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Quella stessa sera aveva appena finito di cenare e stava guardando il telegiornale insieme a sua madre; stavano mostrando il servizio del meteo e avevano appena informato che quella nottata ci sarebbe potuta essere molta pioggia.

Si era alzato per andare a prendere una bottiglietta d'acqua, quando sentì suonare alla porta. Bevve un sorso d'acqua e andò ad aprire; quasi non si strozzò per la sorpresa. Si sarebbe aspettato chiunque a quell'ora, ma non una sua visita. I suoi pensieri si dileguarono quando dalla porta si affacciò anche Inko per salutare i due ospiti.

«Mitsuki! Che sorpresa! Non pensavo sareste venuti entrambi, entrate dai.»

Izuku aprì di più la porta per farli entrare e proprio in quel momento gli occhi rosso rubino incontrarono i suoi smeraldi. Li starebbe a guardare per ore. D'altronde Katsuki gli aveva detto di stargli lontano, non di non guardarlo.

Una volta entrati si accomodarono in soggiorno, mangiarono una torta comprata da Mitsuki e parlarono. Quando le due donne si alzarono per portare i piatti in cucina, i due ragazzi si guardarono solamente: si dicevano tutto senza dire nulla. Katsuki non l'aveva mai chiamato, non l'aveva cercato e gli diceva di stargli lontano, eppure in quella giornata si erano incontrati già due volte nell'arco di qualche ora.

«Moccioso andiamo.»

«Vecchia, non dirmi quello che devo fare.» disse alzandosi.

«Katsuki-kun, ti andrebbe di restare qua stanotte?» chiese Inko.

«C-Cosa?! Mamma!» Izuku era imbarazzato, molto.

«Beh, cosa c'è. Un po' di compagnia non fa mai male.» disse sorridendo.

Dopo una lunga chiacchierata Mitsuki se ne andò lasciando Katsuki da Inko. Izuku non era contento di questa cosa, Katsuki nemmeno; perlomeno avevano un futon e non avrebbero dovuto dormire insieme. Dopo tutto quello che era successo, sarebbe stato molto imbarazzante. Inko era uscita per portare la spazzatura e i due ragazzi erano già in camera.

«Perché sei venuto anche te? Ti ha obbligato zia Mitsuki vero?»

Sbuffò. «Fammi un favore.» e si girò verso di lui. «Stai zitto.»

Lo guardò e sussurrò. «Stronzo.»

«Guarda che ti sento. Pensavo che avessi smesso di dire le parolacce e invece...»

«Guarda che non vuol dire ch-»

«Ma te l'ho chiesto?»

«Te la chiedo io una cosa. Perché fai così? Davvero io non capisco.»

«Tu non capisci? Non c'è niente da capire. Voglio solo che tu mi stia lontano, è difficile da capire?»

Izuku aveva le lacrime agli occhi.

Sbuffò. «E ora perché piangi?»

«Perché... niente, lascia stare. Portati il futon di là, voglio dormire solo.»

«È quello che stavo già facendo.» e se ne andò.

Era appena rientrata in casa quando Inko notò Katsuki sul divano. Rimase stupita a quella vista, forse non avrebbe dovuto chiedergli di restare. Era ancora sveglio perciò gli stava dicendo che stava iniziando a piovere, nonostante stesse arrivando l'estate. Dubitò se farlo o no, ma parlò comunque. Chiese a Katsuki il vero motivo per il quale non volesse restare con Izuku in stanza, ma la risposta fu secca.

«Nessuno dei due vuole stare in compagnia dell'altro.»

«Katsuki-kun, so che potrebbe sembrarti strano, ma... per Izuku questa cosa che sta mostrando è solo una corazza diciamo. Lui non-»

My Healing || bakudekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora