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*Rebeka's pov*

Ci trovavamo in una specie di corridoio lunghissimo che portava alla porta di quello che mi ricordava un caveau di una banca, solo che la strada per arrivarci era una striscia di terra che poteva contenere tre persone al massimo, mentre ai lati c'era il vuoto. Era una stanza buia e sembrava infinita, ma fortunatamente non c'era traccia di Dolenti nelle vicinanze. Guardai Thomas di fianco a me e mi fece cenno di andare, così ci incamminammo piano. Eravamo a metà del corridoio quando Newt e Minho caddero dal soffitto rumorosamente, uno sopra l'altro. Si incamminarono in completo silenzio subito dopo di noi. Una volta arrivati alla porta blindata una luce verdognola si attivò, emanata da un display davanti a noi.
"Il codice" sussurrò Thomas sfiorando la tastiera di numeri incorporata nella porta, ma appena appoggiò un dito un rumore raccapricciante spezzò l'aria mentre altro ragazzi precipitavano dal soffitto. Fecero appena in tempo ad arrivare tutti, o almeno i sopravvissuti che non saranno stati più di 16, che un gruppo di Dolenti risalì i bordi del corridoio e altri ci inseguirono dal soffitto.
"Trova il codice!" gridai a Thomas prima di partire all'attacco davanti agli altri Radurai. Scagliai un coltello in fronte ad una delle creature, che indietreggiò e si rannicchiò, dopodiché Minho si fece avanti accanto a me e fece volare la sua lancia dritta nell'occhio di un altro Dolente. Altri Radurai si fecero coraggio e vennero in prima linea a difendere il gruppo, ma non avremmo resistito ancora per molto. Un braccio meccanico afferrò il ragazzo accanto a me, ma io ebbi la prontezza di tagliarlo e perseguire. Passarono minuti interminabili, in cui cercavamo meccanicamente di respingere i Dolenti che continuavano ad aumentare, avevo i muscoli in fiamme e il respiro corto. Ero anche ferita in diversi punti ma non potevamo permetterci di essere stanchi. Mi sentii chiamare da Thomas e corsi verso la porta.
"Che succede!?" gridai sovrastando il rumore della lotta.
"Le sezioni! Qual è l'ordine delle sezioni?" chiese lui visibilmente in ansia. Il panico mi assalì: io non ne avevo idea. Quella era la nostra via di fuga e io non mi ricordavo uno stupido numero. Cercai di tranquillizzarmi ma vedendo il sangue colare dal mio braccio sgranai gli occhi e avvertii un giramento alla testa.
"Minho!" gridò Thomas sostenendomi per le spalle "Vieni qua!"
Chuck si avvicinò correndo e io lo tenni stretto a me. Non vedevo Newt, ma speravo vivamente che fosse ancora vivo o che non fosse ferito. Non sapevo nemmeno se fosse ancora lì. Minho inserì velocemente un numero senza pensarci troppo: 71526483. Come avevo potuto dimenticarlo? Scacciai i miei pensieri e corsi dentro al caveau trascinandomi dietro Chuck, mentre sentivo che Thomas è Minho richiamavano gli altri.
Quando tutti furono entrati la porta si chiuse e rimanemmo tutti al buio, schiacciati io a fianco all'altro. Sentii qualcuno appoggiarmi la mano sulla spalla, poi scivolare fino ad incrociare le nostre dita. Il mio cuore perse un battito e dovetti trattenere un singhiozzo. Newt mi lasciò un leggero bacio sulla guancia, interrotto da dei rumori subito di fronte a noi.

Maze Runner || TWO GIRLS IN THE GLADEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora