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*Rebeka's pov*

"Perché l'hai fatto? Ora perderanno anche te"  esclamai rivolta a Thomas.
"Voglio dimostrarvi che posso essere come voi, e aiuterò in ogni caso" rispose lui deciso.
"Apprezzo l'ottimismo, è davvero carino, ma nessuno sopravvive a una notte in questo inferno e noi non saremo certo l'eccezione" disse Minho guardando verso il corpo di Alby, abbandonato a terra.
"Dobbiamo trovare un modo per metterlo al sicuro" mormorai accennando al ragazzo ferito.
"Ho un'idea, seguitemi" disse Thomas prendendo Alby da sotto le ascelle, mentre io e Minho lo sollevavamo dalle gambe.
Trovammo un muro ricoperto interamente di rampicanti, e quando vidi Thomas iniziare a legare il busto del ragazzo a questi capì e mi accovacciai accanto a lui per aiutarlo.
Una volta saldato iniziammo a fare leva con altri rampicanti per farlo salire verso l'alto e metterlo in un punto dove i Dolenti non l'avrebbero raggiunto.
Eravamo quasi alla fine dell'opera quando sentimmo il grido di una di quelle orrende creature in lontananza.
"Ragazzi andiamo via" disse Minho iniziando ad impanicarsi..
"Ci siamo quasi, resisti" risposi continuando a tirare con forsa le funi.
"Correte!" esclamò il ragazzo mollando la presa e lasciando me e Thomas da soli.
"Minho! MINHO!" gridò Thomas cercando di vedere dove fosse finito.
In due riuscimmo a mettere in salvo Alby giusto prima che un Dolente si palesasse vicino a noi stridendo e urlando.
"Rebe scappa!" gridò il ragazzo incitandomi a correre davanti a lui.
Mi girai su me stessa e feci uno scatto in avanti che per poco non riuscì a seminare Thomas. Il Dolente ancora ci inseguiva quando trovammo finalmente Minho e iniziammo a scappare insieme a lui.
In preda al panico saltellai per far uscire uno dei coltelli che avevo nello stivale e lo lanciai dritto all'addome della creatura.
Si crogiolò dal dolore in modo raccapricciante prima di tornare ad inseguirci come prima.
Sentivo la gola secca, il fiato affannoso e il respiro pesante.
Era come se volessi solo abbandonarmi sul pavimento e lasciare che tutto mi passasse sopra come se niente fosse.
Dopo circa un paio d'ore riuscimmo a trovare una Sezione aperta e Minho si precipitò all'interno trascinandomi per un braccio, mentre Thomas era ancora fermo davanti alla parete.
"Muoviti pive!" esclamai vedendolo ancora immobile.
Sgranai gli occhi quando i muri che ci dividevano da lui iniziarono a chiudersi e allo stesso tempo il Dolente svoltò l'angolo trovandosi faccia a faccia con Thomas.
"Thomas ti prego!" gridai coprendomi il viso con le mani.
Quando la creatura era ormai a pochi metri da lui Thomas scattò verso di noi, piegandosi contro i muri per evitare di essere schiacciato.
Chiusi gli occhi istintivamente e provai a pensare a qualsiasi cosa che non riguardasse quello che avevo davanti.
Pensai a Newt, ad Ashley e a Chuck, a quanto mi mancassero e a quanto avrei voluto sentire le loro voci in quel momento.
Sentii un sonoro schack! e come aprii gli occhi vidi solo il corpo spiaccicato del Dolente che ci stava seguendo, mentre Thomas era accanto a noi con le braccia abbandonate sui fianchi mentre annaspava in cerca di aria.
Come se non ne avesse bisogno gli gettai le braccia al collo.
"Non fare mai più una cosa simile" dissi sforzandomi un risolino.
"Si pive, ho rischiato un arresto cardiaco per colpa tua, ed è il tuo primo giorno... beh, la tua prima notte" disse Minho colpendogli scherzosamente la spalla.
"Torniamo alla Radura" dicemmo io e Thomas all'unisono mentre correvamo di nuovo verso dove avevamo lasciato Alby.
Era ormai l'alba, e dopo aver tirato giù il ragazzo iniziammo ad incamminarci verso le porte.
Sempre con tutta la lentezza necessaria, non avevamo avuto neanche il tempo di controllargli le ferite, ma non importava. Stavamo tornando a casa.

Maze Runner || TWO GIRLS IN THE GLADEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora