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Più passavano le ore, più Jungkook si sentiva con l'umore a pezzi. Non aveva tentato altri approcci con Taehyung, per paura che questo si potesse infastidire e lo potesse nuovamente trattare male, anche se non aveva ancora compreso il motivo di tanto distacco.

Non aveva senso restare così, non aveva senso restare lontano da Taehyung per via di qualcosa di cui nemmeno era a conoscenza.

Fu proprio per questo senso di fastidio e per la voglia di scoprire che cosa avesse fatto di così sbagliato nei suoi confronti che Jungkook ebbe il coraggio di andare alla ricerca del ragazzo nel bagno, o meglio, tra le docce.

L'unica ragione che lo spinse a vagare completamente nudo per quell'ambiente dai muri freddi, occupato da corpi altrettanto nudi, era che non voleva nient'altro se non stare con Taehyung: era il primo volto conosciuto che si trovava in quella prigione con lui - ad eccezione di Dakbwo e gli altri, che però non erano stati esattamente amichevoli - ed era intenzionato a riallacciare i rapporti, in modo che magari si sarebbe sentito meno solo.

Sì, c'erano Yoongi e Seokjin, e anche altri visi simpatici, ma non era la stessa cosa; soltanto Taehyung riusciva a fargli battere il cuore in quel modo, soltanto lui riusciva a farlo sentire così contento ogni volta che si scambiavano anche solo una parola. E se solo l'idea di poterci passare qualche minuto insieme lo esaltava, figurarsi l'ipotesi che tra di loro potesse nascere qualcosa. Sembrava impossibile, e forse lo era, ma Jungkook stesso sapeva di essere un gran testardo, e avrebbe provato in ogni modo possibile ad avvicinarsi a colui che l'aveva colpito dal primo momento in cui si erano incontrati.

Già riusciva a vedere come le cose sarebbero andate nel miglior modo possibile: avrebbero parlato, avrebbero risolto il problema, il loro rapporto di amicizia sarebbe diventato più forte di prima, e poi... poi magari quell'amicizia si sarebbe trasformata in qualcos'altro.

Forse Jungkook era troppo positivo, ma se non ci avesse nemmeno provato, nulla avrebbe funzionato come voleva lui. Così, continuando ad evitare gli sconosciuti che trovava sul suo cammino, prese a cercare Taehyung ovunque. Si imbarazzò a dismisura al pensiero che lo avrebbe visto nudo, ma ciò che più contava al momento era parlargli.

Lo individuò davanti ad una doccia, sul punto di aprire l'acqua. Era di spalle, e Jungkook cercò di soffermarsi a guardarlo il meno possibile, ma uno strano particolare gli saltò all'occhio.

Un neo. O almeno, gli sembrava un neo. Non era nient'altro che un puntino, situato tra la scapola e il retro del collo, ma nonostante fosse piccolo, in qualche modo riusciva a risaltare sulla pelle di Taehyung. Jungkook si avvicinò ancora e, più lo scrutava, meno quel puntino gli sembrava un neo; era di un nero quasi tendente al verde scuro e, invece di sporgere un po' - o almeno trovarsi sulla superficie - come gli altri nei, sembrava essere sottopelle.

Troppo preso a studiare quella strana presenza sulla schiena del ragazzo, non si accorse di aver camminato più del dovuto, e solo quando incontrò gli occhi profondi di Taehyung sobbalzò e fece un passo indietro. Provò a giustificarsi, ma prima che riuscisse ad aprire bocca venne preceduto dal tono seccato del giovane sotto la doccia.

«Che cosa guardi? Allontanati, ti prego.» sbottò acidamente, la mano ferma sulla manopola dell'acqua che ancora non era stata aperta. Jungkook notò che, oltre alla freddezza, nel suo tono c'era anche del disgusto.

Si sentì profondamente offeso. Ma che aveva fatto di male? Adesso gli faceva anche schifo? Jungkook si sentiva sempre più confuso e nervoso per quella situazione così incomprensibile, e non riusciva a trovare alcuna giustificazione al comportamento di Taehyung.

«Non stavo guardando nulla, volevo solo parlare con te...» ribatté Jungkook con voce flebile, guardando da un'altra parte e cominciando a spostare il peso da una gamba all'altra. Taehyung lo squadrò con indifferenza, poi tornò a concentrarsi sulla manopola e pronunciò un'ultima frase prima di aprire l'acqua: «Non voglio perdere tempo con te, quindi ora vattene. E poi fammi il piacere di starmi lontano, soltanto averti accanto mi fa ribrezzo».

PRISON | Yoonmin Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora