Capitolo XIII - La Setta

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Anno IV - Parte I 

L'aria notturna era piena del fruscio di lunghi mantelli. Tra le tombe di un vecchio cimitero, in ogni angolo in ombra, si erano smaterializzati maghi incappucciati. Erano vestiti di nero con un cappello con una doppia punta, una che andava verso l'alto e una che andava verso il basso. Sul viso portavano quello che sembrava un mezzo teschio che lasciava scoperta solo la bocca, e a volte nemmeno quella. Il suono di un gong risuonò nell'aria umida. Gli incappucciati si fecero avanti formando un cerchio. Uno di loro si fece avanti. "Mostratemi il marchio. E io vi mostrerò il mio" - disse una voce stranamente androgina e sibilante. Tutti, uno dopo l'altro, scoprirono il braccio sinistro: avevano il Marchio Nero, erano Mangiamorte.

"Come Lui ci disse una volta, la morte non è per sempre" - continuò quello che sembrava essere il Maestro di Cerimonie di quella riunione. "È quasi giunto il momento, il momento per noi di risorgere e camminare nella Sua luce".

"Sì ma quando? Abbiamo aspettato anche troppo" - disse una voce tra gli adepti. Il Maestro si voltò immediatamente e si avvicinò con ostilità al viso mascherato di quest'ultimo.

"Chi nutre dubbi e non crede non potrà assaggiare il Suo potere. È forse il tuo caso, Lucius?" - ribatté agitando la bacchetta e rivelando il suo volto contrito e vecchio.

"No...io credo. Ma...ma ci hanno umiliato abbastanza". Lucius Malfoy si inginocchiò ai piedi del Maestro. "Perdonatemi".

"Sappiamo quanto la sconfitta della Guerra ci abbia fiaccato, ma ho bisogno che la vostra fede sia forte. Due rune sono già comparse. Il momento è propizio" - disse il Maestro alzando le braccia al cielo.

"E non ci dovranno essere tentennamenti quando il prescelto si farà avanti, chiaro?" - disse quest'ultima parte rivolgendosi al vecchio Malfoy. Lucius chinò la testa e lo sguardo.

"Il Ministero sta indagando su di noi. E noi, gli daremo ciò che vogliono: un attacco, come ai vecchi tempi. Un attacco...per far capire al Mondo che non resteremo nell'ombra come ci dicono fin da piccoli. No, il nostro potere è grande. La nostra Fede è grande. E se ne accorgeranno" - sibilò il Mangiamorte. Alzò di nuovo la bacchetta al cielo e disse: "Onore accompagna un mortale, quando la Dea le sue preghiere benevole intende e gli concede prosperità. Ecate si mostra a quelli che vuole, volonterosa gloria concede, concede...vittoria" - pronunciò a gran voce. E gli altri risposero in coro: "Così sia", puntando le bacchette al cielo. Improvvisamente, sopra di loro apparve un nuovo Marchio Nero: questa volta i serpenti erano due. Uno dopo l'altro gli uomini si smaterializzarono, lasciando da soli due persone. Il Maestro fece un cenno con il capo all'altro uomo, poi si smaterializzò. Ora era rimasto da solo nel cimitero. Il Mangiamorte si tolse il cappuccio e respirò a pieni polmoni l'aria della notte, come se fosse rimasto in apnea per tutto il tempo.

Era Draco Malfoy.

Era Draco Malfoy

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