CAPITOLO VENTI.

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Harrye Draco si trovavano davanti a quella che apparentemente sembrava una paretevuota. Era ormai notte fonda, ed erano stati ben attenti a non farsi beccare da nessuno in corridoio, specialmente da Piton o Mrs. Purr. In pochi istanti, un'enorme porta fatta tutta a ghirigori apparve sulla parete: ce l'avevano fatta di nuovo, avevano fatto apparire la stanza delle Necessità. Dopo uno sguardo fugace, i due si presero per mano ed entrarono, e lo spettacolo che li attendeva all'interno non l'avrebbero mai immaginato.

Al centro della stanza c'era un bellissimo letto a baldacchino, con i drappi bianchi che scendevano morbidi sul pavimento. Le coperte rosso fuoco, con dettagli oro che brillavano. Avrebbero potuto pensare che ricordasse i colori dei Grifondoro, ma erano così estasiati da non essersene resi minimamente conto. Al di sopra del letto una vastità di lucine fluttuanti dava l'idea di un cielo stellato, e tutto intorno c'erano piante rampicanti e fiori di ogni colore. Intorno c'erano candele di diversa fragranza e colore, che davano all'atmosfera una luce soffusa.

La Stanza delle Necessità era stata la stanza del primo Patronus di Draco, la stanza nel quale Harry aveva per la prima volta sentito qualcosa per lui, dove aveva potuto vedere un pochino nel suo animo. Era la stanza dove tutto era iniziato, e adesso si trovavano lì come due persone nuove, legate da un amore che era sbocciato lentamente e quasi con timore, ma che era fiorito come la rosa più bella.

"Non pensavo fosse questo il nostro stile" ridacchiò Draco, mentre scrutava con attenzione gli intagli in legno del letto, e accarezzava le tende bianche.

"La Stanza delle Necessità lo sa" disse Harry per tutta risposta, iniziando ad avvicinarsi a lui.

Mentre prima era sempre così timoroso, così titubante, e si lasciava trasportare da sentimenti che non sapeva controllare, adesso Harry sentiva che voleva tutto ciò che faceva. Ogni sua scelta, ogni sua parola e movimento erano frutto di una decisione, e non aveva più così tanta paura. Il loro rapporto si era evoluto così tanto in quei mesi che stentava a credere che fosse davvero così a suo agio con lui, che finalmente stesse liberando la sua parte più recondita. E Draco stava facendo lo stesso.

Certo il cammino era ancora lungo, eppure nessuno dei due accennava a mollare, c'era qualcosa di più grande che li teneva insieme, qualcosa di indissolubile. Forse il fatto di avere storie tanto simili nella loro diversità, o di aver trovato nell'altro il proprio pezzo mancante.

Quando Harry si fu avvicinato a sufficienza da poter sentire il suo respiro sulla propria pelle, alzò leggermente il collo per arrivare a baciarlo. Tutto sembrava perfetto in quell'atmosfera. Così i due si unirono in un bacio dolce e lento, dandosi tutto il tempo di godersi il momento. Entrambi avevano imparato a fare tesoro di ogni istante, perché da un momento all'altro tutto sarebbe potuto svanire in una nuvola di fumo. Nessuno dei due sapeva cosa avrebbe riservato loro il futuro, eppure per la prima volta nella loro vita avevano imparato a pensare soltanto al presente, racchiudendo ogni emozione in quei baci di cui non erano mai sazi.

Mentre si lasciavano baci sempre con più foga, Draco slacciò a uno a uno i bottoncini della camicia di Harry, nonostante avrebbe tanto voluto strapparla. Cercava il suo corpo con le mani, con le labbra, con ogni forza avesse voleva soltanto lui, soltanto toccarlo e averlo. Così iniziò a lasciargli umidi baci lungo il collo, mentre Harry chiudeva gli occhi e rimaneva a bocca aperta, per prendere l'aria che gli mancava ogni qual volta Draco lo toccava. Scorrendo con le mani sul suo torace, piano piano scendeva con le labbra, percorrendo ogni millimetro della sua pelle ormai calda per l'eccitazione. Posò le mani sui suoi fianchi, facendo andare Harry completamente su di giri, e privandolo di ogni rimasuglio di razionalità. Passò a slacciare la cintura in pelle che lui stesso gli aveva prestato, per poi sbottonare con estrema lentezza i suoi pantaloni, lasciandoli cadere al suolo. Adorava sentire Harry che fremeva sotto il suo tocco, adorava il fatto che lui lo pregasse per liberarlo da quei vestiti che sembravano catene, che lo implorasse di fare più velocemente perché non avrebbe retto.

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