L'attacco delle salamandre

2 0 0
                                    

All'inizio Valerius non capì cosa stava succedendo, poi qualcuno cominciò a sparare e lui spostò lo sguardo per vedere quale fosse l'obiettivo dei colpi. Si accorse allora che stavano venendo verso di loro una mezza dozzina di creature su quattro zampe, poco più grosse di cavalli, coperte di squame. Apparivano come delle enormi lucertole, tenevano costantemente la bocca spalancata lasciando la lunga lingua a frustare costantemente l'aria. La loro andatura era bizzarra, quasi ridicola, ma gli permetteva comunque di incedere con determinazione.

"Torniamo sul treno!" urlò Morgan, indicando al gruppo la direzione. Presero a correre, ma da dietro la locomotiva spuntò fuori un'ennesima creatura, che probabilmente si era avvicinata al convoglio con più circospezione delle altre. Per sfuggirle dovettero fare dietrofront e correre nella direzione opposta.

I fucilieri erano concentrati verso il fondo del treno, perché era all'incirca da lì che il grosso dei mostri si stava avvicinando così nessuno stava badando alla creatura solitaria che dava loro la caccia. Valerius, non certo noto per la sua agilità fisica, rimase rapidamente indietro rispetto agli altri dopo pochi metri. Un fuggevole sguardo gli fece capire che l'essere alle sue spalle presto l'avrebbe raggiunto.

All'orizzonte non si vedeva nessun riparo dove potesse infilarsi né qualcuno che potesse dargli aiuto. A un certo punto Morgan si girò, si avvide della sua situazione e tirò fuori la pistola. I proiettili presero a rimbalzare ai piedi del mostro come sulla sua pelle, senza scalfirlo.

Solo a quel punto Valerius si accorse che, nella corsa, si era accostato al vagone su cui aveva imbragato l'Hanged One. Con un ultimo sforzo vi si aggrappò e si issò a bordo. La salamandra, intuendo che la sua preda gli stava sfuggendo, ebbe un colpo di reni e tirò un colpo di artiglio che lo mancò di poco. Poi, frustrata nel vederlo arrampicarsi, rimase alcuni secondi a soffiargli contro, per poi cercare di avere presa a sua volta sul vagone e continuare la caccia.

Ormai a corto di fiato, Valerius si trascinò sopra la corazza di metallo del suo myrmidon, reggendosi ai cavi con cui era fissato al vagone, raggiunse il portello e lo aprì, aggrappandosi con tutte le sue forze alla maniglia.

Vide la salamandra che finalmente riusciva a far presa abbastanza per issare il proprio corpo sul pianale, ma ormai poteva scivolare nel suo abitacolo e così fece, lasciando che si sigillasse alle sue spalle. Appena fu chiuso dentro sentì un raspare di unghie su metallo: il mostro, sul petto di Hanged One, cercava di entrare.

Il giovane genio, però, si sentiva al sicuro. Si limitò a tirarsi il casco sulla testa e accendere il motore a ignitium del gigante di ferro.

Con grande stridore e recidendo i cavi a cui era legato, l'Hanged One si mise seduto.

Valerius Demoire - vol.4Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora