Comunque mi piaci

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"Amore. Devi mangiare qualcosa."

A Joey il sussurro di suo padre non arriva proprio, mentre sta qui seduto di fronte a Louis Tomlinson a guardarlo mangiare. Sta provando a fare lo stesso pure lui, ma ogni volta che fa per abbassare lo sguardo sul suo piatto, realizza che probabilmente non gli capiterà mai più di guardare da vicino il suo calciatore preferito mentre si nutre con dell'insalata fresca, che ha ordinato al cameriere del centro sportivo quando si sono seduti a questo tavolo tutti e quattro insieme per pranzare insieme. Vorrebbe avere la sfacciataggine di tirare fuori e filmare questo momento, filmare lui, filmare Louis che mangia, filmare lui che guarda e filma Louis che mangia, perché tutto ciò è talmente bello e irripetibile che non può non essere immortalato in un cortometraggio.

L'idea è stata di Louis - no, seriamente, questo non è un film mentale di Joey, l'idea è stata davvero di Louis. Quando si sono incontrati nel corridoio e lo ha abbracciato, ha proposto di andare a pranzo insieme, così che potesse esporgli personalmente il programma che dovrà seguire dettagliatamente da ora in poi che fa parte degli allievi. Joey di queste cose di certo non è un esperto, ma è abbastanza sicuro del fatto che nessuno viene scortato personalmente dal talent scout al centro sportivo, ma soprattutto che Louis Tomlinson non offre di certo il pranzo a tutti i ragazzi che passano per di lì.

Lancia un'occhiata a Louis e poi una velocissima a suo padre - veloce perché non vuole sprecare i secondi preziosi che passerà a guardare il suo idolo - e poi sospira, perché è tutto così chiaro.

Liam ha rivelato a Louis di aver scoperto il talento del secolo, per questo tutte queste attenzioni. E suo padre deve saperne certamente qualcosa, altrimenti non avrebbe questo sguardo nervoso da quando sono partiti questa mattina per venire qua. Dev'essere per forza così. Insomma, è palese.

"Allora, signorino" comincia Louis, tra un boccone e l'altro. Joey ci tiene a specificare, che ingoia prima di parlare. Non è uno di quelli che parla mentre mastica, è un dettaglio che ha notato appena ha cominciato a mangiare. "La prima cosa che devi sapere, è che qui non stai in vacanza. E te lo diciamo anche per rassicurare tuo padre, che come ogni genitore che si rispetti, sarà un po' titubante all'idea di farti lasciare casa e scuola. La mattina sveglia alle 6:30, alle 7:00 c'è la colazione e alle 7:30 devi già essere in classe per le prime lezioni della giornata. Gli allenamenti si terranno nel pomeriggio, salvo qualche eccezione, vi allenerete anche in mattinata. Il coprifuoco è alle 21:00. Come ben sai io alleno la primavera, ma sono un impiccione tremendo. Mi vedrai gironzolare qui intorno spesso durante gli allenamenti, mi piace osservarvi quando ho un po' di tempo e... ti dirò. Se vedo qualcuno veramente bravo, posso anche portarlo con me qualche volta. Questo però non è mai successo, quindi non montarti la testa."

Joey trattiene rumorosamente il respiro, mentre immagina Louis, Louis Tomlinson, che lo allena. Al solo pensiero, non ricorda più neanche la forma del pallone. "Certo. Va bene. Sei incredibile."

"Scusa?" gli chiede Louis, sollevando le sopracciglia divertito. Insieme alla sua domanda, arriva anche un calcio dal padre sotto al tavolo, con lo scopo di invitarlo a mantenere il controllo. Lo ha cresciuto meglio di così. E per così, intende, che lo ha cresciuto meglio di questo sottone che non sta letteralmente respirando da quando si è seduto a questo tavolo.

Dio, sta facendo la figura dello stupido. Si lecca le labbra troppo secche e cerca di rimediare. "Niente. Comunque mi piaci."

"Oh mio Dio" sussurra piano Harry, arrossendo fino alla punta dei capelli.

"Non in quel senso!" si affretta a specificare Joey, raggiungendo la stessa gradazione rossa di suo padre in un secondo. "Oh Dio, no, non sono quel tipo di ragazzo. Non ho un'ossessione per quelli con l'età di mio padre o qualcosa del genere, non intendevo che mi piaci in quel modo. Solo - cerca di capirmi, okay? Sono cresciuto con la tua faccia, con le tue gambe, i tuoi polpacci e - sto peggiorando le cose. Che cosa gay. Mio padre è gay, io non sono gay."

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