Il patto dei serpenti

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Allectra della fonte di luce era una femmina della sua razza e dichiarò di essere un guerriero, non un diplomatico. Indicò a Hipster la lunga spada che era stata costretta ad abbandonare per potersi sedere al tavolo con la regina e dichiarò che era un simbolo di potere all'interno del suo popolo. 

Oltre a ciò Allectra sembrava non stare bene. Il suo respiro era pesante e dovette interrompersi più volte nel parlare. Più volte si mise in bocca delle strane foglie verdi, che poi masticava lungamente, traendo da ciò un apparente sollievo. Purtroppo Hipster non sapeva abbastanza della biologia rettiliana per interpretare quei gesti.

Ma le parole di quella creatura gli erano chiare: "Abbiamo avvelenato i vostri raccolti. Abbiamo portato noi la Cenere Smeraldo che ha distrutto gran parte delle riserve di cibo dell'Europa." 

"Un atto che non esito a giudicare disgustoso e vigliacco." commentò il primo ministro, ma senza emozioni. In fondo non ne provava, la durezza delle sue parole era una lucida mossa politica. 

Nemmeno Allectra parve scomporsi. "Avevamo bisogno di guadagnare una posizione di forza. Noi abbiamo cibo con cui possiamo sfamare parte della vostra gente." 

"Quindi non si tratta di un'alleanza. Si tratta di un ultimatum." 

Allectra prese a masticare con movimenti più decisi. "Il nostro sistema di valori è molto diverso dal vostro, però ho studiato abbastanza la vostra gente per capire il vostro rancore. Non posso nascondere il fatto che ci siamo mossi contro la vostra razza nella sua intierezza e che non pensavamo di doverci interessare delle dinamiche fra le vostre nazioni. Andando avanti, però, abbiamo capito di aver bisogno di un diverso approccio. Questo è il motivo per cui siedo a questo tavolo."

"Per cui è cibo in cambio di cosa?" 

"Della vittoria nella seconda guerra del Vapore." 

"Ambizioso..." 

"Alla fine della seconda guerra del Vapore vi sarà un Nuovo Ordine Mondiale, chi vincerà il conflitto disegnerà i ruoli del futuro. Allora faremo le nostre richieste." 

La regina Vittoria fino a quel momento era stata solo una spettatrice, per ragioni ben precise. Disprezzava Hipster da sempre, ma non poteva negare la sua arguzia e furbizia politica. Metterlo di fronte ad Allectra senza preavviso e studiarne le reazioni era il suo modo per farsi un'idea della situazione. C'erano diverse motivazioni per cui era consapevole di non ragionare lucidamente sulla questione, di certo non lucidamente come faceva il suo Primo Ministro. Intervenne però per stimolare un giudizio. "Militarmente abbiamo la possibilità di vincere il conflitto. L'aiuto dei rettiliani rende praticamente certo l'esito dello scontro. Meglio che l'Europa sia nelle nostre mani che in quelle di altri."

Hipster si alzò. L'arma di Allectra era appoggiata su un comodino, lontano dal tavolo. Si avvicinò alla lama e la osservò: non gli ricordava niente che avesse visto prima, notò solo l'impugnatura in legno, il singolo taglio, la punta quadrata. Non avevano mandato da loro un politico, non un diplomatico, avevano mandato da loro un guerriero. Una razza educata alla guerra.

"Prenderemo l'Europa, allora. La terremo tra le mani. E le nostre mani saranno sporche di sangue."

Valerius Demoire - vol.4Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora