Lou, qualunque cosa succeda saremo sempre ancora qui, insieme ok?"
"Non potrei mai stare senza di te Har" ci abbracciamo finendo distesi sul letto e ciò mi fa ripensare alla notte precedente, sono certo che adesso fuggirà via spaventato. Non lo fa, anzi, mi stringe più che può al suo corpo, quasi volesse fonderlo col mio:
"Mi è venuta un'idea fantastica, sai dove potremo andare questo fine settimana?" lo guardo spaesato, un po' inebetito per la sua vicinanza:
"Al campeggio! Ti ricordi? Proprio come quando eravamo ragazzini" sussulto alle sue parole, ho così tanti ricordi di quel periodo...
"Sarebbe magnifico Hazza! Ma credi..." mi bacia le labbra per poi farci alzare dal letto, ancora su di giri mi prende le mani: insieme iniziamo a girare per la stanza con le nostre risate mescolate insieme.
Forse quei ragazzini non sono poi del tutto scomparsi.