4.

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*Rebeka's pov*

Quella sera mi diressi al falò organizzato in "onore" mio e di Ashley, che aveva passato tutto il pomeriggio con Alby lasciandomi con Minho. Ero stranamente felice di andare a cena, forse non proprio per la cena... Appena arrivati trovai il motivo della mia impazienza seduto da solo su un tronco.
"Hey" dissi io avvicinandomi silenziosamente. Lui sussultò impercettibilmente, ma poi sorrise e mi fece un cenno con la testa.
"Allora, come va il primo giorno?" chiese lui smettendo di intagliare... qualunque cosa avesse in mano.
"Sinceramente... benissimo!" mentì io. Non so perché, ma non volevo che si preoccupasse per me. Newt inarcò un sopracciglio e mi guardò dritto negli occhi.
"Ok confesso... è strano... e orribile" dissi io "Però essere qui ha i suoi lati positivi" disse emettendo una risatina.
"E cioè?" chiesi confusa.
"Cioè... posso vedere i fantastici capelli di Minho tutti i giorni!" esclamò facendomi scoppiare a ridere, seguita da lui stesso subito dopo, ma passarono poco più di due secondi e il ragazzo abbandonò del tutto il viso felice che si ritrovava e si rabbuiò.
"Sei già stata presa come Velocista?" chiese improvvisamente serio.
"In realtà no, Minho ha detto che sono in prova"
"Bene così, gli devo parlare a questo proposito..." mormorò in risposta, ma io finsi di non sentire e distolsi lo sguardo alla ricerca di quello di Ashley, che vidi avvicinarsi pericolosamente a Gally, dentro a quella che sembrava... un'arena? Non riusciva a stare lontano dai casini per cinque minuti?
"Sono felice che tu l'abbia presa bene, per quanto possibile" disse Newt interrompendo i miei pensieri "Alcuni di noi non la prendono così... come Ashley"
"Come te?" chiesi io istintivamente, chiedendomi se non fossi troppo invasiva, ma a Newt non sembravano pesare le mie domande
"Si" rispose solamente lui "Sono qui da due anni e non è stata una bella permanenza..."
Io abbassai lo sguardo, mi si spezzava il cuore a vederlo così triste e beh, solo.
"Visto che hai praticamente ingurgitato la tua cena, ti va di andare a dormire?" chiese Newt beccandosi un'occhiata storta "Intendo... devi essere stanca..." si giustificò grattandosi la nuca imbarazzato, mentre io arrossivo. Annuì e lo seguii dentro a quello che chiamavano Casolare, mi diede un sacco a pelo e mi sistemò in una posizione in cui potesse tranquillamente controllarmi mentre dormivo. Era una sensazione stupenda avere qualcuno che si preoccupava così tanto per me. Alla fine, quando era tutto sistemato, Newt si appoggiò allo stipite della porta, squadrandomi da capo a piedi.
"Che c'è?" chiesi io cercando di nascondere l'imbarazzo, fallendo miseramente.
"Stavo solo pensando che sarai scomoda a dormire con quella maglietta... stretta" disse aggrottando le sopracciglia. Ora ero sicura di essere rosso fuoco. All'inizio pensavo volesse togliersi la sua, ma poi mi ripresi dai miei pensieri quando tirò fuori da un'armadietto una maglietta nera a maniche lunghe.
"Così dovresti essere più comoda" commentò lui porgendomela. All'improvviso mi ricordai di Ashley e del fatto che probabilmente aveva picchiato qualcun altro
"Ehm, Newt?" domandai io mentre il ragazzo posava di nuovo lo sguardo su di me "Potresti farne avere una anche ad Ashley? Non l'ha presa bene e... non ha nessuno"
"Sinceramente: credo che la tua amica se la cavi benissimo da sola" rise lui "ma comunque cercherò di farle avere il necessario, mamma" sta volta risi io. Era gentile e premuroso. Oltre che bellissimo aggiunse il mio subconscio.
"Beh allora... buonanotte Rebe" mormorò lui
"Notte Newt" risposi io mentre lo guardavo incamminarsi nuovamente verso il falò.

Maze Runner || TWO GIRLS IN THE GLADEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora