Sei sempre stato tu

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"Ax? Axel, svegliati. Su. Oggi è il grande giorno."

Axel mugola qualcosa di incomprensibile, mentre si muove nel letto e spera segretamente che la voce del suo migliore amico sparisca e che le sue mani smettano subito - ora, in questo preciso istante, non vuole aspettare un secondo di più - di scuotergli le spalle. La luce che traspare dalle tende gli da fastidio, ha un dolore di testa allucinante e quando apre finalmente gli occhi e guarda Harry tutto sveglio e pimpante, ha voglia di dargli un pugno sul naso. In un attimo rimpiange tutto: di essere entrato nella sua pasticceria anni fa, di averlo supplicato per quel posto di lavoro, per aver fatto amicizia con lui, per averlo reso così importante da ritrovarselo qui nel suo letto a sperimentare su di lui l'atroce tortura del risveglio. È tutta colpa sua.

"Che ore sono?" mormora, mentre poco a poco i ricordi di ieri sera cominciano a prendere forma anche se in maniera piuttosto sfocata.

Ricorda soltanto di essere uscito ieri sera per il suo addio al celibato, che hanno bevuto tutti tantissimo e che alla fine sono stati Logan e Joey a trascinarli a casa perché lui ed Harry non riuscivano neanche a stare in piedi da soli. Motivo per cui non comprende come possa essere così lucido, mentre lui si sente come se gli fosse passata ripetutamente sopra una schiacciasassi.

"Sono le dieci."

Axel ora vuole davvero dargli un pugno in faccia. "Harry. Mi sposo fra sei ore."

"E tu devi prepararti, no?"

"Il vestito me lo devo forse cucire addosso? Porca puttana, Harry" sbotta infastidito, girandosi nel letto e accoccolandosi con la testa sul cuscino per tornare a dormire. Gli scappa un verso di disapprovazione quando sente le mani del suo amico scuoterlo nuovamente. "Per favore."

"Per favore cosa?"

Axel adesso vuole solamente sbattere la testa contro un muro di cemento armato, mentre sente i passi familiari di Joey entrare nella stanza, seguiti da quel povero Logan che ieri sera ha dovuto avere a che fare per la prima volta con questo trio di pazzi che sono sempre stati, e che di certo non potevano non essere proprio ieri che si sono ritrovati al loro primo addio al celibato. D'altronde nessuno dei tre si è mai sposato prima d'ora, per fortuna.

"Jo, ti prego - " mormora Axel girandosi nel letto, e interrompendosi quando vede il ragazzo avvicinarsi con un vassoio pieno di cose tra le mani. "Quello è cibo?"

Joey ride, poggiandolo sul comodino e buttandosi sul letto. "Come sta il futuro sposo, stamattina?" gli chiede, dandogli un bacio sulla guancia e insinuandosi tra lui ed Harry. Logan si fa spazio sul bordo del letto insieme ai tre uomini e osserva la scena melodrammatica che ha davanti agli occhi con un sorriso divertito. Se qualcuno qualche mese fa gli avesse detto che sarebbe entrato a far parte di questa famiglia un po' stramba, non avrebbe mai pensato di poter essere davvero così tanto fortunato.

"Ho mal di testa e tuo padre è un pezzo di merda" sbotta Axel, mettendosi composto sul letto per cominciare a mangiucchiare qualcosa della colazione che gli hanno preparato i due ragazzi. Almeno una gioia in questa giornata drammatica. A parte la gioia di convolare a nozze con l'amore della sua vita, ovviamente. "Oggi mi sposo, meritavo di dormire fino a tardi. Di solito le persone sposate si svegliano presto per portare i figli a scuola, questo è il mio ultimo giorno di riposo, poi da domani sarò sposato e dovrò alzarmi all'alba per accompagnare i miei bambini."

"I tuoi figli ci andranno da soli, a scuola" lo prende in giro Harry, allungandosi verso il comodino per afferrare il cellulare. Un sorriso gli compare appena illumina lo schermo.

"Ooh, ci risiamo" sospira Joey, sistemandosi bene tra le gambe di Logan e accarezzando le braccia del suo ragazzo che corrono immediatamente a stringerlo. "Ha quel sorriso."

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