Costruire un esercito

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"Siamo quasi riusciti a ricostruire l'esercito francese, ma incontriamo continui ostacoli nella produzione." ammise

Caleb Zorian. A Francine quell'uomo non piaceva, ma era evidentemente un uomo dalle grandi qualità ed era anche l'unica via per accedere alle risorse di Valerius.

"Ostacoli?"

"La gente ha fame, ci vede costruire macchine da guerra invece che andare in cerca di cibo, ci sono tutti ostili. Anche gli operai, non possiamo pagarli come vorremmo."

"Il vostro ritorno cambierà le cose." intervenne ottimista Vanjan "Già molti reparti dell'esercito hanno mandato messaggi di gioia. Molti sono convinti che siamo invincibili."

"Non sono invincibile." Francine ricordava il sapore salato della sconfitta, a Berlino, come anche di tutte le altre piccole sconfitte che erano i morti che aveva sulla coscienza. "Non abbiamo in pugno Parigi, questo è il primo problema. Non posso ripartire al fronte e vederla sfaldarsi."

"La guardia personale di Valerius è sulle tracce di Fountaine Rouge." ricordò Vanjan

"Guardia personale?"

"Beatrice, mia... moglie."

Francine arrossì leggermente, colta di sorpresa. Non riusciva a immaginarsi Vanjan sposato, soprattutto a una persona diversa da lui come Beatrice, ma in fondo era meglio così. Uno che si sposa deve necessariamente credere nell'esistenza di un futuro.

"Sono tornata a Parigi e vi ho trovati già a costruire un nuovo esercito, nonostante non ci siano minacce dirette per la nazione e nonostante la Fame." notò Francine "Qual è il suo piano? Cosa vuole fare? Attaccare i rettiliani?"

"Dice che non ce ne sarà bisogno." rispose Caleb, greve "e che va bene così. Basta tenersi pronti e avere abbastanza macchine da guerra. Secondo lui gli ORL terza generazione e gli Arabesque seconda generazione sono i migliori myrmidon del pianeta."

"Un po' infantile, come progetto. Come al solito..."

"Ci sono cose che Valerius sa..."

"E tiene per sé. E sono completamente inutili, quindi. Lo conosco da prima di voi, signor Zorian, inutile spiegarmi com'è."

Si stavano muovendo. Francine non stava mai ferma, impegnata a verificare ogni cosa. Arrivarono nella sala del trono e li trovarono un confuso brusio, simile al panico.

"Cosa accade?" chiese la Spada Immacolata di Francia, brusca, innervosita dall'odore della paura.

"Un messaggio dall'Inghilterra."

Valerius Demoire - vol.4Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora