Ormai era più di una settimana che Harry e Draco non parlavano. La tensione si tagliava col coltello quando erano costretti ad incrociarsi per i corridoi o nella Sala Comune, eppure non si erano mai scambiati neanche uno sguardo. Draco aveva più volte cercato i suoi occhi, ma Harry non aveva mai ceduto all'impulso di farglieli trovare. Harry si conosceva bene, e sapeva che se fosse caduto anche per un solo secondo in quel mare in tempesta che si celava negli occhi grigi di Draco Malfoy, poi sarebbe annegato, senza riuscire a risalire in superficie. Harry faceva di tutto per non esternare le sue emozioni, facendo finta di stare bene, ma in realtà avrebbe soltanto voluto prendersi una pausa dalla vita e rannicchiarsi nel suo letto. I suoi pensieri erano così confusi che ormai non sapeva più dove fosse l'inizio e se ci fosse una fine. La sua stessa mente lo stava lentamente divorando.
Pensava intensamente, ogni giorno, a quanto odiasse Draco Malfoy e a quanto si fosse sentito deluso. Con l'amaro in bocca rimuginava di continuo su ciò che era successo senza darsi tregua. Nessuno gli aveva fatto più male di così. Avrebbe dovuto aspettarselo infondo, era stato stupido a fidarsi di lui, a credere che fosse diverso da come aveva sempre creduto. Lo aveva soltanto preso in giro, fin dall'inizio, e mentre lui si era innamorato, Draco gli diceva solo menzogne.
Harry se ne andava in giro come un fantasma, le occhiaie per via degli incubi che lo tormentavano ogni notte. I capelli spettinati, la camminata strascinata. Era trasandato nel corpo e nell'anima, e non sembrava interessargli. A lezione aveva gli occhi vacui, non ascoltava neanche una parola e qualora venisse ripreso da un professore, non gli interessava. A volte era costretto a lasciare l'aula, perché il peso dei suoi pensieri diventava troppo da poter reggere. A volte si sentiva come se non riuscisse a respirare, e quindi correva fuori a volare, ma neanche questo serviva a curarlo. Sapeva cosa gli mancava, ma era l'unica cosa che non poteva avere.
Draco dal canto suo non era quasi mai a lezione, e quando si trovava nella Sala Grande non parlava con nessuno, se ne stava a sedere in un angolo a leggere qualche libro. A pranzo e a cena non si presentava mai, e se c'era, in realtà era da tutt'altra parte.
Entrambi avevano bisogno dell'altro come di respirare, eppure tutti e due avevano capito che allontanarsi era stata l'unica cosa da fare. Come poteva una cosa che era così dolorosa, essere la più giusta?
Ron non faceva altro che cercare di parlare con Harry, cercare di farlo mangiare e di tirarlo su. Harry ascoltava ma non sentiva niente. Si era creato una bolla attorno a sé in cui vivere, evitando le interferenze esterne, che lo proteggeva da qualsiasi cosa potesse scalfirlo ancora di più. Un solo tocco, e sarebbe crollato in pezzi.
Hermione non faceva altro che dirgli quanto fosse preoccupata per la sua salute, cercando di far leva sul fatto che avesse affrontato sfide molto peggiori di questa. Eppure a Harry sembrava di non aver mai affrontato nulla di simile, quel dolore lo stava annientando. Harry poteva cercare di anestetizzarlo, di ignorarlo, di assuefarsi ad esso, eppure ogni giorno che passava era sempre più forte, sempre più invasivo. Gli prendeva i nervi, le vene, le arterie e tutto il corpo, finchè non avesse preso il controllo del suo corpo e della sua mente.
Fu quando Ron lo vide, deperito e privo di emozioni, che decise che se non avesse fatto qualcosa, avrebbe perso il suo migliore amico.
Quindi una mattina prese tutto il suo coraggio, mise da parte il suo astio e si avvicinò a Malfoy, prendendolo da parte mentre usciva dalla Sala Comune. Se qualcuno avesse visto un Malfoy e un Weasley parlare, probabilmente non ci avrebbe mai creduto. Lo stesso Ron si sentiva quasi in imbarazzo, ma sapeva che lo stava facendo per il suo amico, e se poteva anche soltanto tentare di risolvere le cose per lui, doveva almeno provarci.
"Malfoy! Malfoy!" Ron prese da parte Draco, che sembrò non poco infastidito da quel contatto davvero poco gradito.
Ron non poté fare a meno di notare che nonostante non fosse al massimo del suo aspetto, Draco manteneva sempre un certo decoro, e certo non si faceva mai mancare qualche ghigno in sua presenza. Forse era così abituato a dover nascondere il dolore che provava, che ormai era un esperto nel farlo.

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Memories.
FantasyAl sesto anno a Hogwarts, Harry sospetta che Draco possa avere a che fare con gli affari del Signore Oscuro. Ma nel tentativo di scoprire cosa stia nascondendo, succede qualcosa che non avrebbe mai potuto immaginare: si innamora di lui.