16.

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*narratore in terza persona*

Erano passati due giorni dall'incidente con Ben e l'atmosfera era sempre più cupa e tesa. Ashley e Alby avevano lasciato da parte i loro problemi per occuparsi di questa siruazione e del resto dei Radurai, mentre Rebeka e Newt passavano la maggior parte del tempo a lavorare e aiutare i Medicali, spesso senza nemmeno parlarsi. Thomas aveva un brutto livido e un paio di ferite ma stava bene, a parte qualche sogno confuso, e Minho stava nel Labirinto fino all'ultimo secondo. Non era un bel momento per nessuno, tra le urla di Ben e la consapevolezza che non sarebbe migliorato. Rebeka, Chuck e Thomas erano seduti al tavolo ad aspettare che i loro amici tornassero dall'Adunanza di quella sera per decidere cosa fare di Ben. Minho, Ashley e Newt si sedettero in silenzio con la testa bassa.
"Lo manderanno nel Labirinto" mormorò Ashley che sembrò l'unica in grado di parlare
"Cosa?! È assurdo! Perché?" sbottò Rebeka's
"Perché non possono guarirlo, la mutazione è stata troppo forte per lui, il suo fisico non la regge. E alcuni hanno sottolineato che è un pericolo dopo quello che è successo ieri." Rispose di nuovo la bionda guardando l'amica con apprensione. "La decisione finale è stata mia e di Alby, non sapevamo che altro fare... mi dispiace" aggiunse con le lacrime agli occhi
Tutti abbassarono lo sguardo e Thomas le strinse la spalla. Rebeka aveva gli occhi lucidi e Chuck non aveva nemmeno la forza per mangiare. In quel momento un'urlo squarciò l'aria e tutti si alzarono di scatto: era arrivato il momento. Alby e Gally stavano spingendo Ben verso le porte che si sarebbero chiuse presto, mentre quest'ultimo si dimenava in modo quasi non umano. Tutti i Radurai si riunirono intorno a Ben. Le porte iniziarono a fare il solito rumore assordante. Gli occhi del ragazzo si fecero sempre più lucidi e cupi, pieni di terrore. Aveva un paio di articolazioni delle braccia girate in modo innaturale, mentre le vene nere sbucavano da sotto la maglietta, sulle braccia e sul collo. Era straziante vederlo in quello stato. Alcuni Radurai avevano dei bastoni di 3-4 metri che puntavano nella direzione di Ben per spingerlo oltre le porte. Lui iniziò a dimenarsi ma i ragazzi erano più forti. Le porte continuavano a restringere lo spazio.
"Non lo farò più" gridò Ben "Ve lo giuro, non farò niente di male"
Gli altri non lo ascoltarono e continuarono. Newt mise un braccio intorno alle spalle di Rebeka, il cui viso era già rigato dalle lacrime.
"Vi prego non voglio morire" mormorò di nuovo il ragazzo con la voce rotta. Ashely fece scivolare la mano in quella di Thomas, intrecciando le loro dita.
"Vi prego" disse ancora. Poi i suoi occhi cambiarono: diventarono nero pece e le vene sembrarono ingrandirsi. Iniziò a colare bava dalla sua bocca e si dimenò, cercando di spostare i bastoni. Le porte si stavano quasi chiudendo e lui le aveva già quasi del tutto oltrepassate quando emise un ultimo verso disumano. I Radurai ripresero i bastoni appena prima che le porte si chiudessero e che Ben urlasse un ultimo, straziante e orribile "Vi prego".
I Radurai restarono tutti li, fermi, senza dire una parola. Il silenzio interrotto soltanto dai singhiozzi di Rebe, stretta nelle braccia di Newt. Ashley si aggrappava al braccio di Thomas, che nascondeva il viso nei suoi capelli. Minho mise un braccio sulla spalla di Chuck e in quel momento a tutti scese una lacrima.

Maze Runner || TWO GIRLS IN THE GLADEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora