4. Come ai vecchi tempi

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RED CARPET – JOOHEON


Soohyo Pov

Andarono via tutti, poco dopo averci chiesto di Ririn, e francamente quando uscirono tirai un sospiro di sollievo. Non per loro, ma non mi sentivo affatto di buon umore quella sera, ed avevo un immenso bisogno di stare da sola.

Cominciai a lavare i piatti, non avendo intenzione di chiamare Jungkook per accendere la lavastoviglie, dato che non ci riuscivo.
Pensai a Yoongi, nel frattempo, e al fatto che non lo sentissi da qualche ora, ripromettendomi di chiamarlo io, una volta finito di sistemare la cucina.

Imprecai contro la padella incrostata, quando sentii dei familiari passi dietro di me.

“Come posso aiutarti?” mi domandò il mio coinquilino, con tono sommesso, avvicinandosi sempre più lentamente.

Ero ancora arrabbiata con lui, ma di certo non quanto i primi giorni.
Trovavo terribile l'idea di un tradimento, in amore come in amicizia, e il pensiero che non solo avesse fatto un atto del genere, ma l'avesse fatto a Ririn, mi fece andare fuori di testa.
Avevo sempre ritenuto invidiabile la loro relazione, certa del fatto che nessun'altra potesse eguagliarla. Si amarono così tanto negli anni, e il fatto che fosse tutto finito per colpa sua non mi faceva dormire la notte.
Dall'altra parte lo giustificai, a causa della sua debolezza -che tentava in tutti i modi di non mostrare, ma che in tutti quegli anni avevo imparato a riconoscere- che lo portò a rifugiarsi tra le gambe di una sconosciuta. Davvero triste come cosa, il pensiero di cercare una persona in un'altra, ed essendoci passata, oserei dire impossibile.

“Fai tu Kook, sistema” gli risposi tranquillamente, non avendo più alcuna intenzione di discutere.

Un'altra cosa che mi portò a prendermela con lui, fu il fatto che -come riferitomi da Yoongi-, Ririn avesse deciso di tagliare i ponti con Seoul e tutto ciò che ne faceva parte, me compresa. Mi fece molto male saperlo, eppure non riuscii proprio a darle torto, sperando solamente che il tempo le avrebbe fatto cambiare idea.

“Dove lo metto questo?” mi domandò dopo pochi minuti di silenzio, ed io mi girai, inarcando un sopracciglio un attimo dopo.

“Lì-” indicai uno stipetto “E' sempre stato là”

Lui annuì silenziosamente, facendo come detto, ed io mi sentii quasi colpevole del suo sguardo tanto triste e perso.
Sapevo che in quel momento avesse bisogno di me, però lui dov'era quando era al contrario?

“E adesso?” posò alcune cose, ma c'era ancora da sistemare, e per un attimo mi chiesi se non stesse cercando di avere un dialogo con me.

“Mi puoi accendere la lavastoviglie?” gli chiesi quindi, essendo già lì, ed il suo broncio mutò immediatamente in un sorriso.

“Certo!” fece ciò che gli chiesi, aiutandomi nel mettere tutto il possibile lì dentro ed attivarla.

“Cazzo, menomale” sospirai “Non mi andava di lavarli a mano”

“Perchè non mi hai chiamato prima?”

“Non volevo disturbarti” mi tolsi la felpa, poggiandola sulla spalliera di una delle sedie poste intorno al tavolo e stravaccandomi su di essa, rimanendo con una maglietta a maniche corte.

“Possiamo parlare?” arrivò finalmente al punto, ed io nascosi un sorriso sghembo.

“Spero che non finisca come l'ultima volta” ridacchiai, non avendolo effettivamente ancora perdonato.

“Stavo pensando che è da un po' che non facciamo rapine” riflettè, ed io annuii.

Effettivamente da quando Ririn e Yoongi andarono via, perdemmo la mano, non essendo per niente dell'umore giusto: prima dell'ultimo mese ci provammo qualche volta, rischiando però di venir scoperti e salvandoci in modi improponibili.

Right Now 2 // J.Jk ~ M.Yg ✔️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora