CAPITOLO SEDICI.

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La luce irrompeva fioca nel dormitorio dei Serpeverde, rifrangendosi nelle acque del Lago Nero e facendo risaltare il verde brillante delle tende. Piccoli pesciolini brillanti piegavano le alte erbe acquatiche in un movimento sinuoso.

Mentre tutti si trovavano a lezione, Harry e Draco si trovavano sul letto del dormitorio. Draco con la testa poggiata sulle gambe di Harry, che intanto gli accarezzava i capelli. Ormai era quasi diventata un'abitudine, non sembrava più strano e sbagliato. Era casa. Come se stare lì insieme a parlare fosse la cosa più naturale che avessero fatto in tanti anni.

Nessuno dei due si era ancora pienamente ripreso da quello che era successo nella Foresta Proibita la settimana prima, ed entrambi sapevano che non era finita. In qualche modo dovevano ancora vedersela con il Signore Oscuro, ma l'avrebbero fatto insieme.

Quando avevano raccontato quello che era successo a Ron e Hermione, i due erano rimasti a bocca aperta per un bel po' di tempo, fino a che Hermione non iniziò a sbraitare per quanto fosse preoccupata. Sicuramente non aveva tutti i torti, ma Harry sapeva di aver fatto la cosa giusta. Di certo non avevano risolto niente, ma avevano guadagnato del tempo per Draco, e per ora, era abbastanza.

Mentre si trovavano lì insieme, Harry si rese conto ne era valsa la pena, che rischiare tutto per lui era esattamente quello che doveva fare. E anche se i momenti bui erano stati tanti, e ce ne sarebbero stati ancora, i momenti come quello erano talmente belli da fargli dimenticare tutto.

"A proposito, Hermione e Ron sanno di noi" disse Harry sghignazzando, mentre i due parlavano di tutto e di niente. Era un po' preoccupato di come l'avrebbe presa lui, dal momento che non erano mai stati grandi amici, e anzi, Draco odiava Hermione più di tutti.

"Non ti preoccupare Potter, anche Pansy e Blaise lo sanno" Draco girò la testa per rivolgere lo sguardo verso Harry, regalandogli un sorriso.

"Ah...Pansy" Il viso di Harry si accigliò improvvisamente, e le sue mani smisero di muoversi lungo il volto di Draco, portandole invece al petto. Harry provava qualcosa che forse non aveva mai provato prima. Gli dava fastidio l'idea di Pansy e Draco insieme visti i loro precedenti. Si sentiva persino stupido a pensare a queste sciocchezze eppure non appena aveva sentito il suo nome qualcosa gli era ribollito dentro, e si era immediatamente infastidito.

"Che c'è Potter? Non sarai mica geloso" Draco non sembrava preoccupato dalla reazione di Harry, ma era piuttosto divertito, infatti tentò di trattenere le risate per non farlo arrabbiare di più. Harry distolse lo sguardo da lui, sapendo che se avesse incrociato i suoi occhi, si sarebbe sciolto come un gelato al sole, e non avrebbe più potuto mantenere una parvenza di dignità.

"Non essere ridicolo, non sono geloso di nessuno" sbuffò, ma se le sue parole dicevano una cosa, i suoi gesti e il suo tono di voce ne dicevano un'altra. Non voleva farlo capire a Draco, non voleva dargli questa soddisfazione. Già era abbastanza strano stare con quello che era sempre stato il suo acerrimo nemico, adesso si ritrovava anche ad essere geloso di una ragazza che gli ronzava intorno dal primo anno. Non era certo un segreto che Draco e Pansy avessero avuto dei precedenti, erano persino andati insieme al Ballo del Ceppo, eppure Harry non riusciva a sopportare l'idea.

"Harry Potter, geloso di Draco Malfoy. Non pensavo sarebbe mai successo" lo stuzzicò Draco, alzandosi e mettendosi a sedere sul letto, cercando di incontrare lo sguardo di Harry che lo evitava in tutti i modi.

"Beh, vuoi negare che ci sia stato qualcosa tra voi due?"

Draco si avvicinò pericolosamente ad Harry, che continuava ad opporre resistenza. Gli prese la mano con dolcezza, e se la portò alla bocca, baciando prima il palmo e poi le dita, lentamente. Ma Harry non voleva mollare. Poi si avvicinò ancora, fino a che i loro respiri non si mischiarono, e i loro volti non furono così vicini da poter annegare negli occhi dell'altro. Fu allora che Harry cedette e girò lo sguardo verso di lui.

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