32. Palestra

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Get Myself With You – S.O.U.L_


Soohyo Pov

“Chi è?” mi domandò Yoongi, sporgendosi leggermente per guardare il mio cellulare, poggiando una mano sulla mia coscia.

“Il figlio di uno dei soci di mio padre, lascia stare” tagliai corto -non essendoci effettivamente nulla di interessante- bloccando il telefono e mettendomi a pancia in giù, lanciandolo sul letto senza preoccuparmi di dove andasse a finire.

“E che vuole?” si accigliò, riprendendo il telefono e mettendomelo davanti la mano, per farmelo sbloccare con l'impronta digitale.

Ridacchiai, facendo come da lui implicitamente richiesto, e lo osservai di sottecchi.

“Posso, vero?” domandò retoricamente.

“No” sogghignai, guardandolo da sotto le ciglia, non riuscendo a trattenere una risata nel vedere la sua espressione cupa e delusa.

Mi rialzai, in modo da poggiare le labbra sulle sue, accarezzandogli una guancia per qualche secondo.

“Fai come vuoi” ridacchiai, rimanendo con le gambe incrociate di fronte a lui, aspettando che entrasse nella chat.

Mi aveva chiesto se ci sarei stata ad una cena organizzata dai miei genitori quella sera, ma naturalmente la mia risposta fu negativa.
Ecco tutto.

“Mh” mugolò senza incrociare lo sguardo con il mio, evidentemente in imbarazzo.

“Che c'è?” inarcai un sopracciglio, sfidandolo con lo sguardo.

“Niente, volevo accertarmi che non rompesse il cazzo, e comunque stava provando ad insistere...” borbottò “Ma io ho visualizzato e sono uscito” disse come se gli avesse fatto un enorme dispetto, ed io sorrisi intenerita, scuotendo la testa.

Mi ricordava così tanto Ririn, alle volte.

“Oh, che gesto violento” lo presi in giro, avvolgendo le braccia intorno al suo collo, e lasciando che le sue mani si posassero sui miei fianchi.

Avanzai con il bacino, in modo da sedermi sulle sue gambe ed allacciare le mie intorno alla sua schiena.

“Va bene, appena mi chiederai con chi sto messaggiando ti dirò che sto messaggiando con la figlia del... Dottore di Ririn'” mi provocò, inarcando un sopracciglio proprio come avevo fatto io un attimo prima “E tu ovviamente dirai 'va bene amore', senza preoccuparti di cosa voglia da me” concluse, baciandomi al centro del collo, ed io ridacchiai a causa del lieve solletico, abbassando la testa.

“Bastava chiedermi cosa volesse, e io avrei risp-”

“Te l'ho chiesto” ridacchiò, sapendo ormai che avessi ragione.

“E poi mi hai fatto sbloccare il telefono” ribattei “In tutto ciò sai la pure mia password-”

“Non volevo violare la tua privacy” sussurrò, portando nuovamente le labbra sul mio collo, ma questa volta gli lasciai libero accesso, inclinando la testa dal lato opposto.

Continuò a torturare il mio collo, picchiettando con la lingua in alcune zone precise, e fui certa del fatto che mi stesse lasciando alcuni succhiotti, a causa del piacevole bruciore che provai in quel momento.
Strinsi tra le dita alcune ciocche dei suoi capelli, bloccandomi da un momento all'altro, a causa della solita sensazione di ansia che mi accaniva in momenti come quelli.

Non riuscii mai ad andare avanti con un rapporto completo, e la mia ultima volta risaliva alla sera dell'incidente di Jooheon. Da quel momento non riuscii più a non farmi prendere dall'ansia al pensiero di andare oltre ad alcuni baci più spinti, sentendo il petto far male ancora prima di arrivare ai preliminari.

Right Now 2 // J.Jk ~ M.Yg ✔️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora