Arriva l'Inghilterra

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La pirofregata di Mary Ann Deufort era entrata nel porto di Amsterdam solo un'ora prima. Subito la delegazione del governo d'Olanda si era presentata per riceverla e lei era scesa, seguita dai suoi bagagli. Gli olandesi sapevano essere incredibilmente formali, lei aveva sorriso a tutti e aveva annuito a ogni domanda di circostanza le era stata rivolta. La carrozza a vapore l'aveva portata al palazzo dove avrebbe alloggiato in pochi minuti.

Purtroppo, i pezzi grossi degli olandesi non erano quelli che erano venuti al porto. I più importanti delegati del governo l'avevano aspettata al varco, lì al palazzo, dove si era svolta una specie di cerimonia. Le erano stati fatti dei doni e un tale Vanqualcosa aveva tenuto un discorso.

Aveva annuito, sempre in silenzio, poi era riuscita a dire. "Sono molto onorata dalla vostra accoglienza. Mi dispiace essere troppo stanca per il viaggio per ricambiare nel modo dovuto alle vostre attenzioni. Spero organizzeremo rapidamente un incontro, più avanti, quando sarò ristorata."

Gli olandesi erano stati soddisfatti e le avevano permesso di prendere possesso dell'abitazione che avrebbe avuto durante tutto il congresso.

Appena in vista di un bagno, vi si era fiondata con l'irruenza di un myrmidon e aveva cominciato a vomitare l'anima.

I collaboratory di Mary Ann Deufort, accuratamente selezionati e addestrati, la lasciarono a fare versi e sputare acido per tutto il tempo che lei ritenne necessario. Non mossero un dito mentre lei si ripuliva e si sciacquava la bocca e solo quando si ripresentò, nuovamente con un aspetto decente azzardarono a dirle da che parte era la camera da letto.

"Che tu possa essere maledetto in eterno, Hipster!" urlò lei, a nessuno in particolare, trottando verso le sue stanze. "Farmi fare questo stramaledetto viaggio per partecipare a uno stramaledetto congresso e cercare di strappare via condizioni che ti permettano di divertirti nel tuo giardino a fare il piccolo reuccio coglione! Fosse per me avrei già raso al suolo questa città e tutti i suoi stupidi abitanti!"

Mary Ann si chiuse in camera, si liberò di tutti i suoi vestiti da viaggio e ne mise degli altri, che solo all'apparenza erano più eleganti. In realtà il taglio di quasi tutto il suo guardaroba era pratico in modo quasi scandaloso, con gonne mai particolarmente strette o abbondanti e un assurdo repertorio di pantaloni da cavallerizza riadattati per essere usati in giro. Mary Ann Deufort, in quanto a comportamenti mascolini e aggressivi, era seconda solo a Francine Valery Santaroche, ma era un duello appassionante.

Una volta a posto uscì dalla sua stanza in cerca dei suoi segretari, ne fermò uno puntandogli un dito. "Si è almeno capito come arriveranno i tedeschi?"

Il segretario incassò, anche lui sapeva tutto degli atteggiamenti del ministro degli esteri inglese. "La regina Anna manderà qualcuno, anche se probabilmente si tratterà di una mezza figura, che rimarrà all'ombra della delegazione russa. C'è molta confusione invece sulle province che hanno rifiutato l'attuale governo. Diverse diserteranno il congresso, altre forse manderanno qualcuno in qualità di osservatore, sembra che l'unica personalità che sarà sicuramente presente sarà il conte Otto Von Bismark."

"Bismark! Quel viscido barbogio! Spero non gli venga in mente di frullarmi il cervello."

"Intanto mi preme avvertirla che l'osservatore particolare della regina Vittoria sarà qui non prima di domani."

"IL COSA?"

"E' una decisione che la regina ha preso quando lei era già partita. Sir Charles Darwin parteciperà come osservatore al congresso."

"Darwin! Bhe, sia chiaro, se la cariatide tira le cuoia nel bel mezzo del dibattito non voglio avere niente a che vedere col rimpatrio del cadavere!"

Valerius Demoire - vol.4Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora