23. Con me

18 3 2
                                    

Seokjin Pov


7 anni prima

Era passata una settimana da quando avevo baciato Ririn, senza pensare minimamente alle conseguenze di quel gesto tanto avventato.
Non riuscii più ad avere alcun tipo di interazione con lei, che andasse oltre il buongiorno o la buonanotte, pronunciati tanto velocemente da risultare semplicemente dei piccoli suoni.
Avevo sbagliato, mi ero lasciato prendere, nonostante mi fossi ripromesso -sin dalla prima volta- di tenermi a bada e di non fare cose di cui avrei potuto pentirmi.
Fu molto più coraggiosa di me, Ririn, in quella situazione, infatti fu lei ad entrare nella mia stanza quella sera, sedendosi sul mio letto.

“Hai bisogno di qualcosa?” domandai freddamente, senza neanche guardarla.

“Volevo parlare” rispose, sedendosi sul mio letto, ancora prima che gliene dessi il consenso, ma sapeva già che effettivamente non ce ne fosse bisogno.

“Parla” sputai, puntando i gomiti sul letto, in modo da rialzarmi leggermente.

“Il bacio-”

“Oh mio Dio, ti dirò la tipica frase da film adolescenziale: per me non è significato nulla, quindi mettiti il cuore in pace” feci freddamente, sentendomi in colpa nel vedere la sua espressione di genuino stupore nello scontrarsi con quel mio astio.

“Mi fanno schifo quel tipo di film, quindi non rapportarti con me come se non mi conoscessi” utilizzò il mio stesso tono, sfidandomi tranquillamente.

Avrei voluto prendermela, davvero, eppure quella sua aria spavalda mi fece ricordare il motivo per cui la baciai.

“Perchè ritieni che io mi stia riferendo a te?” ridacchiai, stuzzicandola “Ho detto 'film adolescenziali', non 'film che guardi tu', Ririnie”

Mi avrebbe messo le mani al collo se ne avesse avuto la possibilità, ne ero certo.

“Ciò non toglie che da quando mi hai dato questo bacio che per te non significava nulla, abbiamo iniziato a comportarci come se non ci conoscessimo, e questa cosa non mi sta bene”

“E quindi? Vorresti dei chiarimenti su un bacio a stampo di un attimo?” inarcai un sopracciglio, sperando che si stancasse di insistere, eppure sapevo di starmi comportando da vero stronzo.

“Sì” rispose però, spiazzandomi “Chiarisci per favore che cosa ti è passato per la testa prima di farlo”

Il problema era che non lo sapevo neanche io.

“Sei interessante, Ririnie” espirai piano dalle narici, tendendo le braccia “Te l'ho sempre detto”

“Motivo per cui mi hai baciata?” sogghignò.

“Baciata” feci le virgolette con le dita “Come se ti avessi infilato la lingua in bocca...”

“Siccome ti sarebbe dispiaciuto farlo” disse con tono canzonatorio, accompagnandolo da una risatina.

La guardai dritto negli occhi, senza dire una parola, tentando di capire dove volesse arrivare con quella frase.

“No, infatti” non smisi per un solo istante di osservarla, in modo da carpire qualsiasi sia espressione.

Alla fine il discorso prese una piega diversa, e ci ritrovammo a parlare del fatto che lei non lavorasse, e che vivere sulle mie spalle la mettesse a disagio, nonostante io le avessi detto più volte che la sua presenza non pesasse affatto, sulla mia vita e sul mio portafogli, eppure lei sembrò convinta del suo punto di vista.

Right Now 2 // J.Jk ~ M.Yg ✔️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora