Capitolo IV - La Foresta Proibita

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Anno I - Parte IV

Il cielo era sereno nel cortile davanti all'aula di Trasfigurazione. Il pranzo era finito da poco e il sole illuminava i pochi ragazzi seduti fuori a godersi il tiepido sole di fine estate. Andromeda si sedette sotto il porticato, prese un libro e nell'attesa cominciò a leggerlo.

"Tu devi essere Andromeda" - sentì chiamare il suo nome. Alzò lo sguardo: davanti a lei c'era un ragazzo piuttosto alto e muscoloso, capelli scuri e occhi azzurri, in cui Andromeda notò un velo di malinconia. Vestiva i colori di Tassorosso e sulla sua tunica era cucita una grossa H. "Sì sono io, e tu sei Caposcuola" - disse Andromeda cercando di capire di più. Solo uno del settimo anno avrebbe potuto essere Caposcuola, perché  la McGranitt voleva che parlasse con lui? Ancora non le era chiaro, ma poi sentì il suo nome. "Sono Ted Lupin*, Teddy per gli amici - disse sorridendole - Anche mia nonna si chiama Andromeda. Non è un nome comune...". Era evidente che cercasse di rompere il ghiaccio, dal momento che Andromeda era abbastanza taciturna. "Vieni, andiamo verso il parco" - continuò. Mentre percorrevano il porticato, scendendo le scale verso il parco Andromeda notò che ogni volta che incontravano uno studente, femmina o maschio, questi lo salutava facendogli un grosso sorriso. Era chiaramente uno studente rispettato e benvoluto da tutti. Nel loro tragitto incontrarono anche James, intento a mostrare ad altri suoi compagni alcune merendine marinare arrivate direttamente da Tiri Vispi Weasley.

"Ehi James!- gridò Ted. James alzò lo sguardò e notò la presenza di Andromeda.

"Teddy! Cosa ci fai con una del primo anno?" - domandò curioso, ma Ted non rispose.

"Mettile via, sai che sono proibite - disse riferendosi alle merendine - Non voglio farti rapporto".

"Va bene - rispose James scocciato. Mentre scomparivano dalla sua vista Andromeda sentì lo sguardo indagatore su di sé. James era una di quelle persone che volevano sempre sapere tutto, in modo da essere sempre un passo davanti agli altri. Ma questo Andromeda lo avrebbe capito solo dopo. Arrivarono al parco, che a quell'ora era vuoto: gli allenamenti di Quidditch non erano ancora iniziati.

"Lascia pure i libri. Non ci serviranno" - disse Ted cominciando a togliersi il mantello e la cravatta. Anche Andromeda si tolse il mantello. "Allora, la Professoressa McGranitt mi ha detto che hai del talento per la trasfigurazione. Al massimo trasfigurano bottoni alla fine del primo anno, ma una creatura viva..." - spiegò alzandosi le maniche della divisa come se si dovesse preparare per un'operazione delicata. "Voleva mettervi alla prova, lo fa sempre. Mi sarebbe piaciuto vedere la sua faccia quando hai..." - disse sorridendo tra sé con un'aria piuttosto eccentrica.

"Perché siamo qua?" - chiese Andromeda.

"Giusto. Beh, la Preside crede che tu possa essere un Animagus. Con un un po' di allenamento ovviamente"

"Cos'è un Animagus" - chiese.

"È un mago o una strega che può trasformarsi in un animale senza l'uso della bacchetta. È un'attitudine molto rara, solo un mago molto potente riesce ad acquisire questa capacità. È qui che entro in gioco io".

"Sei un Animagus?"

"Oh no. Solo la Preside lo è, che io sappia. Ma... - disse facendo una pausa - sono un Metamorfomagus". Andromeda lo guardò alzando un sopracciglio. Non capiva, ma poi Ted si mise le mani davanti al volto. "Posso fare questo"  - disse e aprì le mani: il suo naso era diventato una lunga proboscide. Andromeda saltò all'indietro, venendo colta di sorpresa. Si mise a ridere per lo spavento. "È ereditaria - disse mentre il naso tornava normale - come mia madre". Lesse di nuovo negli occhi quel velo di malinconia. "Io posso trasformare solo alcuni pezzi del mio corpo, a volte solo dei dettagli - disse indicandole l'occhio, che prendeva la forma di quello di un serpente. "Inizieremo con qualcosa di semplice, un braccio, una mano..." l'occhio tornò normale, sotto lo sguardo incantato di Andromeda. Provarono per qualche ora. Nonostante ciò che pensasse Andromeda non lo trovò così difficile. Bastava pensare a quell'animale e concentrarsi. Per prima cosa trasformò la sua mano in una zampa palmata, poi provò con le orecchie che divennero lunghe come quelle di un cane. Anche Ted fu sbalordito dalla sua curva di apprendimento. Si videro più volte quel semestre, finché Andromeda non fu in grado di trasformare metà corpo (anche più di quello che riusciva a fare Ted!) in un cavallo.

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