Perché sei scappato, Cenerentola?

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"E poi Axel ha urlato "esci subito dalla mia pasticceria!", al che Maxence ha risposto: "Axel, non è tua la pasticceria" e io ho riso così forte che Axel ha quasi cacciato pure me. Capisci? Dovrei licenziarlo" racconta Harry, quando venerdì sera vede suo figlio in videochiamata su Skype, per il solito aggiornamento serale su come stanno procedendo le loro vite. "A parte gli scherzi, è stato troppo divertente. E in tutta onestà, per l'aiuto che mi da Axel sto pensando seriamente di vendergli una parte della pasticceria. So che la Larry è sempre stata solo mia, ma lo sai pure tu che è cambiato tutto da quando è arrivato lui quattro anni fa e - tesoro. Mi stai ascoltando?"

Joey annuisce prontamente, scacciando via i pensieri che aveva per la testa sorridendo a suo padre attraverso lo schermo. "Sì, papà, scusami. Sono solo un po' stanco. E anche preoccupato per David, per quella storia di cui ti dicevo."

"Oh, ma allora è stato mandato via sul serio?"

"Non l'ho capito. Ha litigato con Andrew, ha preso le sue cose ed è sparito" gli racconta Joey, ripensando alla discussione che è avvenuta ieri durante l'allenamento. "Un mio amico qua mi ha detto di non farci caso, lui sta qui da due anni e ne ha viste migliaia di crisi di questo tipo. Non riescono a reggere la pressione e vanno via dopo poche settimane. Solo che non capisco di che pressione si parli, voglio dire, non è facile ma è così soddisfacente. Io non manderei mai tutto all'aria."

"E da questo si vede che tu ci tieni davvero. Non tutti sono come te, Jo, sai in quanti dicono di voler fare il calciatore da grande? Sono in pochi a desiderarlo veramente come te" gli spiega dolcemente suo padre, e Joey lo ascolta attentamente e a tratti incredulo perché non riesce a credere che qualcuno possa davvero mandare all'aria tutto questo come ha fatto David. "A parte il tuo compagno di stanza che è scomparso, ti vedo molto più rilassato da quando ci siamo sentiti ieri mattina. All'inizio di questa settimana eri così strano che pensavo di averti fatto qualcosa durante il weekend."

Joey sta in silenzio per un po', limitandosi a sorridere e a giocare con la cover del cellulare che tiene tra le mani. La toglie e la mette continuamente come fa sempre tutte le volte che è un po' agitato per qualcosa. "Devo dirti una cosa, papà."

"Non so se questo tono mi piace" risponde Harry, guardandolo attentamente. "Stai pensando anche te di mandare a fanculo Andrew durante il prossimo allenamento?"

"No, sei pazzo?" scuote la testa Joey, lasciandosi andare ad un sorriso divertito. Poi fa un respiro profondo e si prepara a dirgli ciò che da giorni si sta tenendo dentro. "Ho - ecco, ho baciato una persona. Avevo intenzione di dirtelo domani perché ci vediamo alla festa, ma non ho resistito."

Harry dopo un breve secondo di smarrimento iniziale spalanca gli occhi, portandosi le mani alla bocca. "Oh mio Dio, il tuo primo bacio Jo! Sto seriamente per mettermi a piangere" mormora, sentimentale come al solito. Il suo bambino sta diventando grande, ha bisogno di un calmante. "Devi assolutamente dirmi chi è. Come l'hai conosciuta? Si tratta di una tua compagna di scuola? Oppure - "

Joey resta ad osservare suo padre che straparla come sempre, con un sorriso leggero sulle labbra e in attesa che la realizzazione lo colpisca. Ha la fortuna di essere figlio di un uomo intelligente e lo sa, sa che ci arriverà da solo. Infatti, appena quelle parole escono fuori dalla sua bocca, sembra realizzare che non può esserci stato nessun bacio con nessuna compagna di scuola, perché lui le lezioni le frequenta solo con i maschi. Così come gli allenamenti, i pasti a tutte le ore del giorno, ogni momento che passa qua dentro da quando è arrivato e tutto il resto. A meno che non sia uscito nel weekend, e no, non è uscito perché lo ha passato insieme a lui, non può aver baciato una ragazza.

Quindi "Oh" sospira Harry all'improvviso, guardandolo con occhi grandi.

"Già" mormora Joey, schiarendosi la voce che si è fatta improvvisamente sottile. "Lo sai - ecco, lo sai che io a queste cose non ci ho mai pensato, no? Te lo avrei detto se lo avessi saputo, ma ti giuro che non avevo idea. Poi lui mi ha baciato ed è stato - rivelatorio, capisci? Improvvisamente, ero io."

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