Ritorno a casa

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Vanjan premette il pedale con forza, le giunture del suo myrmidon Ogre stridettero, ma la sua anca si spostò e lui evitò di calpestare la carrozza che gli veniva incontro. "Dannazione..." si lasciò sfuggire.

"Presto saremo nei quartieri della cenere, signore, lì non c'è più nulla di vivo." lo avvertì il pilota alla sua destra.

Erano due myrmidon Ogre e un myrmidon ORL. Vanjan era terribilmente imbarazzato riguardo quanto gli fosse difficile correre per Parigi. Ricordava quando lo aveva fatto la prima volta, per deporre re Gregorie, eppure gli era comunque difficoltoso, forse perché ormai ogni muro intatto della città gli era così prezioso che solo l'idea di rovinarlo con la sua macchina lo atterriva.

"Avremmo potuto pensarci da soli, signore." disse il soldato sull'ORL "Non era necessario che intervenisse."

"Vero, tenente." rispose lui. "Ma ne sentivo il bisogno."

Briganti? Rivoluzionari? Sovversivi? Impossibile stabilire chi fossero, ma avevano rubato tre ORL, avevano attaccato la città e poi si erano ritirati verso i quartieri della cenere. Alcuni dicevano che avevano tentato una sortita a Palazzo, ma le difese che erano schierate lì li avevano scoraggiati, altri credevano che quella fosse solo una prima azione dimostrativa a cui ne sarebbero seguite molte altre. Comunque fosse per Vanjan quella storia finiva lì, non gli avrebbe permesso di sfuggirgli.

"Movimento a ovest, signore." disse uno dei soldati. Si girarono tutti in quella direzione e videro il rudere di quello che una volta era stato un palazzo crollare su sé stesso come fosse di cartapesta.

Vanjan prese la testa del gruppo, era sua intenzione fare fuori i nemici con le sue mani. Una parte di lui sapeva che lo stava facendo solo per rancore e frustrazione, ma questo non lo avrebbe fermato. Meritava un momento di battaglia. Scartò un attimo di lato con il suo myrmidon e finalmente individuò la macchina nemica. Ma ebbe modo di vederla solo per un momento perché subito dopo vide una specie di tempesta di metallo abbattersi contro di lei fino a non lasciarne nulla intero.

"Non dovrebbero esserci altri myrmidon qui!" esclamò, con un po' di paura, uno dei suoi soldati. "Deve essere qualcuno proveniente da fuori! Chiamo rinforzi."

"Rimani in posizione, tenente. " gli ordinò Vanjan. Intanto, la tempesta di metallo aveva raggiunto l'altro ORL, che aveva cercato di darsi alla fuga e l'aveva schiantato. Esauriti i nemici, la macchina sconosciuta si fermò e cominciò ad avanzare lentamente verso il gruppo di Vanjan. Dietro di lei apparve un ORL dalla livrea anomala.

"Quali sono gli ordini, generale?" chiese il tenente affatto tranquillizzato.

Vanjan sorrise, più che sorridere con la faccia sorrise dentro di sé, in modo irrazionale. Spense l'ottoniera, si sfogò in una sguaiata risata e tornò a parlare. "Saluto, soldati, porgete i vostri rispetti."

La macchina sconosciuta continuava ad avanzare piano, i rostri inaspettatamente luccicanti, ma nessuno parlava dall'abitacolo.

"I nostri... rispetti, signore?"

Il myrmidon Ogre di Vanjan si inginocchiò. "Si i vostri rispetti per Francine Valery Santaroche, Spada Immacolata di Francia e tutt'ora Generale dell'esercito francese. Non posso pensare a nessuno che li meriti di più."

Valerius Demoire - vol.4Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora