33. Miglioramenti

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ECLIPSE - GOT7


Ririn Pov

“Vai giù con questo culo!” battè le mani, guardandomi sgobbare seduto sulla cyclette davanti a me.

“Stai zitto” ringhiai, facendo come aveva detto, sentendo le gambe tremare “Jungkook non ce la faccio- non ce la faccio più...”

Era ormai da giorni che andavamo in palestra, ed effettivamente migliorai notevolmente, ma ogni volta mi sembrava più di star andando al patibolo.

“Gli ultimi due, forza” ghignò, scendendo dalla cyclette ad avvicinandosi a me, guardandomi dall'alto in basso, non capii se più divertito o compiaciuto dal vedermi al limite delle mie forze.

Mi distesi per terra, quando finii, respirando con l'affanno, e mi portai una mano sul cuore, sentendolo battere talmente forte, da rischiare di uscire dal petto.

“Sei stata brava” sorrise accovacciandosi accanto a me, ed io risposi alzando il dito medio, non avendo neanche le forze per parlare “Tra un minuto-”

“No, non rompere il cazzo” aprii un occhio, e potei giurare di aver visto il suo sguardo liquido di eccitazione, abbastanza da farmi sentire ancora più caldo di quanto non ne sentissi già.

Si alzò ridacchiando, e prese un asciugamano da un appendi abiti.

“Tieni” me lo lanciò, ed io lo presi al volo, sedendomi ed asciugandomi la fronte ed il retro del collo.

Riuscii a bere quasi mezza bottiglia piena d'acqua, ignorando volutamente lo sguardo da predatore che mi volse Jungkook nel vedere scolare un paio di gocce ai lati della mia bocca.

“Va bene, per oggi con gli esercizi abbiamo finito” sospirò, quasi scocciato da quell'informazione, in netto contrasto con il mio sorriso smagliante “Ma devi fare lo stretching”

“Porca puttana...” mi distesi di nuovo “Tra cinque minuti”

Si sedette accanto a me, senza smettere per un attimo di osservarmi, tanto che quasi mi sentii a disagio.

“Che cosa c'è?” ridacchiai, genuinamente curiosa da quel suo strano atteggiamento, come se sembrasse sempre in procinto di domandarmi qualcosa.

“Mi distraggono i tuoi pantaloncini, sono troppo corti” disse sinceramente, guardandomi le cosce con tanta intensità che sentii quasi la pelle bruciare.

“L'ho fatto apposta” sogghignai “Sincerità per sincerità”

Era vero.
Eppure -probabilmente contrariamente alle sue aspettative- non lo feci tanto per ottenere delle attenzioni da parte sua, bensì per il puro piacere di metterlo in difficoltà.

“Perchè?” aggrottò le sopracciglia, rialzando lo sguardo sul mio.

“Dimmi Kook...” soffiai provocante, mettendomi a gattoni, facendo così avvicinare i nostri volti “La ragazza che ti sei scopato aveva queste stesse gambe?”

Esitò un paio di secondi, prima di sfilarsi la maglietta e lasciarmi senza fiato.
Aveva il petto ancora lucido, a causa di tutti gli esercizi che aveva fatto prima, e ciò faceva spiccare ancora di più i suoi tatuaggi scuri.
Era da tanto che non lo vedevo così, e rispetto all'ultima volta mi sembrava ancora più allenato.

Mi venne l'acquolina in bocca.

“Vuoi rispondere prima tu a quella stessa domanda, o lasciamo stare tutti e due?”  sorrise malignamente, indicandosi il petto.

“Vai a farti fottere” ridacchiai “E copriti, Cristo Santo”

“Solo quando verrai in palestra con dei pantaloni che ti coprono il culo” rise, alzandosi in piedi “E poi la maglietta è sudata, che schifo, non me la rimetto”

Right Now 2 // J.Jk ~ M.Yg ✔️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora