I giorni passarono e arrivò il momento di rientrare alla U.A. Quella mattinata era soleggiata, sembrava quasi che il sole sorridesse a tutti gli studenti. Nel dormitorio erano tutti svegli e si stavano preparando per il rientro alla Yuei. Alla mattina non c'era più quell'aria felice, ma ben altro. Nessuno urlava, nessuno si lamentava. Parlavano solo.
«Uffa... si rientra!»
«Ehhh già. Ma almeno riprenderemo i nostri allenamenti!»
Quella giornata era splendida, ma nella sezione A nessuno era contento. Molti erano già in classe, altri dovevano ancora arrivare, altri ancora, come Katsuki, non ne avevano voglia.
Quando Katsuki entrò in aula la prima cosa che vide fu il banco vuoto di Izuku. Una sensazione di tristezza gli arrivò al cuore e non poteva fare altro che aspettare il suo allontanamento. Fu guardato male da vari amici di Izuku, ma a lui non ci fece caso. Pensava che si sarebbero stufati presto, che avrebbero smesso di guardarlo in quel modo, ma niente.
«Cazzo avete da guardare?»
«Non c'è bisogno di dirtelo.»
«Ancora con questa storia?!»
«Non è colpa nostra Bakugou.»
«Ragazzi, dai. Basta con sta storia. Non è stata sua la colpa, lo sappiamo tutti. Eppure voi lo state trattando come se fosse lui il Villain che ha ferito Midoriya. Non mi sembra il caso.» disse Kirishima.
«Se ha atteggiamenti da tale...»
«Cazzo hai detto bastardo a metà?! Ripetilo se hai il coraggio.»
«Bakubro, lasciali stare. Non sanno quello che dicono.»
Katsuki ghignò per poi andarsi a sedere al suo posto. Aveva una sensazione strada addosso, una sensazione di vuoto. Solitamente alla mattina c'era sempre lui a salutarlo e a chiamarlo con quel nomignolo, ma quella mattina no. Lui non c'era.
Pochi minuti dopo arrivarono Aizawa, All Might, Midnight e il preside. Quest'ultimo parlò.
«Ragazzi, mi dispiace per tutto ciò che sta succedendo, ma da oggi riprenderanno i corsi, le esercitazioni e le votazioni. Nulla è cambiato; i danni alla struttura sono stati riparati e ora è tutto pronto. Questo mese è stato molto difficile per tutti quanti, le condizioni di Midoriya erano critiche fino a poco tempo fa, ma ora i medici intravedono miglioramenti.»
Il preside continuava a parlare, ma Katsuki non l'ascoltava. Era troppo distratto per farlo. Guardava fuori dalla finestra e si accorse che la primavera era arrivata.
L'albero di ciliegio che affiancava la loro aula era ormai carico di nuovi fiori. Erano arrivati in quel periodo dell'anno dove i fiori di ciliegio sbocciavano e potevano essere ammirati da tutti.
Per Katsuki il posto migliore per ammirargli era il vecchio traliccio sul quale passavano spesso da bambini e che ormai era diventato un ponticello. Appena lo si attraversa dall'altra parte c'è un intero viale decorato da alberi di ciliegio. Una meraviglia da ammirare. Si dice che durante la notte si riesca ad ammirare i sakura illuminati, ovvero i fiori di ciliegio, per esaltarne la loro bellezza. Uno spettacolo unico, che va ammirato non solo con gli occhi, ma anche con il cuore.
«Bakubro! Bakubro!»
«Oii Bakugou! Ci sei?!»
«Cosa volete?»
«Dobbiamo andare ad allenarci, non hai sentito il Sensei?»
«Si.» mentì. «Andiamo.»
Una volta finito l'allenamento poterono tornare ai dormitori. Katsuki rimase fuori ad allenarsi ancora un po', finché non si dovette fermare per l'arrivo di All Might. «Giovane Bakugou! Eccoti, pensavo fossi con gli altri.»
«Perché dovrei?»
«Perché siete un gruppo.» rispose.
«Se un gruppo è formato da stronzi che notano solo i tuoi sbagli, allora preferisco rimanere solo.»
«Non darti colpe che non hai giovane Bakugou. Il giovane Midoriya non vorrebbe che-»
«E tu cosa ne sai?! Cosa ne sai di cosa vorrebbe lui?! Non puoi saperlo, non lo so io, figuriamoci te! Come posso non incolparmi cazzo, è colpa mia. Solo mia e di nessun altro. Sono stato uno stupido a lasciarlo andare, è questa la verità.»
«Io non-»
«Non sai che dire, lo so.»
«Giovane Bakugou dimmi una cosa. Sei stato te a combattere contro di lui? Sei sempre stato te a ferirlo così tanto?»
«Hahh?! Ma per chi cazzo mi prendi?! Va bene che lo odio, ma arrivare a così tanto mi sembra troppo esagerato! Anche per uno come me cazzo!»
«Giusto.»
«Hah? Non dirmi giusto!»
«Si, scusami. Lo hai detto tu, non saresti mai arrivato a così tanto. Quindi non è colpa tua se lui è in coma. Giovane Bakugou, devi capire che le questioni personali sono un conto, quelle "lavorative" un altro. Hai dei problemi con il giovane Midoriya, ma questo non vuol dire che sia stato tu a mandarlo in coma.» disse abbracciandolo leggermente. «Non è in coma per colpa tua, ma per il Villain. Ricordati questo. Si sveglierà vedrai, così avrete modo di parlare.»
«Si si, ma ora staccati All Might.»
«Ahh Giovane Bakugou.» disse trasformandosi in forma muscolosa. «Sei sempre il solito!» disse per poi tornare alla sua forma.
«All Might, ti chiedo una cosa.» chiese.
«Dimmi pure giovane Bakugou.»
«È stato davvero il One For All a tenerlo in vita inizialmente?»
«Giovane Bakugou, questo non posso saperlo. A quanto pare si, ma non lo so per certo. Pensavo non si fosse ancora unito del tutto al giovane Midoriya e invece..»
«Mh, capisco.»
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My Healing || bakudeku
Fanfiction➥ | 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗹𝗲𝘁𝗮. Stava correndo verso l'uscita, ansimava e si lamentava per il dolore che provava. Ma non gliene importava perché quel dolore non era niente in confronto a quello di un amore perso. Correva sempre di più finché non vide la sua...