Anno III - Parte III
Albus stava fissando la punta della sua bacchetta mentre nell'aula di difesa contro le arti oscure c'era parecchio chiacchiericcio. Le vacanze di Natale erano appena finite e le lezioni avevano ripreso a pieno ritmo. Quel giorno, in particolare, i banchi erano stati accantonati ai lati e Bill Weasley gli aveva chiesto di preparare le bacchette. Albus fissava ancora la sua con mille pensieri per la testa. Da quando era tornato ad Hogwarts aveva parlato a malapena con Scorpius e non aveva detto una parola ad Andromeda. In realtà avrebbe voluto dirle qualcosa, ma non sapeva come l'avrebbe presa. Scusa, mio padre sta indagando su di te? No, decisamente no. E poi aveva capito la metà di quello che stavano dicendo suo padre e gli altri Auror in casa sua. Doveva riuscire a scoprire qualcosa di più prima di parlare con Andromeda. Nel mentre, si sarebbe nascosto in biblioteca.
"Venite qui davanti". La voce del professor Weasley gli face alzare la testa dalla bacchetta. Tutti gli studenti si misero in cerchio attorno a lui. "Di cosa avete più paura? E non dite niente! Perché non è possibile" - disse il professor Weasley guardando Liam Spinnet che faceva la faccia da duro - "Tutti, ognuno di noi, anche il mago più potente...Tutti temono qualcosa".
"Anche Silente?" - chiese Albus.
"Sì, Albus anche Silente" - rispose il professore - "Vedete il punto non è non avere paura di niente, il punto è riuscire a combattere quelle paure e a trasformarle in qualcosa di sano. E credetemi quando affronterete le Arti Oscure ne avrete molta". Il professore si spostò accanto ad un vecchio baule ricoperto di numerose cinghie e lucchetti. "È quello che imparerete a fare oggi., perché nessuno conosce le proprie paure come i...Mollicci. Chi mi sa dire cosa li infastidisce di più?"
"Le risate" - rispose Albus.
"Corretto, Potter. Dieci punti a Serpeverde. Ora, mettetevi in fila, bacchetta alla mano" - l'insegnante si guardò attorno - Spinnet! Visto che hai voglia di ridere....stupiscici!" - disse, poi spiegò a Liam cosa doveva fare. IL baule davanti a lui tremò. Il mutaforma voleva uscire. Liam deglutì. "Ricorda. Tu sai che forma prenderà. Concentrati su qualcosa che lo renda ridicolo. E scandisci bene le parole. Tutti voi, pensate la stessa cosa. Sei pronto Spinnet?" - disse Bill Weasley. Liam annuì, il professore aprì il baule con un gesto della bacchetta, liberandolo dalle cinghie. Nella stanza scese il silenzio. Il baule si spalancò. Ne uscì una donna dal naso adunco e lo sguardo severo vestita di tutto punto. "Riddikulus!" - disse Liam e alla donna spuntarono fronte e rami e subito si trasformò in un albero con borse e scarpe. Tutti risero. "Ben fatto. Potter! Tocca a te" - disse l'insegnante. Albus si fece avanti. Sapeva benissimo di cosa aveva paura. Crack! Al posto dell'albero c'era stavolta un drago che sputava fuoco. Tutti si abbassarono per un venire inceneriti.
"Riddikulus!" - gridò Albus, e il drago aprì le fauci ma al posto del fuoco sputò bolle di sapone. Tutti risero. "Ottimo Potter, davvero divertente. Nott! Sei la prossima" - disse il professore. Andromeda avanzò veloce e puntò la bacchetta in avanti. La cosa che le faceva più paura...Gli occhi, quegli occhi rossi. Cercò di concentrarsi. Crack! Il drago si contrasse più volte, sembrò scomparire, poi si sentì qualcosa sibilare e Andromeda se lo ritrovò davanti agli occhi in carne ed ossa per la prima volta. Quegli occhi rossi la guardavano nel profondo. Il serpente si avvicinò sempre di più. "Concentrati. Non ti lasciar sopraffare..." - sentì la voce del professore. Pensò.
"Riddikulus!" - gridò Andromeda e il serpente diventò un origami di carta. Andromeda sorrise soddisfatta mentre attorno sentiva le risate dei compagni. Scorpius la superò. Era giunto il suo turno. "Ce la facciamo. È confuso! Malfoy!" - disse Weasley. Dietro di lui sentì alzarsi un chiacchiericcio generale. Scorpius puntò la bacchetta. Crack! E l'origami si trasformò in qualcosa...una forma umana: era Draco Malfoy. "Malfoy hai paura del tuo paparino?" - gridò William Wright, corvonero. Il professor Weasley si avvicinò al ragazzo temendo qualcosa. Sapeva le voci che giravano su Scorpius a scuola. Non poteva...Il ragazzo non avrebbe pensato a Lui. Alzò la bacchetta mentre il volto di Draco Malfoy si contraeva più e più volte, cambiando faccia fino a rivelare i tratti di qualcuno molto, molto, ma molto oscuro. Il gelo colpì l'aula, non volò una mosca. Subito Bill Weasley si parò davanti al Molliccio: "Qui!" - disse. L'uomo diventò un licantropo. "Riddikulus!" - gridò e il licantropo diventò un piccolo volpino dal pelo arruffato. Il piccolo cane indietreggiò fino al baule e con un gesto veloce della bacchetta il professore lo rinchiuse dentro.
STAI LEGGENDO
Bloodline - A Harry Potter story
FanfictionÈ arrivata la Harry Potter next generation! "Si dice che in tempi di pace il male non esista. Si sbagliano. Il male è sempre stato lì, nascosto, in attesa del suo risveglio". Andromeda Nott non sa chi sia veramente. Cresciuta in Bulgaria in un'orfan...