Capitolo XVI - La trottola d'oro

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Anno IV - Parte IV

 Il Mondo Magico era in agitazione negli ultimi giorni di marzo. Erano arrivate notizie di un pesante attacco a Londra, ma i giornali non davano molte indicazioni a riguardo, né riuscivano a stabilirne la causa. L'unica strega ad avere tutte le informazioni necessarie era Hermione Granger che si era appena smaterialializzata nel quartiere londinese di Greenwich. La scena che aveva visto davanti ai suoi occhi l'aveva fatta rabbrividire e, dopo tanto tempo, provava una sincera paura. Harry Potter e altri Auror si smaterializzarono poco dopo accanto a lei.

"Chi può aver fatto una cosa simile?" - disse Teddy Lupin.

"Qualcuno di malvagio" - rispose Harry Potter mentre si avvicinava al Vice Ministro.

"Dovevo vedere con i miei occhi..." - affermò Hermione Granger-Weasley. I suoi occhi erano aperti e teneva la bacchetta stretta in mano. Davanti a loro il quartiere era stato completamente raso al suolo, al suo posto un immenso cratere con i corpi di molti Babbani stesi per terra. Erano tutti morti.

C'è qualcosa di spettrale un un corpo toccato dalla magia. Per prima cosa l'odore. Non la puzza di marcio tipica della putrefazione, ma un miasma dolciastro nelle narici, un sapore aspro sulla lingua. Qualcuno, di rado, percepiva anche un fremito nell'aria. Un'aura che aleggiava sulla pelle del cadavere. Come se la magia fosse ancora lì, in attesa. Viva. In alto, nel cielo, un vecchio simbolo: quello dei Mangiamorte. Tra il pulviscolo della Terra e i residui di quelle che una volta erano case si udiva una voce irriconoscibile dire: "Siamo tra voi. Siamo tra voi. Presto risorgeremo nella sua luce".

Hermione guardava la scena a bocca aperta, immobile, non sapendo cosa fare. Finora si era occupata solo di scartoffie, ma questo...questo era diverso. Era un attacco.

"Hermione dobbiamo fare qualcosa..." - suggerì Harry Potter vedendo molti Babbani che cominciavano ad avvicinarsi a quella che era una scena del crimine.

"Giusto. Create una barriera per proteggere il luogo dai Babbani e.... - fece una breve pausa e poi disse: "...obliviateli. Obliviateli tutti". Passò accanto a Teddy Lupin e gli mise una mano sulla spalla. "Mi dispiace che tu l'abbia visto nei tuoi primi giorni di lavoro". E subito si smaterializzò.


"Quanti Maghi?" - chiese il Ministro con voce dura pochi minuti dopo che Hermione Granger entrò nel suo Ufficio - "Quanti Maghi e quante Streghe sono rimasti coinvolti?". Lo sguardo di Kingsley era alquanto preoccupato.

"Non lo sappiamo ancora di preciso, ma direi una ventina, perlopiù sposati con Babbani" - rispose la Granger cercando di sembrare sicura di sé e di avere tutta la situazione sotto controllo. Anche se non era così.

"Sono stati obliviati tutti, i Babbani?" - chiese il Ministro all'Auror nell'ombra.

Harry Potter annuì e subito dopo guardò la sua amica.

"Signore..." - intervenne Hermione - "Quel simbolo in cielo, era molto simile a quello di Tu-Sai-Chi".

"Ma Voldemort è morto, l'ho ucciso. Credimi Hermione me lo ricordo" - disse Harry quasi con stizza.

"Non volevo dire questo, Harry" - si scusò subito la Granger.

"Pensi siano Mangiamorte?" - chiese il Ministro.

"Beh, non posso escluderlo"

"Bene... - Kingsley stranamente sembrava un po' più rilassato - Allora non vi resta che capire chi è il loro leader".

Bloodline - A Harry Potter storyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora