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"Alla buon ora! Se hai intenzione di presentarti così tardi ancora per molto, caro mio, avvertimi così ti licenzio subito e cerco qualcun altro per sostituirti" sbotta Axel, quando vede Harry entrare in pasticceria e con un'espressione tramortita sul viso. Ha i capelli umidi ed Harry non esce mai di casa senza prima averli asciugati, in quattro anni di amicizia probabilmente non lo ha mai visto in questo stato e il che avrebbe potuto essere molto probabile, essendo un uomo single con un figlio adolescente. Così lascia perdere i dolcetti che stava sistemando, e lo guarda con una nuova aria di rimprovero mista a tenerezza. "Che c'è, tesoro, hai dormito male?"

Harry borbotta un saluto ai clienti e alle altre due ragazze dietro la cassa che stanno servendo insieme ad Axel, e proprio perché vede che riescono a cavarsela da sole, raggiunge l'amico dietro al bancone e lo afferra per il polso. "Vieni con me. Subito" lo supplica, trascinandolo in cucina. Quando vede che c'è Philip davanti ai fornelli a preparare i dolci, capisce che non è il caso di entrare dentro e si ferma sullo stipite.

"Ho scopato con Louis" sussurra, guardando l'amico con gli occhi sbarrati.

"HAI SCOPATO CON LO-mpffh"

"Sei coglione?" sbotta, con una mano premuta contro la bocca del più piccolo. "Axel, resto così tutta la giornata se non mi giuri che tieni bassa quella cazzo di voce da checca isterica che hai."

Axel lo guarda male, spintonandolo. "Sei proprio uno stronzo. Hai scopato con Louis? E perché?"

Harry sbuffa. "Perché ero incazzato."

"Giusto" risponde Axel, fingendo di averci capito qualcosa. "Harry, per favore, devi raccontarmi tutto dall'inizio alla fine. Soggetto, verbo, complemento, cazzo, culo, penetrazione, orgasmo, tutto."

Stavolta è Axel a prenderlo per mano e trascinarlo fuori dalla cucina, lo guida fino ad uno dei tavolini gialli liberi in sala e lo spinge sulla sedia. Harry si sente una marionetta nelle mani del suo amico, ma la verità è che da quando si è svegliato stamattina che si muove come un autonoma.

Non aveva previsto di addormentarsi a casa di Louis, stanotte, quando è rimasto a fare sesso con lui. Eppure stamattina si è svegliato nel suo letto, con le finestre aperte e il sole che baciava il corpo meraviglioso nudo di Louis, che stava dormendo di schiena e con la guancia premuta sul cuscino. Avrebbe voluto restare e leccarlo da cima a fondo, e invece si è limitato ad alzarsi, rimettersi addosso i vestiti e andare via in punta di piedi. Non solo è stato abbastanza fortunato da andare via senza farsi sentire, ma anche da rientrare stamattina a casa senza farsi sentire da suo figlio.

Si è buttato sotto la doccia, ha lavato via l'odore opprimente di Louis, si è messo addosso dei vestiti puliti ed è uscito di casa in fretta, per paura che Joey potesse svegliarsi e voler parlare con lui. Non è ancora pronto ad affrontare nessun essere umano, prima ha bisogno di parlare con qualcuno di quello che è successo, perché sì gli già capitato altre volte di avere avventure da una notte ma non con un uomo che lui ha amato più della sua stessa vita fino a pochi anni fa.

"Ieri Joey mi ha detto che Louis gli ha chiesto di allenarsi con lui" comincia Harry dall'inizio. "E io mi sono incazzato così tanto, perché avevo paura che fosse soltanto l'ennesimo tentativo per arrivare a me. Così appena Jo è andato a dormire io mi sono messo in macchina e sono andato a casa di Louis, ci siamo urlati contro, lui mi ha detto che non sono il centro del suo mondo e io ho capito che okay, forse non sono così importante, ma di certo non gli sono indifferente dopo tutto quello che ha fatto per portarmi a letto. L'ho provocato perché ero così stanco di passare come il ragazzino che gli sbava addosso, quando è lui che ha cercato di rimorchiarmi. E ha funzionato, è letteralmente caduto ai miei piedi e mi ha succhiato il cazzo. E me lo ha succhiato così bene, Axel."

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