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«Noi dobbiamo parlare. Che tu lo voglia o no.» disse.

Katsuki non gli rispose e in compenso iniziò ad avviarsi verso l'ascensore per andare nella sua stanza quando Izuku gli prese il braccio.

«Per quanto ancora mi vuoi ignorare?! I-Io sono stanco di questa situazione va bene? Non sono qua per litigare, ma per sistemare tutto, perché so che se non lo faccio io, tu non lo farai mai.»

«È colpa mia ora?»

«Non ho detto questo. E se parli solo per dire cazzate, non farlo.» disse con tutto il coraggio che trovò in corpo. «Senti Kacchan io, io non sono qua perché ho voglia di litigare o ho voglia di star male va bene? Sono qua per parlare come persone civili senza urlare.»

«Tu non sei qua per questo. Mi continui a seguire ovunque cazzo, ti ho detto di non farlo. E tu che fai? L'opposto.»

«Già, hai ragione.» sospirò. «Ma non sono venuto a dirti che non posso starti lontano. Perché posso benissimo, ma non voglio.»

«Deku. Vattene nella tua stanza.»

«No. Ora mi puoi spiegare che cosa ti è successo oggi?»

«Non c'è un cazzo da spiegare. Sei un nerd no? E allora arrivaci da solo.» disse bevendo e sedendosi.

Abbassò lo sguardo. «Mi dispiace Kacchan... volevo solo-»

«Cosa volevi fare?! Ritornare di nuovo in coma?!» disse lanciando il bicchiere per terra. «Cazzo...»

«Mi ero solo affaticato nulla di più Kacchan! Sei esagerato!»

«Esagerato. Ti sembra che io sia esagerato.» si alzò. «Che cazzo dovevo fare eh?! Ho esagerato la situazione? Secondo te esagerare per una persona mezza morta per terra, è troppo?! Ho visto quella situazione tre volte. Il coma, poi a casa tua e ora questa. Tu non sai come mi sia sentito, tu non sai un cazzo. Quindi, va a dire esagerato a chi non ha vissuto tutto ciò. Ma non venirlo a dire a me, non ti azzardare.»

«Io... scusami Kacchan, ma tu lo sai benissimo che è quello che voglio fare. L'ho sempre voluto fare e non mi tirerò mai indietro. Nonostante tutto.» disse toccandosi il suo braccio destro. «Sia questa ferita che l'operazione mi hanno fatto capire ancora di più che non faccio che preoccupare le persone e non voglio che accada più. Ma io non voglio smettere solo per questo, non mi fermerò mai. È questo quello voglio essere.»

«Morto? Se preferisci così, accomodati pure.»

«Kacchan... non dire così...»

« Hai finito? Così posso andarmene a dormire.»

Sospirò. «Perché fai così? Io davvero non ti capisco. Ti ho detto che voglio parlare e tu vuoi andartene. Non mi interessa se tu vuoi che io ti stia lontano. N-Non ci riesco Kacchan va bene?»

«Non mi importa se non ci riesci, tu devi impegnarti e starmi alla larga.»

«E allora dammi un motivo per starti lontano, uno solo, ma che sia valido. E lo farò.»

I due si guardarono negli occhi, profondi quelli di Katsuki, speranzosi quelli di Izuku. Non dissero nulla per vari minuti, finché Katsuki rispose a quella domanda.

«Me.» il verde lo guardò confuso.
«Io sono il motivo valido per cui devi star lontano. L'unico dal quale devi stare alla larga, l'unico che ti ha fatto per anni sentire una merda.»

«C-Che stai dicendo... non, non è vero! Non devi...»

«Forza Deku, lo sappiamo entrambi che questa è la verità cazzo. Sei nerd, ma non sei stupido Deku! Ti sei sempre creduto superiore, sempre cazzo! Perché mi volevi aiutare, perché?! Io riesco a fare tutto da solo, senza l'aiuto di nessuno. Perché non ti sei mai opposto eh?! Perché nonostante il passato, tu sei qua, con una cazzo di unicità non tua, ma che hai reso tua?! Perché?! Perché sei sempre qua se io ti ho sempre trattato come una merda eh?!» urlò.

My Healing || bakudekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora