PROFONDI SEGRETI

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Louis

Rimaniamo abbracciati non so per quanto tempo, l'aria disturbata solo dai nostri respiri.
Ci speravo davvero che arrivasse, forse è proprio per questo che ho inviato quel messaggio, sapevo che non gli sarebbe stato indifferente.
"Mi vuoi parlare adesso?" il riccio appoggia la fronte sulla mia regalandomi un dolce sorriso, non riesco mai a rimanere arrabbiato con lui per troppo tempo:
"Non è importante Har, sono solo io che ho ingigantito la cosa capisci. Quando mi hai scritto che non volevi più i miei succhiotti sono impazzito, mi sento un completo idiota a dirtelo, ma è quello che è successo.
Mi sono detto.. ma allora per lui tutti i nostri gesti non contano niente, e mi sono incazzato"
"Non devi mai pensarlo piccolo, cazzo, per me ogni tuo gesto è importante, ogni attenzione che mi dai e mi dispiace averti fatto pensare che non mi importasse più.
In quel momento c'era Ines che continuava ad urlare, e forse per farla smettere ho pensato che potesse andare bene"
"Lo capisco, ma ho paura che prima o poi oltre i succhiotti dovremo smettere anche con tutto il resto"
"Non può accadere questo, sai che non posso vivere senza di te, le tue carezze, i tuoi abbracci, i tuoi sorrisi, i tuoi baci" detto ciò si fa sempre più vicino appoggiando le labbra sulle mie; schiudo le labbra per far incontrare le nostre lingue, ci baciamo appassionatamente fino a quando non fatichiamo a respirare:
"Promettimelo Hazza, non lasciarmi"
"Prometto Tesoro, d'ora in poi ti starò attaccato come una sanguisuga" scoppia a ridermi in faccia mentre gli faccio un finto broncio:
"Stronzo, mi prendi in giro"
"Mai" mi stampa un altro bacio sulle labbra:
"Dai vieni, ti porto a casa" mi prende per mano rimettendomi in piedi:
"Aspetta, lasciami almeno mettere via le carte" rimetto i documenti sparsi sul tavolo nel loro cassetto e riprendo la mano di Harry per uscire dalla stanza.
"Ragazzi io vado, torno domani a darvi una mano" saluto i camerieri e il cuoco per poi incamminarmi verso il parcheggio, la mano del mio amico sempre stretta alla mia.
Entriamo in macchina per poi partire alla volta del mio appartamento, in auto rimaniamo in silenzio, la radio come sottofondo, un silenzio tranquillo, piacevole che non ha bisogno di parole; la mano del riccio appoggiata sul mio ginocchio, il suo contatto mi dona sempre una certa tranquillità e in men che non si dica siamo già sotto casa mia:
"Voi salire un po'? Sempre se non devi correre subito dalla tua fidanzata" lo sento trattenere una risata:
"Ma quanto siamo diventati gelosi!" arrossisco subito alle sue parole, fortunatamente non c'è abbastanza luce per vederlo:
"È lei quella gelosa, mica io"
"Ma certo" il suo sguardo è sempre più divertito mentre apre la portiera dell'auto per scendere.
Saliamo le scale cercando di non fare casino quando Harry decide di afferrarmi il culo pizzicandomelo con la mano, lancio un grido di sorpresa che lo fa scoppiare in una sonora risata:
"Shhh coglione! C'è altra gente che abita in questo palazzo e a quest'ora starà dormendo"
"Scusa ma non posso resistere alla visione del tuo culo grosso" allunga di nuovo la mano dandomi una pacca sulla natica destra:
"Ahio! Mi fai male stupido. E il mio culo non è per niente grosso" prendo le chiavi dalla tasca della giacca per aprire la porta.
Entriamo e ci togliamo le scarpe, Harry va direttamente a sdravaccarsi sul divano:
"Sono stanco, mi sa che non mi muovo più da qui"
"Rimani a dormire allora" gli vado incontro sdraiandomi addosso a lui:
"Oddio, ma quanto pesi? Mi stai schiacciando"
"Zitto, te lo meriti" appoggio la testa sul suo petto e subito la sua mano si infila tra i miei capelli:
"Resterei volentieri lo sai, ma ho paura della reazione di Ines"
"Ti ha detto che si fida di te no? Mica facciamo qualcosa di male"
"Va bene, rimango, le mando solo un messaggio" alzo gli occhi al cielo mentre Harry estrae il telefono dai suoi pantaloni:
"Ti ho visto bambino, cerca di fare il bravo"
"Ma io sono sempre bravissimo" mi lascia un bacio tra i capelli prima di sbloccare il cellulare.

A Ines:

Rimango a dormire da Louis, torno domani mattina. Buonanotte, ti amo.

"Wow! E io che già immaginavo con quale nome romantico l'avessi salvata in rubrica" non posso fare a meno di sorridere non appena leggo quel semplice nome scritto sullo schermo, come se fosse una persona qualunque:
"In realtà non ci ho mai fatto caso, l'ho memorizzata così e non ho mai avuto voglia di cambiarlo" lo bacio affettuosamente per poi mettermi seduto sul suo bacino:
"Andiamo a letto allora?"
"Si.. si meglio" noto il suo sguardo agitato, ha gli zigomi leggermente arrossati; ad un certo punto sento le sue braccia afferrarmi i fianchi per poi sollevarmi rapidamente da lui, che parlasse sul serio quando ha detto che sono pesante?
"Scusami ma me la sto facendo addosso, devo correre in bagno" si alza velocemente dal divano tenendosi una mano sul suo inguine, come a voler nascondere qualcosa.
Nel mentre decido di andare in camera a spogliarmi rimanendo solo in mutande, Haz entra in camera proprio nel mentre io sto per uscire e inevitabilmente i nostri petti collidono:
"Scusa, vado in bagno" senza dire nulla si fa da parte e mi lascia passare, non capisco perchè sia diventato così strano tutto di un colpo, ha un espressione preoccupata in faccia, il corpo teso: mi nasconde qualcosa.

KIDS IN LOVE (L.S.) 🖤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora