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75. Famiglia

South oh the Border - Ed Sheeran

Ririn Pov

Passò circa un mese da quando ritornammo in Corea, e purtroppo non avemmo -ovviamente- la possibilità di vederci anche solo per un weekend, a causa di vari impegni, soprattutto loro, unito al fatto che ovviamente dovessimo ritornare alla vita di tutti i giorni.

La mattina dopo il colpo fu una delle più lunatiche della mia vita: mi svegliai con il sorriso, vedendo Kihyun abbracciato alle gambe di Jungkook, che invece dormiva beatamente con il viso sulla mia pancia e le labbra leggermente schiuse, che facevano fuoriuscire dei piccoli sbuffi. Li trovai talmente teneri da costringermi a scattargli una foto, che non capii come, ma svegliò Kihyun. Restammo alcuni minuti a parlare, sussurrando, mentre io presi quasi istintivamente ad accarezzare i capelli a Jungkook. Era vero, ormai sembravamo una famiglia, ed il pensiero di lasciarli proprio adesso mi provocò un incolmabile vuoto allo stomaco.

Fortunatamente riuscii a distrarmi, ridacchiando quando Kihyun decise di svegliare Jungkook con un bacio sulla guancia, che sembrò anche apprezzare, dato che mugolò stringendosi di più a me, probabilmente convinto del fatto che fossi stata io.

Preparammo tutti e tre la colazione per tutti, dato che ormai non saremmo più riusciti a prendere sonno, nonostante avessimo dormito appena quattro ore. Mi imposi di non farmi prendere dalla malinconia, nonostante quel giorno più di una volta sentii naso ed occhi pizzicare.
I ragazzi riuscirono, come sempre, a portare allegria, eppure sapevo che stesse un po' male ognuno di noi, a modo proprio. Anche Ten -nonostante fosse quello meno “integrato” della situazione- ammise di essere triste, e fu proprio il suo “ti dispiace andare via?” a farmi versare tutte le lacrime che trattenni quella mattina.

Non restammo da soli a lungo, dato che pochi minuti dopo si avvicinarono anche Shownu e Changkyun, che proprio come il primo mi abbracciarono, dicendomi che mi avessero presa a cuore, proprio come si fa con una sorella minore, e non avrebbero voluto mai perdere i rapporti.

Fu quello ciò che ci dicemmo anche quando scoppiammo a piangere, davanti al cancello, con le valige tra le mani, pronti per il volo che sarebbe avvenuto due ore dopo. Quasi nessuno di noi si trattenne: anche Hyungwon e Changkyun, nonostante ci avessero conosciuti relativamente da poco, dovettero lottare con loro stessi per non finire in un disastro di lacrime, ad esempio come me.

Li abbracciai uno per uno, così come fecero tutti gli altri, e nonostante per me fossero davvero tutti quanti come la mia seconda famiglia, il pensiero di allontanarmi da Minhyuk e Kihyun, mi colpì in pieno volto, come se fino a quel momento non lo avessi realizzato davvero. Minhyuk non pianse, si limitò a stringermi a sé, promettendomi che per me ci sarebbe sempre stato, mentre io stringevo la sua maglietta in due forti pugni ed annuivo, versando talmente tante lacrime da sentire la gola bruciare.

Quando arrivò il turno di Kihyun, per un attimo fui quasi tentata di pregare i miei coinquilini di rimanere lì, di cercare una casa ed un lavoro in Giappone e trasferirci vicino a loro, ma sapevo perfettamente che non fosse possibile. Il mio pianto si trasformò in singhiozzi isterici, ed al fatto di non poterlo più vedere per chissà quanto, si aggiunse il fatto che fosse in lacrime anche lui, che le sue labbra fossero inarcate in una smorfia triste, e tutto il suo viso fosse rosso e ricoperto di lacrime. Ci abbracciammo con così tanta forza da farmi quasi male, ma in quel momento non ci feci neanche caso. Non parlammo, non avevamo nulla da dirci, non avevamo bisogno di prometterci che ci saremmo sempre stati l'una per l'altro, perchè entrambi eravamo certi del fatto che avessimo trovato una delle persone di cui nessuno dei due avrebbe potuto più fare a meno nella propria vita. Mi baciò la fronte quando ci separammo, ricordandomi solamente quanto avrebbe sentito la mia mancanza, rendendo quel momento ancora più stressante di quanto già non fosse.