Capitolo XIV - Il campione di Serpeverde

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Anno IV - Parte II 

Andromeda stava correndo, un passo dopo l'altro, attorno al castello di Hogwarts sul limitare della Foresta Proibita. Era l'alba e nel castello regnava ancora il silenzio. Tutti dormivano e pochi erano in piedi a quell'ora. Ma lei no, lei non era riuscita a dormire tra sogni agitati e pensieri sul futuro. Si era alzata in punta di piedi, cercando di non svegliare le sue compagne di stanza, aveva percorso il seminterrato ed era uscita. Il cielo cominciava a tingersi di arancione. Durante la sua corsa aveva incontrato Peeves, ovviamente, che si aggirava attorno alla Sala Comune dei Serpeverde, gli altri fantasmi, e Hagrid, che era già in piedi per dare da magiare alle creature magiche della foresta. L'aveva salutato con un cenno del capo ma non si era fermata: aveva bisogno di pensare e liberare la mente dalle preoccupazioni. Ripensò alla sera precedente, quando tutti i Serpeverde si erano riuniti nella Sala Comune per l'elezione del loro campione. Aveva fatto bene?

"Travers! Travers!". Il coro di fan di Ethan Travers, seduto accanto a loro, riecheggiava nella Sala comune. "Dobbiamo eleggere un campione, no? Chi meglio di Ethan?" - disse Thomas Flint e diede una stretta di mano all'amico, mentre si sedeva tra gli applausi di approvazione. Inutile dire che alcune ragazze erano già ai suoi piedi. Capitano della squadra di Serpeverde e campione del Torneo. Travers si vedeva già con la Coppa tra le mani. Nessuno voleva dire niente, né ribattere, ma Andromeda notò alcune facce storte mentre Ethan si apprestava a compilare la pergamena con il suo nome. Travers era senz'altro bravo, ma era un campione? Prima che appoggiasse la piuma alla pergamena, Andromeda scattò in piedi.

"Volete vincere o no?" - gridò ai suoi compagni.

"Nott. Vuoi candidarti tu? Perché non mi sembra che ci siano altre opzioni" - replicò Ethan.

"No...ma ho un candidato".

"Chi?"

"Ricordate cos'ha detto la McGranitt? Le prove non sono solo di forza, ma di intelligenza. e non c'è nessuno in gamba più di noi che... - fece una pausa e poi lo guardò - Albus Potter"

Per qualche secondo la sala cadde nel silenzio. Albus guardava sbigottito la sua amica. Non stava davvero seguendo la discussione sul Torneo, era piuttosto concentrato sul suo libro di Storia della Magia. Poi, improvvisamente, aveva alzato la testa quando sentì pronunciare il suo nome e ora tutti lo guardavano. Chiuse il vecchio tomo con un tonfo che rimbalzò nell'aria.

"Potter? - disse Travers sorridendo - Ma è uno del quarto!". Alcuni studenti attorno a lui risero.

"Ma è più intelligente di uno del sesto o del settimo - lo incalzò Andromeda - e dimentichi chi è suo padre..."

"Andy... che..?" -provò a dire Albus, ma attorno a lui nella Sala era scoppiato un forte brusio. Tutti volevano dire la loro. Albus sentì solo qualche frase, la sua testa era ancora frastornata.

"Ammetto che due Potter in sfida sarebbe bello" - disse una delle gemelle Carrow. "Non c'è storia, dai! Vince James, e anche facilmente" - rispose l'altra.

"Io dico Potter vs Potter!" - sussurrò Robert Bletchley con accento irlandese.

"Guardati attorno, Nott - disse Travers - Non saremo mai d'accordo su un nome. Ognuno di noi si crede meglio degli altri"

"E allora eleggeremo a maggioranza" - rispose la ragazza. Poi salì in piedi sulla sedia dove era seduta e fischiò forte. Tutti gli sguardi erano su di lei ora.

"Chi vota per Ethan Travers come nostro campione? Alzate le bacchette." - gridò ad alta voce. Gli amici più stretti e compagni di squadra di Ethan alzarono le bacchette in aria e da di esse uscirono tante piccole sfere luminose che si posizionarono a mezz'aria sulle loro teste. Andromeda contò: 20 voti. Ethan si guardò intorno cercando con lo sguardo maligno di convincere qualche altro suo compagno a votare per lui. Ma il suo ghigno non funzionò. Non tra i Serpeverde almeno. "Bene. Chi vota per Albus Severus Potter? Sù le bacchette" - disse Andromeda e nel dirlo alzò la sua. Scorpius fu il primo ad alzare la bacchetta. Albus, seduto accanto a lui lo guardò storto, Non potevano votare per lui? Era uno sfigato! Che cosa gli era preso a tutti quella sera? Albus si guardò attorno esterrefatto: una dopo l'altra le bacchette cominciano ad alzarsi. Albus guardò sopra di sé e vide molte sfere luminose sulla sua testa. Guardò Andromeda...Non poteva essere successo davvero.

Bloodline - A Harry Potter storyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora