Come stai?

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Harry si sveglia dopo il capodanno più bello della sua vita, tra le braccia dell'unico uomo che abbia mai amato e con il suo profumo ovunque. Può sentire dal suo respiro che è sveglio, ma anche dal modo in cui si sta muovendo, da come lo sta toccando da sopra la maglietta e da come le sue labbra si stanno muovendo contro il suo collo. Non pensa di essersi mai davvero svegliato con il sorriso, sembra un contro senso smettere di dormire e sorridere subito, ma quando la realtà è molto più allettante di qualche ora di sonno è questo quello che succede.

"Lou" mormora, accarezzandogli le braccia. "Devo andare a controllare Jo."

"Già fatto" lo rassicura Louis, continuando a lasciargli baci sul viso. "Sono andato da lui, l'ho svegliato per fargli prendere le medicine, gli ho misurato la febbre e la temperatura è scesa, sta molto meglio e non sarà un problema per lui più tardi uscire per andare in aeroporto."

Harry si sente così estremamente fortunato in questo momento che un forte bisogno di sposare immediatamente Louis lo assale. "Che serata assurda ieri, ero così preoccupato" mormora, girandosi tra le sue braccia e stringendosi contro il suo petto. Solo ora realizza di essere scivolato, come al solito, nel panico dilagante che avverte ogni volta che suo figlio ha anche solo e semplicemente qualche linea di febbre. E di aver rovinato trascinato Louis in una serata disastrosa. "Chissà come lo hai passato capodanno, l'anno scorso."

Louis ci riflette su qualche istante. "Nulla di particolare, Cristiano ha dato una festa."

"Cristiano?"

"Ronaldo."

"Oh" sospira Harry, sorpreso. "E - uh, è vero quello che si dice in giro di lui? Gay?"

"Decisamente, Harry. Noi - uhm, siamo amici, ma siamo stati a letto insieme una volta. Sai quello che ti dicevo qualche settimana fa? Nel nostro mondo bisogna farlo con uomini che sono nella nostra stessa condizione, con chi non può farlo sapere in giro" gli spiega Louis, sentendosi un po' strano ad essere qui ad abbracciare Harry e a raccontargli di quella volta che ha fatto sesso con un altro. "E comunque non è il mio tipo. Sì, sicuramente è affascinante, ma il suo aspetto non mi piace così tanto. E a letto è un po' fiacco."

Harry sta in silenzio per un po', cercando di digerire il fatto che Louis abbia fatto sesso con uomini famosissimi prima di lui che non è nessuno. Non sa cosa significa il bacio che si sono dati ieri notte, dovranno sicuramente parlarne, ma semmai lui e Louis dovessero mettersi insieme, dovrà lavorare molto sulla paura e la sensazione di essere troppo poco. "L'anno scorso eri a festeggiare capodanno con Cristiano Ronaldo e quest'anno invece sei stato chiuso in una camera d'hotel, con un ragazzino ammalato, il suo ragazzo e un padre in piena crisi di panico. Mi dispiace. Non poteva andarti peggio."

"Ehi, no" gli dice dolcemente Louis, facendosi serio all'improvviso. "Haz, io - non era niente quello, okay? Il sesso occasionale, le feste di capodanno, ho vissuto una vita assurda fino ad ora ma non è mai stato nulla così lontanamente intenso come questa settimana a Parigi. E ieri ero così preoccupato per Jo, che ho realizzato soltanto quando ero già in strada di non averti avvertito che non sarei andato alla festa, certo che non ci sarei andato, non so cosa vuol dire essere padre ma so cosa vuol dire essere affezionato a tuo figlio e ieri sono stato male pure io nel vederlo così. Anche perché l'ho trascinato in palestra ieri mattina - "

"E non avete fatto niente perché lui già non si sentiva bene" gli ricorda Harry, accarezzandogli il viso. "Lou, non ti azzardare. Ha preso freddo la sera prima, perché è un testardo del cavolo ed è uscito con quella felpa troppo leggera."

"Non avrei voluto essere da nessun'altra parte ieri sera. Non avrei potuto" mormora Louis. "E poi, altro che Cristiano Ronaldo. Ho avuto un ragazzo bellissimo nel mio letto questa notte."

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