APERITIVO

3.8K 129 16
                                    

Louis

Eccomi pronto per l'aperitivo; ad essere onesto non ne ho per niente voglia perchè so che ci sarà anche Ines, Zayn a chiesto a tutti se andasse bene invitarla, ma era inutile dire di no, essendo la fidanzata di Harry non potremo evitarla per sempre.
Esco di casa per aspettare Liam con la macchina, dovrò assolutamente far finta di stare bene per non rovinare la serata, io l'avevo detto a Zay che preferivo stare a casa ma dopo una sua insistente chiamata ho dovuto accettare per sfinimento.
"Ei Amico!!" Lee arriva insieme a Niall, l'auto a tutti i finestrini abbassati dai quali proviene la musica a palla trasmessa dalla radio:
"Credevo andassimo solo a fare aperitivo" entro in macchina con una mano su un orecchio, cazzo che casino:
"Ma dai Lou, non fare il nonno, rilassati un attimo"
"Scusa se non voglio diventare sordo" ridono credendo che la mia sia una battuta, ma in realtà sono abbastanza nervoso.
Nì mi dice che Zayn è andato a prendere Harry e Ines, visto che l'idea di invitarla è stata sua se la dovrà sorbire lui, questo devo ammettere che un po' mi fa ridere.
Quando arriviamo al nostro bar di fiducia, chiamato Rìo, gli altri tre sono già li seduti su uno dei tavoli all'esterno, ci avviciniamo per salutarli e sederci sulle sedie rimaste:
"Ciao ragazzi, tutto a posto?" il moro ci saluta caloroso mentre io non posso fare a meno di guardare Ines seduta sulle gambe del riccio:
"Ei da quanto tempo" quella stronza ci saluta tutta sorridente come se non sapessimo che gli stiamo tutti sui coglioni, la ignoro dovendomi sedere proprio di fronte a loro, ma che fortuna!
Sento lo sguardo insistente di Harry su di me, i suoi occhi mi bruciano la pelle per quanto mi stiano attraversando, rimango però con lo sguardo basso a fissare il tavolo, un po' per paura e un po' per rabbia.
"Allora, direi che sia ora di conoscerci un po' meglio visto che conosco solo i vostri nomi" Ines prende la parola cercando di essere simpatica, le sue braccia circondano possessivamente il collo del mio amico come se potesse sfuggirle da un momento all'altro:
"Certo! Come ti ricorderai io sono Niall, ho venticinque anni come Haz e faccio il meccanico, ho un officina mia vicino a casa. Al contrario di quello che pensi non sono mai in ritardo, quando sono venuto a prendervi per la festa mi era stato imposto di fare tardi a causa di qualcuno che non arrivava più" dicendo questo si volta verso di me con sguardo divertito:
"Già, in realtà è Louis ad essere sempre in ritardo" il castano prende parola facendo scoppiare tutti a ridere mentre io alzo esasperato gli occhi al cielo:
"Comunque io sono Liam, chiamami pure Lee. Ho un anno in meno di loro e sto finendo l'università, sono iscritto a biologia ma diciamo che me la prendo con comodo, non sono uno schiavo dello studio"
"Avrei giurato che l'avresti lasciata quella facoltà prima o poi, dai tre esami all'anno in pratica" Harry gli risponde mentre una cameriera lascia il menù sul tavolo:
"Non è vero, non ascoltarlo Ines, in realtà mi piace molto la mia università, ho solo bisogno dei miei tempi".
Ritorna la cameriera per le ordinazioni, prendiamo due birre e una brocca di sangria mentre Zay si rivolge a Ines:
"Sono il bellissimo Zayn, venticinque anni e una grande passione per le feste; faccio il personal trainer in una palestra in zona e ogni tanto aiuto Niall in officina. So di averti già rubato il cuore, ma sono già fidanzato"
"Cerchi sempre di pavoneggiarti, non sei cambiato proprio per niente" il riccio seduto al suo fianco gli tira un pugno innocuo sulla spalla.
Arrivano i nostri drink e dopo aver brindato iniziamo a bere, cazzo adesso tocca a me fare la presentazione, mi sembra di essere ritornato a scuola; cosa dovrei dirle poi? Ci siamo già conosciuti a sufficienza per quel che mi riguarda:
"Louis.. abbiamo iniziato con il piede sbagliato, voglio scusarmi per il mio comportamento e dirti che vorrei davvero provassimo ad andare d'accordo" vorrei davvero riderle in faccia dopo quel che dice, non credo ad una parola, lo sta facendo solo per ingraziarsi i miei amici e Harry:
"Vedremo con il tempo" non voglio fare lo stronzo, per quanto ne sento il bisogno se lo facessi peggiorerei solo le cose, ma non mi metterò a lanciare nemmeno falsi sorrisini come fa lei:
"Comunque anche io ho venticinque anni come gli altri, ho un ristorante che mi è stato lasciato da mio padre due anni fa. Questa sera per altro devo andarci per sistemare alcune cose"
"Wow magari un giorno io e Har potremo venire a cena" ma guarda, non vedo l'ora, mi assicurerò di sputarti nel piatto prima di portatelo:
"Sarebbe perfetto" le rispondo reprimendo i miei pensieri.
Niall prende la parola per sciogliere il gelo che si sta creando:
"E voi invece? State già cercando un lavoro?"
"In realtà io ho già due colloqui per delle agenzie di viaggio, Ines invece riprenderà i suoi studi" il mio amico la guarda incantato, Dio che schifo, ma come fa a non capire che è solo una falsa, per lo meno con me:
"Già, quando ero a Madrid avevo iniziato l'accademia d'arte, poi ovviamente ho dovuto lasciarla per seguire il mio amore, e adesso mi iscriverò qui a Londra, per lui questo ed altro" si volta verso il ragazzo dagli occhi verdi per poi baciarlo, Zayn si volta verso di me per captare la mia reazione; io cerco di rimanere distaccato anche se dentro sta bruciando tutto, in questo momento se dessi retta ai miei istinti avrei già rovesciato il tavolo per strozzare quella stronza.
Finiamo le bevande tra le battute del moro che non fanno ridere nessuno e la finta allegria di Ines, questo per me è il momento perfetto per andarmene al ristorante; Harry continua a cercare i miei occhi, so benissimo che ha capito che qualcosa non va, ma non mi interessa, per tutto il tempo non gli ho rivolto attenzione, ne una sola parola:
"Scusate ma io dovrei andare, come vi ho detto ho del lavoro da fare" mi alzo e per un attimo intercetto involontariamente lo sguardo preoccupato del riccio, è evidente che sta cercando la mia attenzione, ma non ho nessuna intenzione di accontentarlo.
"Lou ti accompagno" Liam si alza dopo di me per seguirmi ma in questo momento ho voglia di stare da solo:
"No tranquillo, prendo un autobus, non c'è problema" lascio una banconota sul tavolo per pagare la mia parte e dopo i vari saluti mi avvio da solo per la strada.

KIDS IN LOVE (L.S.) 🖤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora