23.

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*Rebeka's pov*

Ero seduta al falò da mezz'ora mentre iniziava a fare buio e i miei amici erano ancora all'Adunanza. Chuck mi stava parlando di non so quale gioco, ma ero troppo preoccupata per ascoltarlo. Finalmente Newt uscì dalla tenda e si avvicinò a me.
"Allora? Com'è andata?" chiesi io ansiosa mentre il mio ragazzo stava in piedi davanti a me.
"Passa la notte in Gattabuia ma da domani dovrai sopportarlo nel Labirinto" disse abbozzando un sorriso. Io sorrisi a mia volta e lo invitai a sedersi accanto a me. Lui rimase in piedi e mi porse la mano.
"Qui c'è un po' troppa gente per i miei piani" mormorò.
"E quali sarebbero i tuoi piani?" chiesi io sorridendo maliziosamente mentre lui mi prese la mano. Lo seguii fino alla porta dell'infermeria dove mi fece girare sulla mano e mi baciò. Io ricambiai il bacio dolce e lento mentre allacciai le braccia intorno al suo collo e lui mi mise una mano tra i capelli.
"Che ci facciamo qua?" chiesi io staccandomi un secondo.
"Beh, con il falò l'infermeria è vuota" ammise lui mentre io mi sentii avvampare. Non potevo credere che intendesse proprio quello. Mi gettai sulle sue labbra e il bacio divenne sempre più appassionato. Lui fece scivolare la mano sui miei fianchi e mi costrinse ad indietreggiare fino a dentro l'infermeria. Senza staccarsi nemmeno un'attimo chiuse la porta dietro di se e io sorrisi sulle sue labbra. Indietreggiai fino a toccare il muro con la schiena e lui mise una mano accanto alla mia testa. I nostri corpi si toccavano e il bacio era sempre più passionale. Senza pensarci gli sfilai la maglietta e lui sorrise mentre seguivo con le dita i contorni dei suoi addominali. Mi fece indietreggiare fino ad uno dei lettini e mi sollevò per farmici sedere sopra. Io aprì le gambe e lui ci si infilò in mezzo scendendo a baciarmi il collo. Con le mani scese fino al bordo della mia maglietta e la sfilò. In quel momento non provavo vergogna o insicurezza, stavo benissimo, e lo volevo. Sfiorò delicatamente dal mio collo fino al mio fondoschiena con la mano e io gemetti inarcando la schiena. Mi fece sdraiare, lui sopra di me, con i capelli che gli ricadevano dalla fronte. Rimasi ad osservarlo mentre mi sfilava i pantaloni e io armeggiai un po' con la sua cintura prima di fare lo stesso. Ricominciò a baciarmi, poi scese sul collo, sul seno, sulla pancia. Ritornò a guardarmi negli occhi.
"Sei sicura?" chiese con la voce roca e gli occhi scuri di desiderio. Io dovetti trattenere un gemito e annuii leggermente.
"Sei bellissima" mormorò mordendosi il labbro. Mi baciò di nuovo e io spinsi il bacino contro il suo. Lui gemette e io sorrisi. Sentii la sua erezione contro la mia coscia. Mi tolse il reggiseno velocemente e in pochi secondi eravamo entrambi senza vestiti. Sentivo la sua pelle fredda contro la mia. Il suo profumo invadeva la stanza e le sue labbra morbide contro le mie. Sentivo le guance in fiamme. Si staccò dal nostro bacio e diede una prima spinta. Mi morsi il labbro per evitare di urlare. Il bruciore passò quasi subito, mentre lui entrava e usciva piano e dolcemente, lasciandomi qualche bacio umido e gemendo ogni tanto. Dopo poco il respiro divenne corto e io mi aggrappai alle sue spalle. Venimmo entrambi e lui si sdraiò al mio fianco. Io mi sentivo ancora in fiamme e avevo il fiato corto. Era in assoluto la più bella sera nella Radura. Ero talmente presa dai miei pensieri e dalle sensazioni che non mi accorsi che Newt aveva preso una coperta e si era sdraiato di nuovo accanto a me. Appoggiai la testa al suo petto senza dire niente, avevo paura di rovinare quel momento perfetto. Lui mi strinse le spalle con un braccio e mi accarezzò i capelli. Non mi era mai sentita così bene e così protetta quanto in quel momento.
"Ti amo" sussurrai chiudendo gli occhi. Lo sentii sorridere.
"Ti amo anch'io Rebe" sussurrò in risposta.

Maze Runner || TWO GIRLS IN THE GLADEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora